23/02/2013 19:16 CEST - WTA Dubai

Dubai, a Errani il derby azzurro Finale con Kvitova

TENNIS - Sara Errani supera 63 63 Roberta Vinci, che non ha vinto un set negli ultimi cinque confronti diretti. Partita non bellissima, dominata dalla tensione e dai break. "Non è mai facile giocare contro un'amica" ha detto Errani. Finale contro Kvitova (0-3 i precedenti). Alessandro Mastroluca

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Fed Cup, Italia-Usa: Sara Errani
Fed Cup, Italia-Usa: Sara Errani

Dodicesima finale in carriera per Sara Errani, la settima tra 2012 e 2013. L'azzurra, prima italiana a vincere quattro titoli in una stagione (l'anno scorso ha trionfato a Acapulco, Barcellona, Budapest e Palermo) supera con un doppio 6-3 l'amica Roberta Vinci. E' la seconda finale per lei in un WTA Premier, dopo quella persa contro Mona Barthel all'Open GDF Suez di Parigi. In semifinale affronterà Kvitova (da cui ha perso tre volte su tre). La ceca sta giocando il suo miglior tennis da un anno e mezzo a questa parte e ha eliminato 63 64 Caroline Wozniacki chiudendo con 32 vincenti contro i soli 8 della danese.

"Non è facile giocare contro un'amica" ha detto, "anche se abbiamo provato a giocare come se fosse una partita normale". Ma evidentemente, partite così normali non sono. Per la bolognese è la settima vittoria in carriera contro la sua compagna di doppio. Vinci ha portato a casa le prime due sfide (Brisbane e Linz 2010), poi sono arrivate cinque vittorie di Errani che si è aggiudicata l'ultimo precedente nello storico quarto di finale degli Us Open 2012 che ha portato un'azzurra in semifinale a Flushing Meadows per la prima volta dai tempi di Maud Levi Rosenbaum.

La tarantina, che negli ultimi quattro confronti non ha vinto nemmeno un set, perde subito il servizio a 30 (da 0-40). La tarantina ha in fondo un'arma in meno, perché Sarita sa sa perfettamente come neutralizzare il rovescio slice dell'amica, il suo colpo migliore. Vinci sa che più lo scambio si allunga, meno chance ha di chiudere il punto anche perché fa più fatica a imporre tagli e variazioni contro il dritto in top-spin dal rimbalzo alto di Errani, eppure va molto poco a rete (contro Stosur le discese erano state decine).

L'inizio del match è teso, Cichi e Cichi sono molto, un po' troppo tese e i primi tre game si risolvono con altrettanti break. Nel quarto game Roberta manca una chance per il secondo controbreak e Sara tiene, per la prima volta nel match, anche grazie ai due rovesci sbagliati dall'amica negli ultimi due punti.  Col passare dei game il livello di gioco sale un po', cresce il ritmo negli scambi anche se gli errori continuano ad essere più dei vincenti. Vinci è più bloccata, come a New York, sente di più la partita contro una grande amica con cui viaggia praticamente in simbiosi da un paio d'anni, e cede un nuovo break che manda Errani a servire per il set sul 5-2. L'assenza di continuità è l'unica costante del match, però, in cui lo spettacolo agonistico manca quasi del tutto (un po' come succedeva nella sfide tra le sorelle Williams). Errani cede il servizio a zero ma, in un set con sei break in nove game, non è certo una rarità. Così, al terzo set point, Errani completa comunque il 6-3 sull'errore della tarantina che affossa a rete il rovescio slice. Con quattro break all'attivo, non è un caso che Sarita abbia portato a casa 19 punti su 32 nei game di risposta.

Break e controbreak segnano anche i primi due game del secondo set. Vinci, però, appare sfiduciata, spazientita: regala una palla break potenzialmente pesante con un gratuito di dritto (1-2 30-40), ma si salva con l'attacco in controtempo e la volée di rovescio a campo aperto. Una soluzione che ha adottato troppo poco in un match in cui è stata certamente meno propositiva del solito. Il break alla fine arriva; Sara concede due palle dell'immediato controbreak che Vinci vede sfumare: pesante il 29mo errore non forzato, di rovescio, che la porta a sbattere a terra la racchetta.

"Cerca di prendere più campo" le dice anche il coach, Francesco Cinà al cambio campo sul 4-1 Errani, "fai scendere meno la palla, aggredisci di più". Roberta applica al meglio i suggerimenti, varia di più, scende più spesso a rete e con una perfetta volée stoppata di dritto completa il break che la riporta a contatto sul 3-4 e servizio. C'è molto merito di Sarita, però, nel controbreak (a zero) del 5-3: eloquente l'ultimo punto del game, in cui Errani arriva perfettamente sul drop di Vinci e trova il passantino stretto in diagonale.

Si ferma durante lo scambio, Roberta, nel punto che chiude la partita. Chiede il Falco credendo che la palla di Sarita fosse fuori. L'HawkEye però smentisce le sue convinzioni e manda Errani in semifinale contro Kvitova.

"Sono contenta di aver vinto" ha commentato a caldo la ceca, "Caroline è un'avversaria molto difficile. Sto giocando davvero bene questa settimana dopo un'inizio di stagione in cui non ho fatto grandi risultati".

Wozniacki, grande appassionata di calcio e tifosa del Liverpool, ha incontrato ieri Maradona, rimasto a Dubai, dopo la fine della sua esperienza di allenatore all'Al Wasl, come consulente per Dubai Sports Council. El Pibe de Oro, presenza costante sugli spalti del Qatar Open quest'anno, è un appassionato viscerale e caloroso del tennis, come ha imparato a sue spese Potito Starace, che lo considerava un idolo almeno fino al torneo di Buenos Aires del 2008. Allora l'azzurro si è sentito offeso dagli insulti che gli ha rivolto Diego durante il quarto contro Nalbandian, molto amico di Maradona, tanto da chiedere al giudice di linea "o lo sbatti fuori o vado da lui e gli tiro una racchettata nei denti”.

E' Kvitova la prima a breakare. Fa subito capire le sue intenzioni con una risposta vincente di rovescio e completa il break con un potente dritto diagonale. La ceca è davvero in gran forma, e l'ha dimostrato anche nei quarti di finale. Centrata, brillante, serve bene, tira profondo e spesso riesce a chiudere al secondo, terzo colpo. Rende così vane le capacità difensive di Wozniacki e nell'ultimo game del primo set trova anche un secondo e decisivo break, alla prima opportunità, con una frustata di rovescio in cross.

Eloquente, più di ogni altra considerazione, il bilancio dei vincenti: 20 Kvitova, 3 Wozniacki. Sembra davvero che Petra si sia messa alle spalle un 2012 scandito dalle delusioni e dagli infortuni. In questo torneo ha messo in mostra il suo lato migliore, quello che l'ha portata a trionfare a Wimbledon nel 2011.

Concede però qualcosa nei primi turni di battuta del secondo set: prima va 15-30, poi nel terzo game regala le prime palle break con un dritto lungo mezzo metro. Annulla alla grande la prima con uno splendido rovescio stretto in contropiede e si ripete con un perfetto dritto lungolinea sulla seconda.

Wozniacki cerca di essere un po' meno "difensiva" del solito. I colpi viaggiano più bassi sopra la rete, rimane con i piedi vicini alla riga e appena può aggredisce con la risposta sulle seconde della ceca, che comunque riesce a evitare il break e chiudere con un servizio vincente il game più lungo del match (2-1), durato 14 punti e oltre 8 minuti.

La danese però sembra un'altra giocatrice rispetto al primo set. Sorprende Kvitova da fondo, anche sulla diagonale sinistra, a lei meno vantaggiosa perché va a sbattere sul dritto mancino della ceca, comanda gli scambi e con una notevole accelerazione di rovescio, preludio alla volée alta a campo aperto, si procura due palle break per la seconda volta consecutiva; e stavolta non dà modo di rientrare a Kvitova, calata un po' al servizio come incidenza e percentuale, portandosi per la prima volta in vantaggio grazie a un angolato rovescio dal centro a uscire.

Il vantaggio così faticosamente raggiunto, tuttavia, dura solo un game, perché Kvitova converte la prima palla dell'immediato controbreak con una risposta pesantissima su una seconda fin troppo tenera di Wozniacki. L'ex numero 1 del mondo ritrova la prima quando serve, e piazza un ace sporco esterno per cancellare una palla break che sa tanto di match point sul 3-4 30-40.

Molto teso il decimo game, con Wozniacki che manca tre palle per il 5-5 e chiude il match con una volée alta di rovescio chiamata larga. La palla è vicina alla riga, ma "Caro" non può più chiamare l'occhio di falco e deve fidarsi dell'occhio del giudice di linea

LE FINALI DI SARA ERRANI

Finali vinte
2008 Internazionali Femminili di Palermo, Palermo, Terra rossa - b. Marija Korytceva 6–2, 6–3
2008 Banka Koper Slovenia Open, Portorose, Cemento - b. Anabel Medina Garrigues 6–3, 6–3
2012 Abierto Mexicano Telcel, Acapulco, Terra rossa - b. Flavia Pennetta 5-7, 7-6, 6-0
2012 Barcelona Ladies Open, Barcellona, Terra rossa - b. Dominika Cibulková 6-2, 6-2
2012 Budapest Grand Prix, Budapest, Terra rossa - b. Elena Vesnina 7-5, 6-4
2012 Internazionali Femminili di Palermo, Palermo, Terra rossa - b. Barbora Záhlavová-Strýcová 6-1, 6-3

Finali perse
2009 Internazionali Femminili di Palermo, Palermo, Terra rossa - l. to Flavia Pennetta 6–1, 6–2
2009 Banka Koper Slovenia Open, Portorose,  Cemento - l. to Dinara Safina 6-7, 6-1, 7-5
2011 Pattaya Women's Open, Pattaya, Cemento - l.to Daniela Hantuchová 6-0, 6-2
2012 Roland Garros, Parigi, Terra battuta - l.to Marija Sharapova 6-3, 6-2
2013 Open GDF Suez, Parigi, Duro (indoor) - l.to Mona Barthel 7-5, 7-6

WTA: LE ITALIANE IN FINALE
1981 - Hong Kong - Turnbull  d. Simmonds 63 64
1982 – Bakersfield - Simmonds b. Antonopolis 6-2 6-1
1984 - Taranto – Cecchini b. Goles 6-2 7-5
1984 – Rio De Janeiro – Cecchini b. Villagran 6-3 6-3
1985 – Taranto – Reggi b. Nelson Dunbar 6-4 6-4
1985 – Barcellona – Cecchini b. Reggi 6-3 6-4
1986 – Lugano – Reggi b. Man. Maleeva 5-7 6-3 7-6
1986 – San Juan – Reggi b. Goles 7-6 4-6 6-3
1986 – Bregenz – Cecchini b. Perez Roldan 6-4 6-0
1986 - BARCELONA - Petra Huber bt Laura Garrone 7-6 6-0
1987 – San Diego – Reggi b. Minter 6-0 6-4
1987 – Bastad – Cecchini b. Lindqvist 6-4 6-4
1987 – Little Rock – Cecchini b. Zvereva 0-6 6-1 6-3
1987 - Charleston - Manuela Maleeva bt Reggi 5-7 6-2 6-3
1987 - Strasburgo - Bassett b. Cecchini 6-3 6-4
1988 – Strasburgo – Cecchini b. Wiesner 6-0 6-3
1988 – Nizza – Cecchini b. Tauziat 7-5 6-4
1988 - Belgian - Sanchez Vicario b. Reggi 6-0 7-5
1988 - Bastad - Cueto b. Cecchini 7-5 6-1
1988 - Taranto -  Kelesi b. Garrone 6-1 6-0
1989 – Paris Clairins – Cecchini b. Rajchrtova 6-4 6-7 6-1
1989 - Eastbourne - Navratilova b. Reggi 7-6 6-2
1989 - Indianapolis - K.Maleeva b. Reggi 6-4 6-4
1989 - Estoril - Cueto b. Cecchini 7-6 6-2
1990 – Taranto – Reggi b. Dechaume 3-6 6-0 6-2
1990 – Bastad – Cecchini b. Bartos 6-1 6-2
1990 – Estoril – Bonsignori b. Garrone 2-6 6-3 6-3
1991 – Bol – Cecchini b. Mag. Maleeva 6-4 3-6 7-5
1991 – San Marino – Piccolini b. Farina 6-2 6-3
1991 - Palermo - Pierce b. Cecchini 6-0 6-3
1991 - Oslo - Lindquist b. Reggi 6-3 6-0
1992 – Paris Clairins – Cecchini b. Zardo 6-2 6-1
1992 - San Marino - Mag.Maleeva b. Bonsignori 7-6 6-4
1993 – San Marino – Grossi b. Rittner 3-6 7-5 6-1
1994 - Mosca - Mag.Maleeva b. Cecchini 7-5 6-1
1996 – Bol – Pizzichini b. Talaja 6-0 6-2
1996 - Maria Lankowitz - Paulus  d. Cecchini 40-15 ret.
1998 - Lussemburgo - Pierce b. Farina 6-0 2-0 ret.
1998 - Auckland - Van Roost b. Farina 4-6 7-6 7-5
1998 - Budapest - Ruano Pascual b. Farina 6-4 4-6 6-3
1998 - Varsavia - Martinez b. Farina 6-0 6-3
1999 - Prostejov - Nagyova b. Farina 7-6 6-4
1999 - Hobart - Rubin b. Grande 6-2 6-3
2000 - Bogotà - Wartusch  d. Garbin 46 61 64
2000 - Tashkent - Tulyaganova  d. Schiavone 63 26 63
2000 – Budapest – Garbin b. Boogert 6-2 7-6
2000 -  Bogotà - Wartusch b. Garbin 4-6 6-1 6-4
2001 – Hobart – Grande b. Hopkins 0-6 6-3 6-3
2001 – Bratislava – Grande b. Sucha 6-1 6-1
2001 – Strasburgo – Farina b. Huber 7-5 0-6 6-4
2001 - Casablanca - Gubacsi  d. Camerin 16 63 76(5)
2001 - Gold Coast - Henin  d. Farina Elia 76(5) 64
2002 – Strasburgo – Farina b. Dokic 6-4 3-6 6-3
2003 – Casablanca – Grande b. An. Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1
2003 – Strasburgo – Farina b. Sprem 6-3 4-6 6-4
2003 - Canberra Shaughnessy b. Schiavone 6-1 6-1
2004 – Sopot – Pennetta b. Koukalova 7-5 3-6 6-3
2004 - Palermo - Medina Garrigues  d. Pennetta 6-4 6-4
2004 - Acapulco - Benesova  d. Pennetta 7-6 6-4
2004 - Antwerp - Clijsters  d. Farina Elia 6-3 6-0
2005 – Bogotà – Pennetta b. Dominguez Lino 7-6 6-4
2005 – Acapulco – Pennetta b. Cervanova 3-6 7-5 6-3
2005 - Amelia Island - Davenport  d. Farina Elia 7-5 7-5
2005 - Modena - Smashnova  d. Garbin 6-6 (3-0 in TB) ret.
2005 - Bali - Davenport  d. Schiavone 6-2 6-4
2005 - Mosca - Pierce  d. Schiavone 6-4 6-3
2005 - Hasselt - Clijsters  d. Schiavone 6-2 6-3
2006 – Bangalore – Santangelo b. Kostanic 3-6 7-6 6-3
2006 - Gold Coast - Safarova  d. Pennetta 63 64
2006 - Sydney - Henin-Hardenne  d. Schiavone 46 75 75 
2006 - Bogotà - Domínguez Lino  d. Pennetta 76(3) 64
2006 - Acapulco - Groenefeld  d. Pennetta 61 46 62
2006 - Amelia Island - Petrova  d. Schiavone 64 64
2006 - Palermo - Medina Garrigues  d. Garbin 64 64
2006 - Portoroz - Paszek  d. Camerin 75 61
2006 - Lussemburgo - A.Bondarenko  d. Schiavone 63 62
2007 – Bogotà – Vinci b. Garbin 6-7 6-4 0-3 rit.
2007 – Bad Gastein – Schiavone b. Meusburger 6-1 6-4
2007 – Bangkok – Pennetta b. Chan Yung-Jan 6-1 6-3
2007 - Bangalore - Shvedova d. Santangelo 64 64
2007 - Acapulco - Loit d. Pennetta 76 64
2008 – Vina Del Mar – Pennetta b. Zakopalova 6-4 5-4 rit.
2008 – Acapulco – Pennetta b. Cornet 6-0 4-6 6-1
2008 – Palermo – Errani b. Koryttseva 6-2 6-3
2008 – Portorose – Errani b. Medina Garrigues 6-3 6-3
2008 - Antwerp - Henin  d. Knapp 63 63
2008 - Los Angeles - Safina  d. Pennetta 64 62
2008 - Zurigo - V.Williams  d. Pennetta 76 62
2009 – Barcellona – Vinci b. Kirilenko 6-0 6-4
2009 – Palermo – Pennetta b. Errani 6-1 6-2
2009 – Los Angeles – Pennetta b. Stosur 6-4 6-3
2009 – Mosca – Schiavone b. Govortsova 6-3 6-0
2009 - Acapulco - V.Williams  d. Pennetta 61 62 
2009 - Praga - Bammer  d. Schiavone 76 62
2009 - Portoroz -  Safina  d. Errani 67 61 75
2009 - Guangzhou - Peer  d. Brianti 63 64 
2009 - Osaka - Stosur  d. Schiavone 75 61 
2010 – Marbella – Pennetta b. Suarez Navarro 6-2 4-6 6-3
2010 – Barcellona – Schiavone b. Vinci 6-1 6-1
2010 – Roland Garros – Schiavone b. Stosur 6-4 7-6
2010 – Lussemburgo – Vinci b. Goerges 6-3 6-4
2010 - Auckland - Wickmayer d. Pennetta 63 62
2010 - Palermo - Kanepi d. Pennetta 64 63
2011 – Fes – Brianti b. Halep 6-4 6-3
2011 – Barcellona – Vinci b. Hradecka 4-6 6-2 6-2
2011 – ‘s-Hertogenbosch – Vinci b. Dokic 7-5 3-6 7-5
2011 – Budapest – Vinci b. Begu 4-6 6-1 6-4
2011 - Pattaya - Hantuchova d. Errani 60 62
2011 - Roland Garros - Li d. Schiavone 64 76
2012 - Acapulco - Errani b. Pennetta 5-7 7-6 6-0
2012 - Barcellona - Errani b. Cibulkova 6-2 6-2
2012 - Budapest - Errani b. Vesnina 7-5 6-4
2012 - Strasburgo - Schiavone b. Cornet 6-4 6-4
2012 - Palermo - Errani b Zahlavova Strycova 6-1 6-3
2012 – Dallas – Vinci b. Jankovic 7-5 6-3
2012 - Auckland - Zheng d. Pennetta 26 63 20 ret.
2012 - Roland Garros - Sharapova d. Errani 63 62
2013 - Parigi indoor - Barthel d. Errani 75 76

Alessandro Mastroluca

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