18/03/2013 09:18 CEST - MASTERS 1000 INDIAN WELLS

Indian Wells: Nadal è tornato 600 vittorie, 22 Masters 1000

TENNIS - Rafa conquista la 600ma vittoria in carriera. Il 46 63 64 su Del Potro gli vale il 53mo titolo in carriera, il 22mo Masters 1000. Del Potro ha fatto la partita per un set e mezzo, poi ha finito le energie. Alessandro Mastroluca

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Indian Wells, Rafa Nadal
Indian Wells, Rafa Nadal

Vittoria numero 600 in carriera. 53mo titolo, il primo sul duro da Tokyo 2010. 22mo Masters 1000, record assoluto. Tre numeri che bastano da soli a spiegare la straordinarietà di queste prime settimane sul circuito di Rafa Nadal, capace di giocare tre finali, vincendone due di fila, nelle prime tre settimane al ritorno sul circuito dopo tre settimane di assenza.

La "resurrezione" di Rafa si compie a Indian Wells. Si compie in rimonta, contro un Del Potro ammirevole che per un set e mezzo ha giocato il suo miglior tennis probabilmente dal 2009. Come nell'ultima sfida con Rafa, in finale di Davis nel 2011, Del Potro ha dominato per un set e mezzo ma ha finito la benzina troppo presto e ha ceduto 46 63 64 dopo due ore e mezza di gioco.

Rafa ha chiuso con cinque vincenti in più, 33 a 28, e con 11 gratuiti in meno, 27 a 38. Ha convertito appena 4 palle break su 18 senza salvarne nessuna delle tre concesse a Del Potro cui non è bastato servire col 71% e ricavare 2 punti su 3 con la prima. Il 41% di punti con la seconda è stato alla lunga un fattore chiave. L'argentino non è riuscito così a ripetere l'impresa, riuscito solo a Federer al Masters 2010, di battere Djokovic, Nadal e Murray nello stesso torneo

Nadal, che tiene il servizio ai vantaggi nel primo game, si procura subito una palla break nel primo turno di risposta ma Delpo si salva. L'argentino va subito in difficoltà sulla diagonale sinistra se Nadal stringe abbastanza l'angolo da non consentirgli di girare intorno alla palla. Rafa sbaglia due dritti vanificando altre due palle break nel secondo gioco ma alla quarta il lungolinea di dritto vale il 2-0.

Delpo comincia a trovare il dritto quando è quasi spalle al muro, sullo 0-3 15-40. Le prime accelerazioni gli permettono di salvare le due palle break e vincere il primo game con 4 punti di fila. Dal possibile 0-4, Del Potro completa la seconda rimonta consecutiva dopo quella che, nel terzo set contro Djokovic, l'ha portato in finale.

Il dritto funziona alla grande sulla prima palla break per Palito: piazza uno splendido inside-out strettissimo in diagonale da sinistra in risposta a una seconda a uscire e accorcia sul 3-2. Da quel momento, fino alla metà del secondo set, l'argentino riesce a dominare a col servizio nonostante, come ha mostrato una grafica tv, Nadal risponda mediamente 3 metri e 40 dietro la riga di fondo (questa la media delle partite giocate fino alla semifinale).

Palito mette molto più spesso i piedi dentro il campo, costringe Rafa lontano dalla riga di fondo, lo muove da un angolo all'altro a suon di sbracciate di dritto. Colpo che invece tradisce Nadal consentendo a Palito di firmare il secondo break e andare a servire per il set sul 5-4. Palito manca due set point, sul secondo Nadal conduce perfettamente lo scambio e forza Del Potro alla soluzione disperata col lungolinea di dritto in corsa. Al terzo, però, Palito si fa propositivo e chiude con la volée di rovescio in allungo.

L'argentino sembra a tratti quello degli Us Open 2009, quando riuscì a tramortire Rafa con un triplo 6-2 in quella che rimane la sua ultima vittoria sul maiorchino, peraltro limitato da un infortunio ai muscoli addominali. Ma alla potenza, alla forza pura di allora ha aggiunto variazioni, ha aggiunto tocchi in slice, palle corte. Ha aggiunto risposte bloccate che rimbalzano basse, come quella che sfodera sulla palla break nel primo game del secondo set: Nadal ci arriva male e affossa il colpo a rete. Vanificata una palla break con un errore di dritto nel secondo gioco, nel terzo Rafa interrompe un parziale di 5 game a zero. E' evidente comunque, che l'efficacia del topspin di Rafa è decisamente inferiore con Del Potro rispetto alla semifinale con Berdych.

A Del Potro va anche il punto del torneo: palla corta di rovescio lungolinea, dritto lungolinea sul recupero di Rafa che gioca la volée alta di rovescio incrociata, Delpo ci arriva e gioca una controsmorzata stretta di dritto che entusiasma il pubblico del centrale di Indian Wells. Ma non basta questo a spegnere lo spirito competitivo di Nadal, che rimane aggrappato alla partita e aumenta la profondità dei colpi da fondo, e soprattutto lifta di più col dritto. Delpo ne manca invece uno, colpito andando col corpo indietro, e consegna a Rafa il controbreak del 3 pari. L'inerzia del match si sposta verso lo spagnolo, incitato con sempre maggiore convinzione dal pubblico, e Del Potro deve ricorrere al suo miglior dritto sulla riga per annullare una prima chance del secondo break. Ma si complica la vita subito dopo con un doppio fallo  e Nadal non perdona: lo chiude nell'angolo sinistro, lo costringe ad accorciare e viene a schiacciare col dritto a campo aperto festeggiato col "vamos!" e il pugno alzato verso gli spettatori. Da qui all'ace del 6-3 che rimanda tutto al terzo set il passo è brevissimo.

Del Potro è in riserva, anche se non basta la stanchezza fisica a spiegare come faccia a mette fuori la smorzata di dritto tirata a campo aperto e col naso sulla rete. Il primo game del terzo set diventa così una mezza maratona in cui Nadal disegna un paio di notevoli passanti incrociati ma Delpo riesce a salvare due palle break e a tenere il servizio dopo 14 punti. Il break però è solo rimandato al successivo turno di battuta, che Palito perde a 15 con Nadal sempre più padrone del campo che entra e chiude col dritto in corsa.

Del Potro ce la mette tutta, spera nell'ombra che intanto si allunga su un lato del campo e potrebbe portargli refrigerio. Lotta con tutto se stesso, non vuole perdere, annulla tre match point di fila sul suo servizio, da 3-5 0-40, ma può solo rimandare la sconfitta di qualche punto.

Adesso Nadal, che si è ritirato da Miami senza dare spiegazioni sui motivi del forfait (almeno stando alla dichiarazione del direttore del torneo), anche se nell'intervista a fine partita ha ha detto di essersi consultato con i medici che gli hanno consigliato di non sforzare ulteriormente il ginocchio sul duro, si preparerà alla stagione sul rosso e alla sua personale campagna di Francia.

 

Alessandro Mastroluca

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