21/01/2013 14:08 CEST - Australian Open

Federer e il nuovo strapazzato: Raonic rimandato... e infortunato

TENNIS - MIlos Raonic non riesce a impensierire Roger Federer. Un altro degli attesi campioni della prossima generazione cade sotto i colpi del 31enne svizzero anche a causa di un'infiammazione al piede sinistro. Finisce 64 76 62 per Federer che ha perso appena 12 punti al servizio. Con Tsonga il 35mo quarto di finale Slam consecutivo Da Melbourne, Daniele Malafarina

| | condividi
Australian Open 2013, Roger Federer
Australian Open 2013, Roger Federer

Federer b. Raonic 64 76(4) 62

Rimandato a settembre. O a marzo, forse. O al 2014 se continua così. Comunque rimandato.
Come Tomic. Peggio di Tomic. Almeno Tomic ha mostrato un gioco da fondo campo che a tratti è sembrata capace di impensierire lo svizzero, se questi non fosse stato al meglio. Raonic invece ha dato l’impressione di essere senza speranza dall’inizio alla fine. Complice soprattutto la sua incapacità di afre partita nei game di servizio dello svizzero. Un’incapacità fortemente viziata, va detto, dalla performance impeccabile, almeno per due set, del numero due al mondo.
Federer vince in un’ora e 58 minuti per 64 76(4) 62 ed ora si prepara alla sfida con Tsonga.
‘Ma che te lo dico a fare’ diceva un ottimo Al Pacino ad un giovane Johnny Depp in Donnie Brasco.

Il giovane di grandi speranze per aspirare a rimpiazzare il vecchio campione deve imparare tanto. Deve imparare tutto quello che non sa fare senza perdere i punti di forza che lo hanno portato fin qui. Raonic sui propri punti di forza, il servizio ed il dritto, conta molto. E sono punti di gran classe. Ma senza la mobilità di Federer e senza la sicurezza dal lato sinistro non ci sono possibilità di fare partita con lo svizzero.
Dopo un’ora siamo quasi alla fine del secondo set. Federer nel torneo ha giocato meno tempo e poco più della metà dei punti di Djokovic. I giochi viaggiano ad una media di due minuti a game e Federer in questi ritmi è padrone indiscusso.

Due anni fa Raonic si mise in mostra arrivando agli ottavi dalle qualificazioni. Sembrava il nuovo che avanza e tutti intuirono il suo grandissimo potenziale. L’anno scorso, da potenziale mina vagante, perse con Hewitt  per mancanza di esperienza. Un match che non avrebbe perso di nuovo, si disse. Quest’anno sembra che il canadese sia ancora lì. Ha più esperienza in incontri di questo livello, ma fisicamente e tecnicamente non pare migliorato.  Di certo non abbastanza da competere con Federer. Di certo non con questo Federer. È sempre una mina vagante ma dai primi pare distante anni luce.
Nei primi due set Federer ha commesso 4 errori gratuiti ed ha ceduto solo 4 punti sul proprio servizio. Incredibile come a quasi 32 anni lo svizzero arrivi sempre in posizione ottimale sulla palla. Questa condizione atletica invidiabile si accompagna ad un’esperienza a questi livelli che rende quasi tangibile la sua padronanza del campo e dello spazio, rendendo qualsiasi avversario quasi un novellino che si affaccia con timore all’ufficio del capo il primo giorno di lavoro.

La cronaca dei primi due set si riduce alle statistiche impressionanti dello svizzero. Tra il quinto gioco del secondo set e l’inizio del terzo Federer ha fatto 24 punti consecutivi sul proprio servizio. Raonic non ha mai la possibilità neanche di avvicinarsi al pensiero della palla break ed anzi, è bravo a tenere mentalmente fino al tie break del secondo set.
Nel terzo set Federer prende un break in avvio e la partita è praticamente finita. Come spesso gli capita quando mette il pilota automatico Federer si distrae ma anche questo non basta a far avvicinare Raonic alla palla break. Anzi, il montenegrino cede un altra volta il servizio ed è solo una volta che è sotto 3 a 0 che riesce ad arrivare a parità sul servizio di Federer. A parità, non a palla break. Federer allunga 4 a 0 e poi si seguono i servizi fino alla naturale conclusione.

A parziale giustificazione di Raonic c'è un infortunio al piede sinistro di cui nessuno sapeva durante il match: Infiammazione alla giunture. In conferenza stampa il canadese spiega cos'è successo: "Un'ora prima del match neanche sapevo se avrei giocato. Ieri mi sono riscaldato ed ero ok. Dopo l'allenamento ha cominciato a fare male. Verso l'ora di cena facevo fatica a camminare. Oggi faceva molto male, mi sono fatto un'anestesia. Sono andato a fare un MRI ed ho deciso di giocare. Mi hanno fatto un'altra anestesia ma sentivo comunque un po' di dolore in certi movimenti ed oggi non mi sono potuto allenare. Dovrebbe passare con qualche giorno di riposo e non credo che abbia fatto poi molt differenza per il modo in cui lui ha giocato. Di certo non mi ha disturbato sul servizio. Un poco nei movimenti. In un infortunio come questo è più la paura di farti male per un movimento sbagliato che il dolore in campo. È uno slam, non vuoi rinunciare per niente al mondo. Se fossi riuscito a vincere oggi avrei avuto due giorni di riposo e chissà. So che ne ho ancora molti da giocare ma non voglio darne nessuno per scontato. È così per tutti, credo che oggi Roger abbia mostrato quanto lui tiene a questi tornei."

Nella consueta intervista dopo partita Jim Courier chiede al campione svizzero come fa a rispondere al servizio di Raonic: “Ho dei buoni riflessi. A tennis. Cerco di anticipare le sue mosse. È sempre un piacere giocare con questi giovani in ascesa.”
Courier nota la similitudine con il match con Tomic e gli chiede se ha sentito l’inerzia del match venire dalla sua parte dopo il tie break, quando si è messo la maglia della salute. Federer scherza: “L’ho messa su perchè ho grossi muscoli e devo tenerli caldi. In particolare il braccio sinistro, è così muscoloso che spaventa i miei avversari.” Un piccolo riferimento a Rafa?
“A parte gli scherzi, è stato importante restare concentrato. L’ho imparato nel corso degli anni e son contento di essere riuscito a farlo.”
Poi gli viene chiesto di Wawrinka. “L’ho visto tutto. Stan è un gran giocatore, sapevo che poteva fare un gran match e non sono stato sorpreso. Una gran battaglia ed è stato vicino. Complimenti a tutti e due.” E su Djokovic: “Certo che siamo tutti preparati fisicamente e possiamo affrontare sette match al quinto set, ma nessuno spera che succeda. Puoi riposare e di sicuro dopo due giorni sei pronto a giocare ma un po’ speri che i muscoli non facciano male.”
Adesso lo attende Tsonga. L’anno scorso non si sono affrontati nessuna volta, a Doha Federer si ritirò prima di giocare, dopo che nel 2011 si erano affrontati ben 8 volte. Poi quest’inverno i due hanno condiviso una piccola tourneè di esibizioni in Sud America.
“Siamo amici, abbiam passato molto tempo insieme sia in campo sia sulla spiaggia e ci siamo divertiti molto. Speriamo di portare qui un po’ di quel divertimento. Di certo sarà un buon match.”
La scena è pronta. Gli attori principali caldi e allertati. Lo spettacolo sta per entrare nel vivo.

Per Federer è il 35mo quarto di finale consecutivo in uno Slam, il 39mo complessivo, a quattro lunghezze dal record dei 43 di Jimmy Connors.

Audio Federer
 

Da Melbourne, Daniele Malafarina

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti