15/03/2013 14:09 CEST - Indian Wells

Nadal: "Non sono migliore di Roger solo perché l'ho battuto 19 volte"

TENNIS - "Federer ha vinto più Slam, più tornei di me. Sarei arrogante a pensare di essere migliore di lui solo perché sono in vantaggio negli scontri diretti" ha detto Nadal. "Sono sorpreso di essere arrivato in semifinale".

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Indian Wells, Rafa Nadal
Indian Wells, Rafa Nadal

Ci sono stati alcuni bei momenti, ma non è stata la partita che avremmo aspettato. Come hai letto la partita?
Ho giocato un fantastico primo set, secondo me. Il secondo è stato strano. Per me Roger non ha lottato come fa di solito. Forse aveva qualche problema e non si sentiva bene abbastanza da continuare a lottare. Per quanto mi riguarda, devo considerare il primo set. Lì è stata una buona partita, entrambi abbiano cercato di giocare al meglio. Ho giocato molto meglio di ieri. Mi sono mosso meglio rispetto a ieri, perciò sono molto contento di aver giocato così bene oggi, soprattutto dopo il lungo match di ieri. Che dire? Due settimane fa non sapevo se avrei potuto essere qua e domani sarò in semifinale. Un sacco di energia positiva.

Puoi parlarci un minuto di come è stato entrare qui in campo? Non giocavi da un anno contro Roger; lo stadio era pieno. Hai sentito emozioni particolari?
Alla fine, momenti come questo mancheranno, ma giocare contro Roger in ogni momento, in ogni situazione, è speciale per quello che significano questo tipo di partite visto quello che è successo in passato. Tutte partite molto importanti per le nostre carriere. E' sempre speciale un "classico" e per me significa tanto giocare contro Roger.

Dopo la vittoria su Ferrer ad Acapulco, hanno detto che sei tornato. Ora sembri in piena forma, sei in semifinale di un Masters 1000 E questo sembra confermare che stai tornando al tuo livello di sette mesi fa. Sei d'accordo? Pensi di essere vicino al livello in cui era prima dell'infortunio?
Sono qui, quindi sono tornato nel circuito. E' questa la cosa più importante, no? Vado giorno dopo giorno, come ho fatto sempre nella vita e non cambierò. Se le cose vanno male, allora cambia, ma le cose stanno funzionando bene, allora non cambiare, no? Penso partita per partita, giorno per giorno, e provo a dare il meglio in ogni momento. Vedremo. In una delle prime interviste che ho dato dopo aver deciso di tornare, ho detto che in sette meso non ho dimenticato come si gioca a tennis. L'importante è la salute. Se sto bene, se sono capace di allenarmi quanto posso, quanto voglio, allora il rientro è un po' meno difficile, no? Ma è una grande sorpresa per me avere questi risultati. Questa è la verità. E' una grande sorpresa per me, perché non sono riuscito ad allenarmi molto. E' vero che giocare sulla terra mi dà molte sensazioni positive, ma anche prima dei tornei sul rosso non mi sono allenato molto. Le cose vanno bene. Sono felice. E' una sorpresa per me, ma posso solo dire grazie.

Hai sempre parlato entusiasticamente della tua amicizia con Federer, del fatto che Roger è il più grande giocatore della storia. In un certo senso, ti stupisci, alla luce di questo, di essere così in vantaggio negli scontri diretti?
E' solo un dato, alla fine. Per me è positivo, ma questo non cambia il fatto che lui ha vinto più tornei di me. Ha più Slam di me. Nei Masters 1000 siamo vicini. Non so.

Pari.
Pari? Più che vicini allora (ride). Perciò questo vuol dire che, in questo momento, la sua carriera è stata migliore della mia, e questa è l'unica cosa che conta. Se pensassi di essere migliore di lui solo perché l'ho battuto 19 volte su 29 sarei molto stupido e molto arrogante. E non credo sia questo il caso (sorride).

Complimenti. Hai giocato molto bene stasera. Quando hai stretto la mano a Roger a fine partita, è sembrato che vi siete scambiati qualche parola. Ti ha detto come si sentiva: E' sembrato che ci sia stato qualcosa di più della semplice stretta di mano. Ti ha detto qualcosa?
No. Mi ha detto che gli fa piacere che sono tornato. Mi ha fatto i complimenti e io gli ho chiesto della schiena. Lui mi ha detto, No, sto bene.

Gliel'hai chiesto quindi?
Sì, è così.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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