26/02/2013 19:20 CEST - ATP DUBAI

Del Potro stanco ma vincente Djokovic fresco e dominante

TENNIS - A Dubai Del Potro salva tre match point E supera Baghdatis 46 64 76. Djokovic domina Troicki: 61 64. Davydenko supera Tipsarevic 60 76. Tomic si ritira per "malessere generale". Llodra batte Tsonga per la prima volta. Mastroluca e Nuziale

| | condividi
Juan Martin Del Potro
Juan Martin Del Potro

Non appare al meglio Juan Martin Del Potro, in campo per la terza settimana consecutiva. Ma gioca meglio i punti importanti, salva tre match point e riesce a imporsi 46 64 76 su Marcos Baghdatis in 2 ore e mezza di gioco. Il cipriota, semifinalista a Dubai nel 2010, ha giocato un gran tennis per un'ora e mezza ma ha finito per subire la seconda sconfitta in quattro scontri diretti.

Nel primo set Del Potro serve bene, ma commette troppi errori soprattutto nei turni di risposta. L'argentino, che forse paga una schedule fin troppo affollata, appare un po' troppo passivo dalla parte del rovescio e non riesce a crearsi opportunità di break. La prima palla break è per il cipriota, e vale anche un set point: Del Potro sbaglia di dritto e si ritrova sotto 4-5 15-40. Palito chiude il set nel peggiore dei modi, con un doppio fallo che consegna il 6-4 a Baghdatis dopo 42 minuti.

Palito deve aspettare 65 minuti per procurarsi la prima palla break, sul 2-2 vantaggio esterno. E anche lui sfrutta l'occasione grazie a Baghdatis che non controlla il rovescio. Con il 93% di punti con la prima e il 70% di punti con la seconda, a fronte del 39% raccolto dal cipriota, Delpo ha saputo fare la differenza nel secondo set. Ha gestito d'autorità i suoi turni di battuta e chiuso alla prima occasione, tenendo a zero il servizio nell'ultimo game segnato da un servizio vincente, due gratuiti del cipriota e un lungolinea vincente di dritto.

Baghdatis apre il terzo set con un doppio fallo ed è il primo a salvare una palla break. E' anche il primo a togliere il servizio all'avversario. Del Potro certamente rimpiangerà l'errore di valutazione che lo porta sotto 1-2 15-40: lascia infatti scorrere il pallonetto del cipriota che rimbalza sulla riga. Palito scentra il dritto nel punto successivo e Baghdatis può allungare. Ma non ne approfitta, anzi cede il controbreak nel settimo gioco, dopo aver annullato due palle break consecutive dal 15-40. Del Potro deve tirare davvero il meglio dal suo braccio per salvare tre match point sul 4-5 (due di fila dal 15-40). Lo scambio che porta al 40 pari dimostra uno dei limiti di Delpo: non puoi giocare sei dritti di fila a tutto braccio e non fare mai un passo avanti per togliere tempo all'avversario, accorciare il campo e chiudere lo scambio.

Si arriva così al tiebreak. Vinto il primo punto, Baghdatis ne perde tre di fila prima di portare a casa uno scambio da 22 colpi condotto tutto in difesa. Il cipriota recupera il minibreak di svantaggio ma regala subito il punto successivo affossando un rovescio quasi alla base della rete: 5-3 Del Potro, che chiuderà 7-4 al primo match point ancora grazie a un rovescio a rete di Baghdatis.

Al prossimo turno Del Potro affronterà l'indiano Somdev Devvarman.

Esce subito Janko Tipsarevic, che ha già annunciato di voler saltare la sfida di Davis contro gli Usa perché non si sente abbastanza in forma da reggere due partite ravvicinate in cinque set. Il russo si è imposto 60 75 al terzo match point.

Il primo set si candida come "6-0 più lungo nella storia". Il set è durato infatti 50 minuti e ha richiesto 82 punti. Solo i primi 3 game sono durati 35 minuti: per un termine di paragone, Federer ha completato gli ultimi due set contro Jaziri in 44'.

Il russo tiene il servizio nel primo game annullando sette palle break, Tipsarevic subisce il primo break al termine di un gioco che ha richiesto più di un quarto d'ora. Più rapida la seconda metà del parziale, chiusa al terzo set point da Davydenko con un dritto corretto anche dal nastro. Era dall'edizione 2009 del Queen's che Tipsarevic non iniziava un torneo subendo uno 0-6.

Dopo 7 game persi di fila, però, Tipsarevic avvia una possibile rimonta. Con un vincente di rovescio in diagonale strappa il primo break del secondo set (2-1) e ne fa seguire un secondo, consecutivo: ancora una volta il russo va 40-30 ma subisce tre punti di fila e stavolta completa il game con un gratuito di dritto. Riesce comunque a recuperare subito il minibreak, grazie a 3 errori e un doppio fallo del serbo, e alla terza occasione completa l'aggancio sul 5-5. Davydenko, che ha vinto gli ultimi quattro game della partita, ha chiuso alla terza occasione con una violenta accelerazione di rovescio in cross. Al secondo turno affronterà Hanescu, che ha beneficiato del ritiro di Tomic per "malessere generale". Dal torneo di Doha, in cui ha raggiunto la 28ma finale in carriera, Davydenko non è più riuscito a vincere due partite di fila nel 2013.

(1) N. Djokovic b. V. Troicki 61 64

C’era curiosità nel rivedere in campo Novak Djokovic dopo il trionfo australiano (se si esclude la partita di Davis sulla terra contro Olivier Rochus).

Non una curiosità stuzzicata dal possibile risultato: che Viktor Troicki non potesse impensierire il quattro volte campione degli Australian Open lo suggerivano urlando la tipologia di gioco (troppo fragile da fondo e di testa) e gli head to head (12-1, con l’unica vittoria di Troicki risalente al 2007).

Interessava piuttosto vedere la forma fisica e tecnica di Nole, che ha risposto con una prova maiuscola: atleticamente freschissimo, molto centrato nei fondamentali da fondo e in risposta, focalizzato nel gioco (se si esclude un passaggio a vuoto verso la fine del secondo set).

Chiuso il primo game con un grande dritto lungolinea Djokovic, nonostante uno svantaggio di 30-0, è subito giunto a palla break con un altro dritto, questa volta incrociato, e ha capitalizzato il 2-0 sottraendo sempre più campo a Troicki fino allo smash finale. Un secondo break, addirittura a 0, è arrivato nel sesto gioco, dopo che Troicki aveva fatto l’unico game nel turno di servizio precedente mettendo a segno due ace.

Subito sotto 15-40 anche nel game d’esordio del secondo set, Troicki ha avuto una reazione d’orgoglio, salvando in tutto quattro palle break col servizio (nella prima occasione pigro Djokovic alla risposta di una seconda tutt’altro che impossibile) e tentando di rimontare anche nel game successivo, portando per la prima volta il n.1 ai vantaggi (da 40-15) grazie a un bel rovescio lungolinea e a un gratuito di Djokovic.

In quest’inizio di parziale si è visto un Troicki più propositivo e ribelle al puro braccio di ferro da fondo, più propenso a mescolare le carte e a offrire variazioni tattiche. Ma è stato un fuoco di paglia: nuovamente avanti 15-40 nel terzo gioco, Nole ha questa volta messo a segno il break in un corpo a corpo a rete.

Il 30-40 nel settimo gioco sembrava la pietra tombale di una partita mai nata ma Troicki, salvatosi per l’ennesima volta con la prima di servizio (notevolmente cresciuta la percentuale nel secondo set, dopo il tremendo inizio, passata dal 33% al 60), ha recuperato a sorpresa il break nel game successivo, approfittando di qualche errore di troppo di Djokovic (discesa a rete su dritto inside out troppo morbido, puntualmente punito dal passante incrociato, e un moscio rovescio lungolinea morto in rete).

Ma a ristabilire immediatamente la tomba come realtà ci ha pensato Troicki, che ha vanificato un vantaggio di 30-0 e 40-30 con quattro erroracci fatali.

Il bizzarro primo turno di Bercy contro Sam Querrey rimane l’ultimo ko di Djokovic, che oggi ha conquistato la 14a vittoria consecutiva. Vedendolo oggi, viene spontaneo suggerire che ancora una volta sarà difficilissimo fermarlo.

M. Llodra b. (5) J. Tsonga 76 (3) 62

Soffre invece la crisi del settimo match Jo-Wilfried Tsonga, che dopo sei vittorie ha ceduto per la prima volta in carriera al connazionale Michael Llodra.

Un Tsonga probabilmente spossato dal torneo di Marsiglia, vinto domenica con cinque match point complessivamente salvati (uno in finale contro Berdych), e dal viaggio.

La testa di serie n.5 del torneo è partita forte, ma alle prime difficoltà non si è più rialzata.

Avanti dal terzo game di un break (orrendo lo smash di Llodra sul 15-40), Tsonga ha gettato il vantaggio alle ortiche sul 4-3: fino a quel momento solidissimo al servizio, ha commesso tre gratuiti e due doppi falli, di cui uno sulla palla break. Sul 40-30 una prima di Tsonga che sarebbe stata probabilmente vincente è stata chiamata out dal giudice di linea, in dal giudice di sedia, il quale però, accertata la validità dell’overrule da parte di Hawk Eye, ha fatto semplicemente ripetere la prima a un Tsonga sorpreso dalla decisione. E' stato il momento di svolta della partita.

Nel tie-break è stato decisivo il punto di minibreak ottenuto immediatamente da Llodra grazie a una risposta vincente.

Tsonga ha sentito il colpo di aver perso un set che per ¾ del tempo è sembrato saldamente nelle sue mani e, salvatosi nel primo game ai vantaggi, ha subito il break nel turno di servizio successivo, facendosi sorprendere sulla palla break dalla discesa a rete dell’avversario, fallendo il passante.

E con quel break si è di fatto chiusa la partita: nel settimo gioco il finalista 2008 di Melbourne, avanti 30-0, ha fatto di tutto per regalare il secondo turno di servizio a Llodra; sul 30-40 quest’ultimo non ha accettato l’offerta sparacchiando in corridoio il dritto lungolinea, ma alla seconda chance Tsonga ha ucciso la partita con una brutta volee in rete.

Non è morto comunque lo spettacolo, tenuto in vita nell’ultimo game da un lob in tweener frontale di Tsonga uscito di un niente e una volee di Llodra colpita col telaio ma risultata strettissima e imprendibile.

RISULTATI
(1) N Djokovic b V Troicki 61 64
N Davydenko b (6) J Tipsarevic 60 75
M Llodra b (5) J Tsonga 76(3) 62
(4) J Del Potro b M Baghdatis 46 64 76(4)
(3) T Berdych b R Ram 61 63
V Hanescu b B Tomic 32 ret
M Granollers b A Montanes 63 61
T Kamke b M Kukushkin 46 64 64
D Tursunov b J Hajek 46 61 62


PROGRAMMA DI DOMANI

Alessandro Mastroluca e Riccardo Nuziale

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti