18/01/2013 14:39 CEST - Australian Open

Dodig e Cilic: "Italia-Croazia di Davis? Siamo 50-50"

TENNIS - Intervista esclusiva a Cilic e Dodig in vista di Italia-Croazia di Davis a Torino. L'addio di Karlovic complica la situazione ai croati, soprattutto per il doppio. "Ma è una partita aperta a ogni risultato" dice Dodig. E Cilic, che si allena a Sanremo: "Affrontare Seppi agli Australian Open mi farà bene". Interviste di Daniele Malafarina

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Marin Cilic in azione nel Master 1000 di Shanghai (Photo by Lintao Zhang, Getty Images)
Marin Cilic in azione nel Master 1000 di Shanghai (Photo by Lintao Zhang, Getty Images)

Italia-Croazia, da Melbourne a Torino. Il primo turno di Coppa Davis, che vale un quarto contro Canada o Spagna e la certezza di restare nel World Group anche nel 2014, inizia virtualmente agli Australian Open. Il terzo turno tra i due numeri 1 delle rispettive nazionali, Seppi e Cilic, può dare indicazioni utili per la sfida del Palavela.

Seppi sarà impegnato questa notte nel secondo match sul campo 2, uno Show Court, e dunque coperto dalle telecamere. L'azzurro arriva dal nono successo su 16 incontri finiti al quinto set negli Slam. E battere Istomin, cui aveva ceduto alla distanza con molti rimpianti l'anno scorso a Wimbledon, nella giornata più calda e soffocante vissuta finora a Melbourne, è segno di tempra mentale, di una nuova maturità e convinzione nei propri mezzi. Il croato è in vantaggio 5-3 nei precedenti e ha vinto le ultime tre sfide. Seppi, che non batte Cilic da Shanghai 2010, ha conquistato però l'unico incontro sulla lunga distanza, proprio in Coppa Davis: 64 67 67 64 61 sul duro indoor di Dubrovnik nel 2008. I due non si affrontano dal 2011.

“In questo periodo Seppi è molto migliorato”, ci ha detto a Melbourne Marin Cilic, “perciò credo che questa partita possa servire per conoscere un po' meglio il suo gioco attuale. Credo sarà una buona partita per tutti e due, tirata, combattuta come tutte le ultime che abbiamo giocato. E di sicuro sarà una buona preparazione per la Davis”.

Cilic, che si allena all'accademia di Bob Brett a Sanremo ma non ha mai visto Torino, non vede favoriti per il primo turno di Coppa Davis. “Giocare sulla terra rossa e in Italia non è certo un vantaggio per noi” dice, “ma sono tutte partite aperte e in tanti possono ottenere risultati a sorpresa. E' una partita aperta, direi che siamo 50 e 50”.

Fa esercizio di ottimismo anche Ivan Dodig, numero 2 e unico altro top-100 croato, che quest'anno si è allenato a Sanremo con Cilic e come lui non conosce Torino. “Ogni partita è aperta e può finire in qualunque modo” ci dice. Certo l'addio di Karlovic, che a dicembre ha annunciato di non voler più giocare in Coppa Davis, complica un po' le cose al capitano Zeljko Krajan, soprattutto per quanto riguarda il doppio. Cilic e Dodig, infatti, sono gli unici top-100 anche nella classifica di specialità.

Dal quarto di finale di Dubrovnik con l'Italia, la Croazia ha vinto solo due doppi senza Karlovic: Ancic e Cilic hanno battuto i cileni Massu e Capdeville nel primo turno del World Group 2009 e nel 2011 Cilic e Dodig (coppia più probabile per Torino) hanno sconfitto i sudafricani De Voest e Klaasen. Solo un'altra volta hanno giocato insieme in Davis, perdendo in tre da Tipsarevic e Zimonjic. Le altre coppie scelte hanno visto Zovko (n.124 del ranking di doppio) alternarsi con Cilic e Karanusic, che però è praticamente ritirato (n.1313 del ranking in singolare, con poco più di 10 partite giocate nei Futures, tra singolo e doppio, negli ultimi due anni). 

“Ci sono dei giovani che possono far bene in doppio” ha detto Dodig. “Io mi vedo bene in entrambe le situazioni, sia in singolare che in doppio. Dobbiamo decidere con il capitano quale sarà l'opzione migliore.

“Che mi piace di più dell'Italia?” chiosa.  “Il cibo, la cucina”.

Interviste di Daniele Malafarina

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