20/03/2013 13:05 CEST - Mondo Challenger

Dallas, il ruggito di Jurgen Melzer

TENNIS - A Dallas, in un evento Challenger paragonabile ad un ATP 250, si impone l’esperto austriaco negando il titolo ad un ottimo Dennis Kudla. Adrian Mannarino prosegue la sua risalita aggiudicandosi il titolo a Sarajevo. Luca Labadini

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Jurgen Melzer
Jurgen Melzer

Dallas, Tennis Classic, USA

Dallas, USA
March 11-17, 2013
Surface: Hard
Main Draw: 32
$125,000+H

Dopo Boca Raton, nel lontanissimo 2004, il suolo statunitense torna ad essere teatro di un successo di Jurgen Melzer a livello Challenger . Il 31 enne austriaco lo ha colto a Dallas, dove è andato in scena un torneo dall’eccellente campo di partecipazione. L’evento texano, come era ampiamente prevedibile e sulle orme del medesimo successo conseguito dal  defunto torneo di Sunrise, cui ha preso il posto, ha beneficiato alla grande della strategica collocazione in calendario, rendendosi appetibile agli sconfitti nelle fasi iniziali del Masters 1000 di Indian Wells, in preparazione per Miami. “ Ho ritrovato la concentrazione all’inizio del terzo set dopo aver perso male il secondo. Ho avuto delle esitazioni sul 3-0, ma poi sono riuscito a chiudere. Il tabellone del torneo non aveva nulla da invidiare ad un 250. Sono molto soddisfatto del livello di gioco che ho raggiunto qui, ho giocato cinque incontri e ho acquisito molta fiducia. La fiducia, si sa, è tutto….Aver preparato al meglio Miami è molto importante, non vedo l’ora di scendere in campo”, le parole del vincitore, il cui ultimo acuto era rappresentato da una vittoria di tutt’altro tenore inaspettatamente giunta all’ ATP 500 di Memphis lo scorso anno.

Il mancino di Vienna, autore anche dell’eliminazione di un tennista piuttosto “caldo” come l’uzbeko Istomin (46) ai quarti, si riporta al n.ro 42 del ranking, che lo ha visto occupare l’ottavo gradino nell’ Aprile del 2011. Melzer ha impedito il ripetersi dell’avvenimento dello scorso anno, in cui il canadese Frank Dancevic si portò a casa il trofeo partendo dalle qualificazioni. Identico percorso, infatti, ha compiuto in questa edizione il giovane americano Denis Kudla, arresosi solo in finale. “ E’ stata una settimana impegnativa, e alla fine le mie gambe hanno ceduto. Nel terzo set lui ha alzato il livello e io ho non ce l’ho più fatta. Sono comunque molto soddisfatto del mio torneo,  è un risultato che mi consente di guardare al futuro con ottimismo”. Ben 21 le posizioni scalate in classifica dal finalista della prova Junior degli Us Open 2010, che avvicina sensibilmente il proprio best ranking al n.ro 139.

Se la sorpresa positiva è stata rappresentata dalla semifinale del ritrovato ucraino Illya Marchenko (121), anch’egli partito dalle qualificazioni, sono finiti dietro la lavagna i due grandi favoriti della vigilia, Marcos Baghdatis e Thomaz Bellucci, incapaci di raggiungere il secondo turno.

First Round
Lukas Lacko (SVK) d. Flavio Cipolla (ITA) 7-5 6-0

Quarterfinals
(q)Denis Kudla (USA) d. (WC)Bobby Reynolds (USA) 6-4 6-4
(WC)Philipp Petzschner (GER) d. (q)Olivier Rochus (BEL) 6-2 6-2
(5)Jurgen Melzer (AUT) d. (3)Denis Istomin (UZB) 6-1 3-6 7-5
(q)Illya Marchenko (UKR) d. Sergiy Stakhovsky (UKR) 6-3 3-6 7-5

Semifinals
(q)Denis Kudla (USA) d. (WC)Philipp Petzschner (GER) 7-5 6-4
(5)Jurgen Melzer (AUT) d. (q)Illya Marchenko (UKR) 3-6 6-4 6-4

Finals
(5)Jurgen Melzer (AUT) d. (q)Denis Kudla (USA) 6-4 2-6 6-1


BH Telecom Indoors 2013

Sarajevo, Bosnia & Herzegovina
March 11-17, 2013
Surface: Hard, Taraflex
Main Draw: 32
E30,000+H

Se il 2012 è stato l’anno della caduta, il 2013 sembra rivelarsi quello della risalita per Adrian Mannarino , che dopo la qualificazione strappata agli Australian Open e l’affermazione a  Noumea, va a segno anche a Sarajevo. Il mancino  francese proverà a riportarsi sui livelli del 2011, quando, anche grazie ai quarti di finale  colti sull’erba del  Queen’s , eliminando tennisti del calibro di Ernests Gulbis, Gilles Simon e Juan Martin Del Potro , toccò la 49 esima piazza del ranking Atp. Per lui si tratta del quinto successo nel mondo Challenger. Si è spinto sino in finale, dove ha costretto il suo avversario a due tie break, il pittoresco tedesco-jamaicano Dustin Brown (153), su cui si sono subito spenti i sogni di gloria del nostro Alessandro Giannessi (258)al primo turno. Si è messo notevolmente in luce quello che pareva essere un bel   prospetto del tennis francese come Pierre Hugues Herbert, buon protagonista del circuito Junior . Il 22enne transalpino ha colto un benaugurante quarto di finale, peraltro perduto solo al fotofinish con il futuro vincitore Mannarino, riavvicinando un posto fra i top 200 (223). Sussistono invece molti meno dubbi circa le sorti nel circuito maggiore del fortissimo ceco 19 enne  Jiri Vesely, che prima di alzare bandiera bianca dinnanzi al bosniaco Brkic, si era reso protagonista dell’estromissione della tds n.ro 1 Blaz Kavcic (82) al primo turno. L’ex numero uno mondiale Itf, reduce da un filotto di successi a livello Futures, firma il suo nuovo best ranking al n.ro 203 . Semifinale e personale ritoccato anche per il croato Mektic (236).

First Round
(6)Dustin Brown (GER) d. Alessandro Giannessi (ITA) 6-3 6-3

Quarterfinals
(8)Karol Beck (SVK) d. (WC)Tomislav Brkic (BIH) 6-4 6-3
(6)Dustin Brown (GER) d. Evgeny Korolev (KAZ) 7-6(4) 6-7(7) 6-2
(4)Adrian Mannarino (FRA) d. Pierre Hugues Herbert (FRA) 6-7(11) 7-6(5) 7-6(7)
Nikola Mektic (CRO) d. Jan Mertl (CZE) 6-2 6-4

Semifinals
(6)Dustin Brown (GER) d. (8)Karol Beck (SVK) 7-6(6) 6-4
(4)Adrian Mannarino (FRA) d. Nikola Mektic (CRO) 6-2 6-4

Finals
(4)Adrian Mannarino (FRA) d. (6)Dustin Brown (GER) 7-6(3) 7-6(2)

Luca Labadini

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