Ernests Gulbis: "Un vincente è un vincente, contro chiunque"

TENNIS - Indian Wells, GULBIS d. Seppi 57 63 64. Traduzione di Alessandro Mastroluca

Hai affrontato Nadal quattro volte. Sono state quasi tutte partite equilibrate, ma non sei mai riuscito a vincere. Cosa potrebbe fare la differenza stavolta?
Come sto giocando adesso potrebbe fare la differenza. Penso che posso vincere, l'ho già detto. Certo vincere o perdere non è lo stesso, ma adesso voglio giocare quante più partite possibile contro i top player. Presto o tardi vincerò qualcosa e questo mi darà più fiducia. Devo battere gli avversari tar la ventesima e diciamo la centesima posizione più facilmente di quanto abbia fatto diciamo oggi, e avere abbastanza armi contro i grandi.

Arrivi a questa partita contro Nadal con più fiducia rispetto alle altre quattro volte?
Naturale. Quando è stata l'ultima volta che ho vinto 13 partite di fila? (sorride)

Pensi che il giorno di riposo lo aiuta o lo penalizza?
Chiedilo a lui.

Quanto è difficile tirare un vincente contro di lui?
Mi fate un sacco di domande su di lui.

Beh, è una gran partita. Quando colpisci è hai di fronte Nadal, io penserei che tirare un vincente a lui non è come farlo a un tennista "normale"?
Se tiro un vincente, è un vincente, che dall'altra parte ci sia Nadal o un altro non conta. Io cercherò di fare il mio tennis e giocare tanti vincenti, magari mi servirà più di un colpo per riuscirci. Però se tiro una palla in un angolo e quella dopo nell'altro, voglio vedere se Nadal ci arriva.

Ti è capitato di svegliarti in queste mattine e dirti 'non posso credere che sto vincendo tutte queste partite di fila'?
No, sono abbastanza realistico. Mi sveglio e ho un buon senso della realtà.

E qual è questa realtà?
Che ho vinto 13 volte di fila e devo giocare con Nadal.

Pensi che sei stato fortunato a battere Haas a Delray Beach?
Haas?

Sì.
E con Querrey allora, la partita prima, quando ero 0-4 al terzo? Lì sono stato ancora più fortunato.

Perché pensi di avercela fatta a vincere in entrambe le occasioni?
Perché mentalmente sono davvero, davvero forte (sorride).