13/03/2013 13:59 CEST - INDIAN WELLS

P. Kvitova - 12.03.2013

P. KVITOVA/K. Zakopalova
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Q. A partire dagli US Open stai giocando molto bene sui campi in cemento. Ci sai dire il motivo?
PETRA KVITOVA: Penso che lo scorso anno sia stata la prima volta in cui ho giocato nella US Open Series.
Non mi piacciono le condizioni atmosferiche in America ma, come ho già detto, qui è molto più secco, quindi per me è meglio.
Ricordo che a Montreal/Cincinnati/New Haven/US Open le condizioni non erano altrettanto buone, ma fui piuttosto fortunata a giocare quasi sempre di sera.
Non è qualcosa che posso cambiare, per questo devo affrontarlo con pazienza.

Q. Dopo aver vinto Wimbledon hai avuto per molto tempo i riflettori puntati, mentre negli ultimi tempi stai volando basso, ricevendo meno attenzioni. Preferisci questa situazione, o ti manca quella considerazione?
PETRA KVITOVA: Beh, mi mancano i grandi trofei. (risate) Penso sia meglio avere i riflettori puntati. Ma tutto quello che posso fare e continuare a lavorare sodo. Lo scorso anno sapevo che non era facile ripetere quanto fatto nel 2011.
Questa stagione è differente. Non ho molti punti da difendere in questi mesi, quindi forse è per questo che sto giocando senza grande pressione.
Ma naturalmente sono nervosa prima di ogni match, quindi alla fine è lo stesso.

Q. Non hai vinto un grande torneo lo scorso anno, ma comunque hai vinto la Fed Cup. Mi chiedo quindi se quella vittoria ti abbia aiutato nell'approccio a questa stagione.
PETRA KVITOVA: Se la Fed Cup mi ha aiutata?

Q. Sì.
PETRA KVITOVA: L'ho vinta anche nel 2011. Penso sia sempre bello finire l'anno vincendo un trofeo così con altre giocatrici, senza dubbio.
Per me è sempre bello giocare la Fed Cup. Ho giocato un gran match contro la Jankovic, ma dopo pochi giorni o settimane quella finale non mi sono sentita bene. Non mi sembra di aver dimostrato in Australia di essere in fiducia grazie alla Fed Cup. Non penso mi abbia aiutata granché.

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