22/02/2013 17:47 CEST - Atp Marsiglia

Delpo al fotofinish, disastro Tipsarevic

TENNIS - Malgrado una prova superba di Llodra e un match-point contro, l'argentino esce indenne dal suo esordio marsigliese. Sorpresa in apertura con Tursunov che elimina il serbo, mentre Simon passa agevolmente. Bene anche Janowicz. Da Marsiglia, Laura Guidobaldi e Christian Turba

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Juan Martin Del Potro
Juan Martin Del Potro

D. Tursunov b. J. Tipsarevic 7/6 6/2

Il clima provenzale continua a regalarci splendide giornate con un sole che brilla alto su Marsiglia. Non ha brillato però il tennis di Janko Tipsarevic, n. 4 del seeding che, oggi, in effetti, ha disputato un match alquanto sottotono e deludente contro il qualificato Dmitry Tursonov, ex n. 20 del mondo. L'anno scorso il russo è uscito dai Top 100 e, nei confronti diretti, Tipso conduceva 3-2. Ma oggi il trentenne di Mosca ha pareggianto i conti con il serbo che è apparso non sufficientemente competitivo e mobile in campo. Tuttavia, il primo set è caratterizzato da un perfetto equilibrio tra i due, tant'è che si arriva al tie-break. Tursunov palleggia bene, spostando a tergicristallo Janko e spingendo appena possibile pe spiazzarlo. Appare centrato e tonico. Tipsarevic, dal canto suo, all'inizio alterna bei colpi potenti ad alcuni errori di troppo; poi non gioca bene i punti decisivi per aggiudicarsi il set e, alla fine, dopo aver annullato un setpoint sul 3-6 cede per 4 punti a 7. Da questo momento, il serbo ha un netto calo. Subisce il break a 0 nel primo game del secondo parziale e Tursunov sale fino a 5-1. Janko accumula errori su errori, si muove male, rischia pure di farsi male scivolando e cadendo lungo disteso sul campo. Il russo, alla fine, si aggiudica anche la seconda frazione e chiude l'incontro 7/6 6/2. Un quarto della parte alta del tabellone un po' inaspettato, dunque, poiché Dmitry ora se la vedrà con Gilles Muller, il lussemburghese n. 70 del mondo giustiziere di Gasquet e Granollers.


G. Simon b. R. Bautista Agut  6/3 6/1


Una passeggiata di salute quella di Gilles Simon oggi opposto al n. 57 del mondo, lo spagnolo Bautista Agut. Gilles serve così così ma palleggia benissimo, copre in modo eccellente il campo, giocando costantemente in avanzamento e prendendo spessissimo la rete. Il suo tennis è fluido, pulito, preciso preciso (ma è normale trattandosi di Simon); in più, il gioco di volo ha arricchito quest'oggi la performance del nizzardo. In conferenza stampa Gilou è apparso molto tranquillo ma non ancora soddisfatto del servizio. Ha detto però di sentirsi bene, soprattutto da fondo campo "ed è soprattutto per questo che oggi ho preso così spesso la rete. Quando lo faccio è appunto perché da fondocampo sono solido e riesco ad aprirmi il campo. Contro Juan Martin o Michael (Llodra) non sarò il favorito. Sarà difficile". E infatti, i finalisti dell'edizione dello scorso anno, la torre di Tandil e il "mago" Mika, sono appena scesi in campo.

Juan Martin Del Potro (Arg-2) b Michael Llodra (Fra) 3-6 7-6 (4) 7-5 

What a show ! Juan Martin Del Potro e Michaël Llodra hanno dato vita a un match splendido, soprattutto grazie alle deliziose magie del francese: come nei più cinici film hollywoodiani, però, alla fine è il " cattivo" (si scherza ovviamente..) Del Potro a portare a casa l'intera posta. C'era davvero tanta attesa per questo match che non ha affatto deluso le aspettative. Mika ingrana subito la quinta e, nel primo parziale, in vantaggio 4-3, riesce a strappare il servizio al buon gigante argentino, salendo poi 5-3. Llodra gioca benissimo: servizio impeccabile, rovescio e dritto da fondo potenti e calibratissimi nonché, ovviamente, un gioco di volo sopraffino, sono un menù ricchissimo che Michaël offre in modo perfetto, tanto da fargli prendere ll volo e aggiudicarsi la prima frazione per 6/3. Del Potro non appare così temibile. Tuttavia, nel secondo set l'argentino si rimbocca le maniche; ritrova le misure e tiene testa al francese che, dal canto suo, continua imperterrito la sua corsa, giocando un tennis sfavillante e pressoché perfetto. Sugli spalti, alcuni tifosi francesi con le lettere di "MIKA" sulla t-shirt, di cui uno con tanto di gallo di peluche in testa, incitano all'impazzata il loro beniamino. Il secondo set è molto più equilibrato, senza break, scambi al fulmicotone e soluzioni egrege da parte di entrambi. Ma è certamente ancora il francese che rende il match spumeggiante e Delpo comincia forse a perdere in efficacia nel servizio; comunque si arriva al tie-break.  Llodra conquista subito un minibreak ma poi, a causa di un doppio fallo, permette all'argentino di portarsi in vantaggio. Delpo sale 4-1. Mika riesce a recuperare fino a 3-4. Juan Martin avanza ancora fino a 6-3. Llodra si avvicina 4-6 ma poi, ancora un malaugurato doppio fallo del parigino permette al buon Giammartino di portare a casa il secondo parziale. Michaël ha giocato benissimo, Juan Martin ha tenuto duro nel momento giusto e solamente due o tre palle hanno deciso l'esito di questa seconda frazione.

Il terzo set segue l’andamento del servizio, con Llodra che tenta disperatamente di mettere Del Potro in difficoltà sui suoi turni di servizio, ma deve far fronte alla maggior potenza e completezza dell’argentino nei colpi da fondo.
Sul 3-2 Llodra e servizio avverso, il parigino si porta 15-30 facendo scatenando di colpo tutti i “Mika!!Mika!”del pubblico: il gigante di Tandil, però, non trema e con l’aiuto del servizio mantiene il Punteggio in parità.
Per l’intera durata del set i due eseguono col massimo dei voti quello che riesce loro meglio: serve-and-volley e attacchi in slice per Llodra, servizio e pressione da fondo per Del Potro. Letteralmente elevato dalla folla, Mika si eleva nel corso dell’ottavo gioco, sfoderando il meglio del suo repertorio in fatto di chip-and-charge e attacchi in controtempo, costantemente in slice sul rovescio avversario. Magie di estetica ed efficacia che atterebbero molti , ma non Del Potro: impassibile, il n.1 albiceleste annulla 4 palle-break prendendosi i dovuti rischi in fase offensiva e opponendo un passante incrociato a un micidiale attacco in controtempo del transalpino.
In questo frangente, comunque, Llodra è senz’altro più brillante: il francese ricama gioco e, nel 10°game, non si scompone nemmeno di fronte a un’errata chiamata arbitrale su un attacco potenzialmente vincente, procurandosi un match point. L’argentino, ignaro degli incitamenti della folla, annulla tutto con un ace e scongiura il pericolo. Gol sbagliato, gol subito? Sembrerebbe proprio così, perché nel game seguente Juan Martin alza il livello in ribattuta e ottiene 2 palle break: Llodra annulla la prima con un servizio a uscire, ma sulla seconda non può nulla di fronte alla risposta nei piedi dell’argentino e del conseguente passante. Passante che mette i titoli di coda: galvanizzato, il numero 7 mondiale torna efficace con la prima e chiude a 15 il gioco e il match.

Il campione uscente dell'Open 13 onora dunque il suo esordio e si aggiudica con merito quello che, senz'altro, è ad oggi il miglior match del torneo (tanto che il presentatore a bordo campo ha intervistato entrambi gli sfidanti per la prima volta da lunedì): niente da dire, pur senza un gioco iper-brillante Juan Martin riesce a restare freddo nei momenti chiave, mostrando -se ce ne fosse bisogno- di avere le stimmate del campione. Campione che in conferenza stampa (pungolato dagli "interessati" giornalisti locali) ha confermato di saltare la Davis per l'intero 2013, onde concentrarsi sugli obiettivi individuali: uno Slam forse? A questo proposito, Delpo ha affermato che " it's a big challenge for this year and I need time", ma conoscendolo non si sa mai.. In ogni caso, ora l'albiceleste ""proverà" a dare un ulteriore dispiacere ai tifosi locali nell'ultimo match della giornata di domani, che lo vedrà opposto a Gilles Simon.

Llodra, dal canto suo, conferma il particolare feeling col carpet marsigliese -che gli aveva regalato il trionfo nel 2010- e avrà certo poco da rimproverarsi, se non quel lieve calo di rendimento al servizio -con doppio fallo annesso -su cui è solito incappare nei game decisivi. A parziale consolazione, il fatto di continuare a incantare le folle, cosa di cui lo stesso Mika va particolarmente fiero tanto da aver affermato che "su questa superficie il mio tipo di gioco fa sì che i match siano spettacolari".
 

Jerzy Janowicz (Pol-7) b Julien Benneteau (Fra) 7-6 (0) 6-3

Nell'ultimo match serale Jerzy Janowicz, finalista del recente torneo di Bercy, si è imposto con autorità su Julien Benneteau. Poco da dire su questo match, inedito di giornata: quando il polacco serve a mille all'ora e in campo, si muove con discreta agilità -in relazione alla sua altezza -, risponde a tutto braccio e contrattacca con efficacia c'è poco da fare per un tennist a completo ma sostanzialmente leggero come il transalpino. Se poi aggiungiamo che Julien era stanco dopo l'ennesima finale persa a Rotterdam, ecco servito il punteggio finale. Anzi, il numero 31 mondiale è stato fin troppo bravo a prolungare il primo set al tie-break, annullando numerose palle break (saranno 6 su 7 alla fine): nel jeu decisif, però, Janowicz ha elevato il suo gioco e rifilato un sonoro cappotto all'avversario

Più facile la pratica nel secondo set, col numero 26 del ranking ATP bravo a prendere subito il largo e controllare in seguito, sfiorando anzi più volte il doppiobreak "grazie" al servizio molle di Benneteau. Un'ottima prova per la rivelazione di fine 2012, che ora sfiderà Tomas Berdych in un confronto interessante tra tennisti con caratterstiche molto simili. Ai microfoni dei giornalisti il numero 7 del seeding massaliota -che dopo varie peripezie è ora sponsorizzato dalla compagnia polacca di costruzioni Atlas- si è mostrato positivo sulla sua prestazione e sul momento del tennis nel suo paese: "Siamo ai nostri livelli massimi, con le sorelle Radwanska, me e Kubot -ha detto Jerzy-ma possiamo sempre migliorare. Sono però contento di vedere che in Polonia il tennis diviene sempre più popolare e che si costruiscono sempre più strutture, cosa che faciliterà le generazioni future rispetto alla nostra"

Quanto a Benneteau, crediamo che in questo momento sogni solo un bel letto su cui riposare..

Spazio domani ai quarti di finale.Dopo una semifinale del torneo di doppio, si prende al via alle 14 con il quarto " anomalo" tra Muller e Tursunov, seguito dall'interessante Tsonga-Tomic; la sessione serale sarà aperta da un nuovo derby " ceco-polacco" tra Berdych e Janowicz, mentre Simon e Del Potro avranno l'onore di chiudere la giornata. Scelte di programmazione sicuramente curiose (ci si sarebbe aspettati di vedere l'idolo delle folle Tsonga in sessione serale..) ma probabilmente effettuate per distribuire il pubblico sull'intera sessione..

 

Il programma di venerdì

Campo centrale, a partire dalle ore 12

Semifinale doppio:

Knowle-Polasek (Aut-Svk/3)/Bopanna-Fleming (Ind-Gbr/2)

Quarti di finale singolare:

Dalle 14:Tursunov (RUS-Q)-Muller (Lux)

Tomic (AUS)-Tsonga (FRA-3)

Dalle 18.30: Berdych (CZE-1)-Janowicz (POL-7)

Simon (FRA-6)-Del Potro (ARG-2)

 

 

 

 

Laura Guidobaldi e Christian Turba

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