24/02/2013 12:23 CEST - WTA DUBAI

Errani che peccato, Kvitova conquista Dubai

TENNIS - La tennista ceca coglie il primo titolo del 2013 (il 10° in carriera) battendo in tre set una ottima Errani che cede 6-2 1-6 6-1. Nel set decisivo l'azzurra non sfrutta inizialmente 5 palle break che avrebbero potuto cambiare le sorti dell'incontro. Brava comunque Sara a lottare sino alla fine. Stefano Tarantino

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Petra Kvitova ed il trofeo vinto a Dubai
Petra Kvitova ed il trofeo vinto a Dubai

Petra Kvitova torna al successo dopo la vittoria ottenuta a New Haven l'anno scorso.
Lo fa battendo la nostra Sara Errani al termine di un match dominato all'inzio ma che per poco la nostra tennista non stava ribaltando con grandissimo acume tattico.

Dopo aver perso 6-2 il primo set Sara, approfittando anche di un leggero calo fisico della sua avversaria, è letterlmente salita in cattedra, prendendo in mano l'iniziativa, buttandosi quando possibile a rete e mettendo sotto pressione la Kvitova incapace di abbozzare una reazione.

Il match è purtroppo girato (per i nostri colori) ad inizio terzo set quando Sara non è stata capace di sfruttare due palle break nel primo game, tre consecutive nel terzo e due palle per il 2 pari sul suo servizio.

La Kvitova una volta centrato il break del 3-1 è tornata quella di inizio partita, ha ripreso a dominare gli scambi ed ha chiuso in scioltezza con il punteggio di 6-2 1-6 6-1.

Sara comunque non ha nulla da rimproverarsi, ha giocato una partita coraggiosa che per poco non è riuscita a portare a casa.

Per la Kvitova è il 10° titolo in carriera su 12 finali giocate, segno comunque che quando arriva in fondo ad un torneo ci arriva sempre al top della forma o quasi.
La tennista ceca è finalmente apparsa ben messa fisicamente ed ha sfoderato in alcuni frangenti un diritto tremendo che il più delle volte ha lasciato sul posto la sua avversaria.
La Kvitova ha inoltre ritrovato la profondità dei colpi, molto spesso vicini alle righe e anche una certa costanza con il servizio anche se a volte la nr.8 del ranking forza troppo la seconda e commette doppio fallo (8 stasera per lei).

Vedremo se nel prosieguo della stagione la tennista ceca sarà capace di rilanciarsi nelle posizioni che contano del ranking.

 

Kvitova-Errani 62 16 61

E' la quarta sfida tra le due giocatrici che curiosamente hanno giocato i 3 precedenti tutti l'anno scorso ed ha sempre vinto la Kvitova.
La tennista ceca ha vinto agli Australian Open nei quarti di finale, a New Haven in semifinale ed in Fed Cup nella sfida di semifinale (che quest'anno si ripeterà probabilmente nella stessa manifestazione ma a sedi invertite) e non ha mai perso un set.

Sara però da allora ha a vuto un crescendo rossiniano, Petra invece ha perso lo smalto dei bei tempi e proprio qui a Dubai sembra averlo ritrovato.
La tennista ceca sembra infatti un po' dimagrita e di conseguenza finalmente tonica fisicamente ed è tornata su livelli di gioco che le competono.

Dall'altra parte la solita Errani, tutta grinta e combattività che ha superato l'ostica Georges, la rumena Cirstea, la veterana Petrova e l'amica Roberta Vinci. Sara però contro le Top10 è solo 5-34 ed è chiamata a sconfessare questa statistica.

La Kvitova invece nell'ordine ha battuto la Hantuchova, la Ivanovic, una arrendevole Radwanska e la sempre temibile Wozniacki.
Nel ranking le due giocatrici sono una dietro l'altra, nr. 7 l'azzurra, nr. 8 la Kvitova.

L'inizio è tutto per la tennista ceca, che parte di gran carriera, tira tutto quello che si può tirare e gioca ad una velocità impressionante.
Sara pare stordita e fatica a trovare un minimo di contromossa.

La Kvitova parte con un parziale di 12 punti a 3, strappa due volte il servizio all'azzurra e sale velocemente 3-0.
La Errani (che presenta una grossa fasciatura nella parte alta della coscia sinistra) chiama il suo coach per cercare di porre freno all'emoraggia iniziale nel punteggio. Lozano le suggerisce di cambiare un po' il gioco e di cercare di angolare di più la palla e colpirla con maggiore aggressività, perché sui colpi arrotati di Sara la Kvitova va a nozze.

Non senza problemi la tennista italiana riesce finalmente a tenere la battuta nel quinto game e conquista così il primo gioco del match.
La Kvitova per un attimo decelera e Sara ne approfitta.
Nel sesto game la ceca sale 40-15 poi si distrae, commette due doppi falli, subisce un gran lob dalla Errani conseguente ad una altrettanta pregevole palla corta e poi sbaglia un diritto, c'è il break della nostra giocatrice che si riporta sotto sul 2-4.

Ma la Kvitova si riprende in un attimo, nel game successivo spara 4 vincenti, uno più bello dell'altro, e ristrappa nuovamente il servizio all'avversaria per il 5-2.
La ceca commette ancora due doppi falli nel game successivo (l'unica pecca di questo primo set per Petra) ma alla fine tiene il servizio e chiude tranquillamente il primo set 6-2 in 36 minuti.

Imbarazzante il dato relativo ai vincenti, 19 (contro 15 gratuiti) per la tennista ceca, appena 1 (e 3 gratuiti) per Sara.
Insomma, se la Errani vuole vincere la finale serve ben altro, non basta non sbagliare per portare a casa il torneo.

L'inizio del secondo set sembra ricalcare il primo, con la Errani alla battuta la Kvitova sale subito 15-40 e si procura altre due palle break. La tennista ceca commette due gratuiti e spreca tutto ma poi piazza altri due turbo diritti (il primo sulla riga del corridoio) e riparte subito avanti sull'1-0.

Ma mentre la partita sembra quasi indirizzata ecco che di colpo si modificano gli equilibri in campo.
La Kvitova appare accusare un po' di stanchezza, i suoi colpi perdono efficacia, i vincenti del primo set si trasformano in copiosi gratuiti nel secondo.
Sara perpcepisce le difficoltà dell' avversaria e non si tira indietro, un gran diritto dell'azzurra porta un immediato e aqluanto insperato controbreak.

E' il momento migliore per la Errani che tiene la battuta a zero, inizia a trovare anche dei vincenti e soprattutto prende l'iniziativa in mano non disdegnando le discese a rete che le fruttano sempre il punto (8/8 alla fine del secondo set).
La Kvitova perde il bandolo della matassa e si scioglie come neve al sole, l'azzurra sale in cattedra e vola prima sul 4-1 e poi chiude in scioltezza 6-1 impreziosendo la vittoria nel set con un serve & volley nell'ultimo game a cui segue su un tentativo di passante della tennista ceca una voleé in allungo di rovescio da urlo.

Dalle statistiche si evince che Sara ha giocato un secondo set quasi perfetto, 8 vincenti e solo 1 gratuito, negativo invece il saldo della Kvitova, 9-11.

Ora c'è partita e la Kvitova se ne rende conto anche ad inizio terzo set, chiamata ad annullare una palla break nel primo game ed addirittura 3 consecutive nel terzo quando Sara va 0-40.
Bravissima la ceca nella circostanza ad annullarle tutte grazie al ritrovato servizio che torna a funzionare nel momento più congeniale.

Nel game successivo l'azzurra al servizio sale 40-15 ma commette due gratuiti e poi sbaglia una voleé (per lei) comoda sulla rete concedendo così una palla break all'avversaria.
La Kvitova sente l'odore del sangue è addenta la preda, gran risposta per il 3-1.

E' incredibile come in un niente sia girata la partita, la tennista ceca ritrova tutto d'un tratto il gioco esplosivo del primo set e dilaga a suo piacimento.
Sull'1-4 Sara chiama nuovamente il suo coach, ma ormai il match è andato, l'azzurra manca due palle del 2-4 (e salgono così a 9 le opportunità non sfruttate nel set di conquistare un gioco) e la Kvitova può alzare le braccia al cielo con un 6-1 finale un po' troppo bugiardo.

Onore comunque alla ceca che sembra aver ritrovato la verve del 2011 e che migliorando ancora un po' può tornare ad aspirare alle prime posizioni del ranking.

Queste le dichiarazioni della vincitrice a fine match: “E' stata una partita dura, lei ha provato a cambiare tatticamente le sorti del match e per poco non c'è riuscita. E' una di quelle tenniste che si muove molto bene in campo ed alla fine sono stata anche un po' fortunata. Sono molto soddisfatta e contenta per il mio decimo titolo. Questa settimana non ho avuto con me il mio coach, mi ha aiutato molto il mio personal trainer con il quale ci siamo scambiati preziosi consigli”


 

Stefano Tarantino

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