17/01/2013 11:33 CEST - Australian Open Italiani

Vinci facile: sogna gli ottavi. Seppi eroico, ora Cilic

TENNIS - Roberta Vinci lascia cinque game a Amanmuradova: 63 62. Seconda vittoria per la tarantina in tre confronti diretti. Ora Elena Vesnina. Seppi, suda, soffre e svetta su Istomin in una battaglia di oltre 4 ore con cinquanta gradi sul campo. Da Melbourne, Angelo Lo Conte, Daniele Malafarina e Roberto Salerno

 

 

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Australian Open 2013, Andreas Seppi
Australian Open 2013, Andreas Seppi

Vinci b. Amanmuradova 6/3 6/2

Tutto facile per Roberta Vinci che adesso aspetta la Vesnina per un terzo turno forse complicato ma non impossibile. La ragazza italiana, sotto gli occhi del capitano di Fed Cup e della sua compagna di doppio Errani, ha iniziato a spron battuto, infilando 9 punti di fila, forse aiutata dalla ragazzona uzbeka, che ci ha messo un po' ad entrare in partita. In ogni caso Roberta è stata brava a gestire un match che poteva anche darle qualche difficoltà, perché dal 3-0 l'uzbeka ha cominciato a giocare un po' meglio mentre l'italiana dava l'impressione di non sentire troppo bene i colpi. Comunque la Vinci non rischiava mai sul proprio servizio (alla fine del match non avrà concesso neanche una palla break)  e anche l'unico momento che poteva darle qualche pensiero, un 15-30 nel settimo gioco, veniva risolto brillantemente, grazie a due buone prime e al solito errore dell'uzbeka. Così anche i due set point annullati nell'interminabile ottavo gioco venivano assorbiti senza troppe preoccupazioni e Roberta chiudeva nel game successivo. 

Il secondo set iniziava con l'uzbeka che sembrava voler provare qualcosa in più e dopo aver tenuto agevolmente la battuta arrivava per la prima e unica volta a 40 sul servizio della Vinci. Ma un dritto vincente - colpo che Roberta dirà di sentire meglio rispetto alla partita d'esordio - e un ace mettevano le cose a posto. L'uzbeka riusciva a portarsi sul 2-1 ma la partita finiva lì, la Vinci otteneva 5 game di fila e strappava due volte il servizio all'avversaria per poi chiudere a zero sul proprio turno di servizio. Una partita tutto sommato convincente, anche se l'unica emozione è stato forse il malore di un povero raccattapalle colpito da un colpo di sole.

(Roberto Salerno)

 

Vesnina b. Lepchenko 6/4 6/2

La prossima avversaria di Roberta Vinci, nei sedicesimi di finale, sarà la 26ennerussa Elena Vesnina (47 WTA), che sul Court 2 ha superato in due facili set, 6-4 6-2, la coetanea statunitense Varvara Lepchenko (20 WTA), accreditata della testa di serie numero 21).

(Antonio Burruni)

Seppi - Istomin 7/6(4) 5/7 6/7(3) 7/6(3) 6/2

Ci sono partite che non si dimenticano, che rafforzano la convinzione e tracciano la strada per il futuro; oggi Andreas Seppi ne ha conquistata una combattendo per 4 ore e sette minuti contro un avversario forte e soprattutto contro un clima infernale, in una giornata calda che di più non si può, di quelle che solo l’Australia sa regalare.

Melbourne e il suo clima psicolabile accolgono la quarta giornata degli Australian Open con 40 gradi senza un alito di vento, più dieci rispetto a ieri: poche nuvole e disco rosso alto nel cielo che picchia da far male. Andreas va in scena sul campo 19, lontano dai riflettori e dagli occhi dei più; affronta Istomin, cliente difficile, alfiere di un gioco speculare al suo, vincitore dell’ultimo confronto diretto tenutosi a Wimbledon 2012 dopo un estenuante 8-6 al quinto.

Al campo ci sono più spettatori di quanti ce ne si aspetti: sono per la maggior parte australiani, venuti di proposito (cosa non scontata). E’ sempre sorprendente sapere quanto il Bel Paese sia amato da queste parti: se c’è un italiano in campo si tifa sempre per lui. Oggi non si sfugge alla regola.

I bene informati dicono che sarà partita dura ed così è dal primo istante: Seppi e Istomin partono forte, anche troppo, non concedendosi un’attimo di respiro. Andreas soffre tanto nel primo game di battuta, salva 4 break point (gli unici del set), chiude il game con un delizioso drop shot e poi innesta il pilota automatico, tenendo il servizio con facilità al pari del suo avversario. L’unico epilogo possibile del parziale è il tie-break, dove l’altoatesino è bravissimo a restare calmo su un discutibile over rule del giudice di sedia che assegna il primo mini-break ad Istomin. Seppi non si scompone, fa quattro punti di fila e si aggiudica il primo set dopo 51 minuti.

Sebbene avanti di un set, l’impressione è che ci sia ancora tantissima strada da fare. Il secondo set segue la falsariga del primo: una palla break per Istomin nel quinto gioco salvata con coraggio da Andreas, poi più nulla fino al 5-5 servizio Seppi quando l’uzbeko realizza di forza il primo break dell’incontro. Istomin tiene facilmente a zero: 7-5, tutto da rifare.

L’inizio del terzo set coincide con molti finali sui campi circostanti; arrivano quindi nuovi (boccheggianti) spettatori e di conseguenza, oltre al punteggio, si riequilibra anche il tifo: i “c’mon Istomin” si fanno sempre più frequenti.  La partita dice nessuna palla break per mezz’ora e nuovo tie-break che questa volta è dominato da Istomin. Dopo la fine del terzo set Seppi ha bisogno di una pausa, esce dal campo, va a lavarsi la faccia. Servirà.

Nel quarto set, dopo due game interlocutori, Seppi si procura la prima palla break del match (siamo alle 2 ore e 45 minuti!), annullata con un servizio vincente al corpo da Denis Istomin. Seppi ha altre due palle break nel quinto gioco ma il momento buono deve ancora arrivare: arriva poco dopo, nel tie-break, giocato magistralmente dall’altoatesino che non sbaglia niente e pareggia il conto dei set.

Mentre il sole continua a picchiare, si capisce che il quinto parziale sarà questione di testa e resistenza: un affare crudele, un duello nell’arena. Chi molla prima va a casa e, improvvisamente, ad Istomin finisce la benzina. Andreas ottiene finalmente il primo break della sua partita nel quarto gioco e da lì non si volta più indietro. Strappa ancora il servizio, porta a casa l’incontro, abbraccia Istomin e lascia il campo tra gli applausi del pubblico.

In conferenza stampa Andreas appare sereno e motivato (ascolta l'audio), scherza molto e fa capire quanto sia migliorato il suo approccio al tennis negli ultimi due anni. Gli chiedono come si senta ad essere così vicino alla Top 20, lui dice di pensare a Cilic, sapendo in cuor suo che fino a quando non incontrerà Del Potro niente sarà impossibile.

(Angelo Lo Conte)

Angelo Lo Conte, Daniele Malafarina, Roberto Salerno

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