02/03/2013 18:19 CEST - ATP Dubai

Djokovic, quattro su quattro a Dubai

TENNIS - Djokovic conquista per la quarta volta il titolo a Dubai, su quattro finali giocate, la prima senza perdere un set. In finale piega Berdych 75 63. La 18ma vittoria consecutiva tra 2012 e 2013 gli vale il 36mo titolo in carriera. Berdych paga gli errori nei momenti decisivi, ma comunque ha giocato un buon match. Stefano Tarantino

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Novak Djokovic
Novak Djokovic

Continua la serie di Nole Djokovic che vuole cercare a tutti i costi di ripetere l'incredibile 2011.

Il serbo si aggiudica la finale del torneo di Dubai riportando così la 4° vittoria in terra araba, battendo in due set un buon Berdych, sconfitto 7-5 6-3.
Per il serbo si tratta del 36° titolo in carriera su 55 finali disputate, mentre Berdych perde la 10° finale su 18 disputate.

Forse non è stata la miglior prestazione degli ultimi tempi del nr.1 del mondo, ma Djokovic ha dimostrato come spesso gli capita di avere una tenuta mentale spaventosa e di saper alzare il livello del proprio gioco nei momenti decisivi del match.

Berdych ha avuto il primo set in pugno quando si è trovato un break avanti ed ha avuto tre volte la palla del 5-3, ma una volta mancata l'occasione ha pagato caro il fatto di aver rimesso in partita il suo avversario e soprattutto di aver trovato poche prime.

Buon torneo per entrambi ed ottimo viatico per la stagione sul cemento americano che inizia mercoledì 6 ad Indian Wells.

 

Djokovic-Berdych 75 63

E' la quarta finale a Dubai per Nole Djokovic che ha vinto dal 2009 al 2011 questo torneo mentre l'anno scorso e nel 2008 è stato sconfitto in semifinale.
E' la 14° sfida tra i due tennisti, Nole è nettamente avanti 12-1 nei precedenti ed ha perso solo a Wimbledon in semifinale nel 2010.
I due si sono già sfidati a Dubai, è stato nel 2010 in semifinale, quando Berdych fu cotretto al ritiro sotto 2-4 nel terzo per un infortunio.

Nole inizia un po' sotto ritmo, sbaglia qualche diritto di troppo e non riesce ad imporre il proprio gioco.
Berdych sembra molto solido, si muove molto bene a fondo campo, serve poche prime ma quando le mette fa sempre punto e soprattutto sfodera a tratti un rovescio bimane lungolinea che risulta il più delle volte vincente.
Tutto regolare sino al 2 pari, nel quinto game con Nole al servizio il serbo sbaglia due diritti e subisce un rovescio lungolinea dell'avversario con Berdych che sale 30-40 e si procura la prima palla break del match.
Djokovic viene avanti e gioca una buona voleé ma il tennista ceco arriva bene sulla palla e trova un gran passante di diritto incrociato.

Berdych sembra aver fatto quel salto di qualità che gli mancava negli anni passati (sarà stata la vittoria in Davis?), regge tranquillamente gli scambi da fondo campo e mostra un atteggiamento quasi sfrontato di colui che non ha nulal da temere.
Nole lentamente entra di più in partita, incomincia a salire sulla palla e si inizia ad esibire in una serie di recuperi incredibili ma non riesce a trovare continuità e sbaglia qualche colpo di troppo.

Berdych tiene il vantaggio sino al 4-3 ma nell'ottavo gioco il nr.1 del mondo centra il controbreak.
I colpi di Djokovic diventano sempre più profondi, il ritmo sale e il ceco è costretto sempre  a giocare qualche colpo in più.
Inoltre Berdych continua ad avere difficoltà nel trovare la prima (sulle quali comunque il suo avversario inizia a rispondere meglio) e sulla seconda va in difficoltà (solo il 37% di punti).
L'ottavo game è lunghissimo, si giocano 14 punti, Berdych lo apre con un doppio fallo e non sfrutta 3 palle per il 5-3.
Nole tiene botta, commette ancora qualche gratuito di troppo, ma alla fine strappa la battuta all'avversario grazie ad un paio di recuperi da urlo sui quali Berdych si impappina nei pressi della rete sbagliando tra l'altro una voleé davvero facile proprio sulla palla break.

E' il momento cruciale del set, i due finalisti sono molto vicini nel gioco, si ha la sensazione che il set lo vincerà chi saprà essere più cinico nei momenti decisivi.

Ed infatti va proprio così, Nole va sotto 15-40 nel nono game ma salva le due palle break e grazie al servizio e a due errori di diritto di Berdych tiene la battuta.
Potevamo essere 6-3 per il ceco, siamo 5-4 Nole.

I due successivi turni di battuta vengono tenuti a zero, sul 5-6 Berdych per la prima volta nel match (e non è un caso che avvenga in un momento del genere) subisce la pressione di Nole che ora non sbaglia più niente e colpisce molto profondo.
Il serbo si porta sul 15-40 e si procura due set point, Berdych sente la tensione e regala il set con un doppio fallo.

La grossa differenza è nelle percentuali di prime, Nole è incredibile (86%), Berdych ne mette una su due (51%).

Il secondo set segue un po' la falsariga del primo, i due sembrano abbastanza solidi nei turni di battuta, anzi Berdych riesce anche ad essere più efficace con il servizio e si aggiudica pure un paio di scambi lunghi, ma Nole è lì, non al top forse, ma non cede di un millimetro.
Il serbo non soffre mai alla battuta tranne nel settimo game quando si viene a trovare 0-30 ma poi rimedia infilando 4 punti consecutivi.

Così, come avvenuto nel primo set, nel momento cruciale è Nole che viene fuori sulla distanza.
Nell'ottavo gioco Berdych sale 40-15 ma subisce il ritorno imperioso del serbo che ricomincia a recuperare l'impossibile e costringe il suo avversario a  giocare sempre un colpo in più, stremandolo fisicamente e portandolo così a commettere più errori.
Infatti Berdych sbaglia due diritti, subisce una gran risposta e sull'ennesimo miracolo di Djokovic spedisce uno smash  in corridoio cedendo la battuta.

Nole va a servire per il match, va sotto prima 0-30 e poi complice un doppio fallo (il secondo del match) 30-40.
Ma Djokovic sa il fatto suo, piazza un ace, annulla la palla break e si procura poi un primo match point.
Berdych trova un nastro fortunato con un approccio di rovescio, la palla pizzica la riga e il suo avversario tira il passante sul nastro.
Ma Nole non trema, altro servizio vincente e poi sul secondo match point chiude con una gran accelerazione di diritto.

Poker di Nole a Dubai ma buon torneo anche da parte di Berdych, che pare volersi stabilmente inserire nei Top5.

Stefano Tarantino

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