13/03/2013 10:55 CEST - Interviste

Djokovic: "Ho visto il Milan, non ne parliamo"

TENNIS - Indian Wells. DJOKOVIC d. Dimitrov 76 61. Traduzione di Alessandro Mastroluca

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Due domande: Primo, cosa pensi di Dimitrov? E' il più giovane a questo punto del torneo. Seconda domanda: hai visto la partita tra Barça e Milan?
Be', Grigor ha una grande talento, ha il potenziale per fare molto bene. E' già top-30, ha fatto buoni risultati quest'anno. Ovviamente ha bisogno di esperienza, di fare risultati con continuità su tutte le superfici per essere un top player, e credo lo sappia. Oggi ha iniziato bene poi mi ha regalato il break coi quattro doppi falli. Anche nel secondo, non ho dovuto fare molto per fargli i due break, ha fatto tutto da solo con tanti errori. Con l'esperienza, penso che guadagnerà la stabilità mentale, ma non è facile sentire quel livello di fiducia sui grandi palcoscenici a quell'età. L'altra domanda, l'ho vista e non ne voglio parlare (sorride).

Hai detto prima che non è stata una bella partita, che ci sono stati tanti errori. A parte la vittoria, quali aspetti positivi ricavi da questo match?
Il fatto di essere riuscito a non abbattermi durante il match, soprattutto nel primo set quando ho giocato veramente male secondo me. Non ho giocato al livello che volevo. Però ho provato a rimanere calmo, a pensare positivo e aspettare di avere un'occasione. Questi sono i principali aspetti positivi che vedo nella mia prestazione di oggi.

Come hai migliorato il servizio?
Be', lavoro, lavoro, lavoro. L'abbiamo analizzato con un team di esperti, con il mio allenatore al primo posto, e abbiamo provato a capire qual era il modo migliore per migliorare quel colpo così che potesse darmi un vantaggio. Ottenere punti diretti col servizio fa la differenza nel tennis di oggi, soprattutto se hai un gioco come il mio, con una buona risposta e colpi da fondo molto solidi. Perciò avere fiducia nel servizio, riuscire a fare uno, due, anche tre punti facili a game è un vantaggio notevole.

C'è stata grande attenzione sui media riguardo la tua dieta senza glutine. Io vivo a Belgrado e mangio solo carne e pizza.
Vivi a Belgrado?

Sì, adesso lavoro per un giornale serbo. Sono decisamente scuro, perciò spicco in un certo senso. Comunque, dove vai a mangiare quando torni a Belgrado?
Mangio quasi sempre a casa. Mia madre cucina usando cibi particolari. Non è facile, perché come hai detto in Serbia c'è una certa mentalità verso il cibo che non è molto incoraggiante per chi segue una dieta senza glutine.

La pizza è deliziosa.
Sì, ma delizioso non vuol dire buono per te. Col tempo ho sviluppato una resistenza verso certi cibi. Però non vuol dire che i cibi senza glutine non siano saporiti. Per me è normale mangiare così e adoro come cucina mia madre.

Il tuo prossimo avversario è l'ultimo che ti ha battuto. Questo dato ha qualche rilevanza adesso che ti ritrovi ad affrontarlo a qualche mese di distanza?
E' passato molto tempo da quella partita. E' stato qualche mese fa, ho giocato un po' di tornei da allora. Non credo che pensare a quella partita mi condizionerà mentalmente in negativo. Ho vinto quattro, cinque volte contro di lui. E' vero, l'ultima volta, indoor, ha vinto lui. Condizioni diverse, circostanze diverse. Vedremo. Giocheremo davanti al suo pubblico, lui ha un gran servizio, un gioco potente e gli piace giocare i grandi match. Non so se giocheremo di giorno o di sera [giocheranno il secondo match della sessione serale, con inizio non prima delle 20.30 ora locale, NdT] e questo potrebbe fare una piccola differenza perché di sera il campo è un po' più lento. Dovrò partire meglio di come ho fatto oggi ed entrare un po' di più dentro al campo.

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