24/01/2013 18:02 CEST - Australian Open

Il trionfo e la sconfitta del computer

TENNIS - Nel torneo maschile degli Australian Open, i primi quattro giocatori sono arrivati in semifinale. Al femminile, invece, Serena Williams e Maria Sharapova sono fuori, per ragioni diverse  Rino Tommasi

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Maria Sharapova
Maria Sharapova

L’Australian Open sta contemporaneamente celebrando il trionfo e la sconfitta del computer, il calcolatore elettronico cui il tennis ha affidato da qualche anno le sue classifiche. Mentre nel singolare sono puntualmente giunti in semifinale i primi quattro giocatori della classifica, nel singolare femminile senza poter dire che si è verificata  una rivoluzione, il  verdetto del campo ha contraddetto, almeno parzialmente, le indicazioni del computer che aveva pronosticato una possibile finale tra Serena Williams e Maria Sharapova che in classifica occupavano il secondo ed il terzo posto alle spalle della bielorussa Victoria Azarenka che a veva conquistato il primo posto in classifica vincendo l’anno scorso questo torneo.

Maria Sharapova e Serena Williams, le favorite della critica somo cadute per ragioni diverse.  La Williams, che aveva vinto l’anno scorso Wimbledon, le Olimpiadi e l’Open degli Stati Uniti ha probabilmente pagato un infortunio che non l’ha costretta al ritiro ma che l’ha probabilmente condizionata fisicamente e psicologicamente ed è stata eliminata dalla  giovane Sloane Stephens determinando il risultato più sorprendente di tutto il torneo.

La caduta di Serena ha aperto la porta della finale alla Azarenka che probabilmente è l’atleta fisicamente più forte tra tutte le tenniste del momento e quindi meno legata alle oscillazioni della forma
Maria  Sharapova ha semplicemente pagato l’instabilità del suo carattere e del suo tennis, la ragione che le ha impedito di vincere molto di più nella sua carriera.  La Sharapova aveva 17 anni quando nel 2004 ha vinto a Wimbledon il suo primo torneo del Grande Slam, si pensava che ne  avrebbe vinto di più dei quattro che figurano nel suo record.

Il k.o.di Ferrer di fronte a Djokovic era invece facilmente prevedibile.  Ferrer è un guerriero che ha limiti che probabilmente gli impediranno di vincere un torneo importante. Gli organizzatori australiani hanno la cattiva abitudine di dividere in due giorni le semifinali del singolare  maschile.  Dobbiamo quindi aspettare per sapere chi sarà in finale l’avversario di Djokovic.  In ogni caso la nobiltà del torneo è salva.

Rino Tommasi

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