26/03/2013 21:02 CEST - Masters 1000 Miami

Murray avanza. Berdych thrilling. Forfait Raonic

TENNIS - Per la seconda volta consecutiva Gasquet arriva agli ottavi a Miami. Il francese ha sconfitto 63 64 Mikhail Youzhny. Berdych salva 2 match point e rimonta su Falla. Alessandro Mastroluca

| | condividi
Masters 1000 Indian Wells, Andy Murray
Masters 1000 Indian Wells, Andy Murray

Il forfait di Raonic

Milos Raonic dà forfait prima di scendere in campo contro il nuovo numero 1 Usa, Sam Querrey. "Ho un'infezione alla gola da un paio di giorni" ha spiegato ai giornalisti, "ho avuto la febbre alla vigilia del primo turno ma nelle ultime due notti le cose sono peggiorate: la febbre si è alzata e non sono nemmeno riuscito a dormire. Ora sto un po' meglio ma mi sentivo davvero senza energie: non ce la facevo a giocare. Dovrei star bene comunque per la Davis. Già adesso sto meglio di come mi sentivo stanotte alle due. Credo mi passerà fino a venerdì". Querrey affronterà, per un posto nei quarti, Tomas Berdych.

Berdych b. Falla 26 76 64
La March Madness arriva sul Grandstand nella forma del match tra Berdych e Falla. Il ceco, inesistente nel primo set, perso 6-2, continua a regalare troppo mentre il colombiano dimostra di saper giocare un tennis di pregevole fattura. Sprecate due palle break, alla terza occasione Falla completa il break del 2-1 con una risposta di rovescio che Berdych non riesce ad addomesticare. Il colombiano arriva a un punto dalla vittoria, sul 5-3, ma Berdych cancella il match point con un ace di seconda. Certo non un bel segnale per Falla, che vede riaffiorare l'incubo della "quasi vittoria", della grande impresa solo sfiorata contro Federer a Wimbledon nel 2010 (era avanti 2 set a zero e aveva servito per il match nel quarto set). Falla va a servire per il match sul 5-4 ma cade alla prima palla break che concede, con un lob difensivo che finisce lungo. Si aggrappa comunque al tiebreak, ha un altro match point, sul 6-5, ma affossa la risposta sulla seconda di Berdych che due punti più in là chiude 8-6 grazie al dritto incrociato largo del colombiano. I tifosi cechi riprendono vigore e la sfida, anche sugli spalti, inizia a prendere la via europea al quinto game del terzo set quando Berdych completa il break a zero e si porta in vantaggio per la prima volta nel match. Falla le prova tutte, le prova fino all'ultimo, si procura anche una palla break in quello che sarà l'ultimo game del match. Ma Berdych si salva con un ace e chiude al secondo match point, ancora grazie a un gratuito di dritto di Falla, sempre più "uomo del quasi".

Murray b. Dimitrov 76 63
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Secondo i termini della saggezza popolare, Dimitrov si sta avvicinando al ruolo di Homo Diabolicus. Perché 7 doppi falli in due game in cui serve per il set non possono essere una coincidenza. Ai 4 contro Djokovic a Indian Wells sono seguiti i tre con cui, sul 5-3 nel primo set, Dimitrov ha regalato il controbreak a Murray. E pur essendo meno, questi sono più gravi, proprio perché si tratta di una "recidiva".

Il bulgaro, due volte avanti di un break e due volte ripreso nel primo set, riesce comunque ad aggrapparsi al tiebreak. Anche qui, però, quando conta di più si scioglie. Sul 4-3 Murray, Dimitrov sotterra un abbozzo di rovescio diagonale. Poi sbaglia ancora, stavolta col dritto, e si genuflette con la schiena rivolta allo scozzese. Qui c'è tutta la differenza tra chi ha vinto uno slam, chi ha vinto questo torneo una volta, nel 2009, e che l'anno scorso è arrivato in finale, e chi a Key Biscayne ha giocato solo due volte (questa è la terza) e non è mai andato oltre gli ottavi di finale.

Il toilet break che Dimitrov si prende alla fine del set non gli chiarisce del tutto le idee. Nel primo game di battuta, infatti, salva tre palle break (e lo fa con tre colpi vincenti) ma alla quarta occasione deve arrendersi: Murray risponde aggressivo su una seconda debole del bulgaro che non riesce ad alzare il back di rovescio.

Dimitrov potrebbe controbreakare, ha una sola chance nel terzo game, ma spedisce fuori il dritto e dopo 12 punti Murray allunga 3-0 al termine dell'unico turno di battuta complicato, l'unico in cui viene portato ai vantaggi, nel secondo set. E' un segno di resa, ma la bandiera bianca è rimandata. Dimitrov si trova spalle al muro, sul 15-40, ma salva entrambe le palle break (Murray cambia racchetta per una corda rotta sul 30-40) e si tiene a un solo break di distanza con 4 punti di fila.

Murray, comunque,non gli dà spazi di manovra. Il messaggio è chiaro e arriva inequivocabile con il passante in corsa, in avanzamento, che chiude uno scambio da 25 colpi che segna il settimo game. Sul 5-3 Dimitrov salva due match point, si procura anche una palla break che però Murray cancella con un perfetto ace centrale. E alla terza occasione Murray stringe sulla diagonale sinistra così da costringere il bulgaro all'ultimo errore di rovescio.

Murray vince così un match in cui non ha giocato al massimo, in cui ha servito col 57% di prime e raccolto solo il 43% con la seconda. Ma ha beneficiato dei 40 gratuiti di Dimitrov (25 quelli dello scozzese) che hanno cancellato l'effetto dei 29 vincenti del bulgaro, 10 in più di quelli del suo avversario. Murray, che adesso sfida Seppi, può ancora superare Federer e diventare numero 2 del mondo la prossima settimana: per farlo, però, deve vincere il torneo.

Tsonga b. Nieminen 63 63

Dopo un inizio balbettante, due palle break salvate nei primi due turni di battuta, Tsonga fa valere la maggiore pesantezza di palla negli scambi da fondo. Strappa un primo break al quinto game sul dritto lungo del finlandese che perde il servizio anche al nono gioco. Nel secondo set Nieminen prova a reggere, ma deve già salvare tre palle break al quarto gioco. Tuttavia regge solo per altri due giochi: Tsonga è anche aiutato dal nastro che rende imprendibile la sua palla e lo conduce al 4-2, preludio al doppio 6-3. Negli ottavi affronterà Isner o Cilic.

Almagro b. Goffin 63 64
Sarà Nicolas Almagro a sfidare Richard Gasquet negli ottavi di Miami. Lo spagnolo ha sconfitto il belga David Goffin  con due vincenti in più, 19 a 17, e l'81% di punti trasformati con la prima. Quattro i precedenti tra Almagro e Gasquet. Il murciano ha vinto i primi tre, compreso l'unico sul durom negli ottavi in Canada nel 2011, ma ha perso l'ultimo, a Wimbledon l'anno scorso.

Almagro trova subito il break, al secondo game, mettendo immediatamente in luce la maggiore consistenza da fondo. Il murciano costringe Goffin a sbagliare di più e un dritto a rete gli vale il punto del 2-0.

Lo spagnolo difende il vantaggio fino all'ultimo e con un servizio vincente converte il primo set point (91% di punti con la prima nel parziale). Goffin pennella, cambia ritmo, trova angoli stretti ma è troppo leggero e chiude con tre vincenti in meno, 7 a 10, e quattro gratuiti in più, 14 a 10.

Il servizio tradisce Almagro in apertura di secondo set. Troppe le prime non messe in campo nel primo turno di battuta. Una seconda, sulla palla break, gli è fatale perché Goffin trova la risposta vincente. Ma l'allungo del belga dura poco. Almagro rimonta da 0-3 a 3-3 con Goffin che regala l'aggancio con un doppio fallo sulla palla break. Il belga ha un'ultima speranza: sale 15-40 con Almagro al servizio sul 5-4 per chiudere il match. Spreca entrambe le palle break, però, con due gratuiti di dritto (lungo il primo, a rete il secondo dopo uno scambio intenso a lungo comandato dal belga). Almagro si salva e chiude con l'ace centrale due punti più in là.

Gasquet b. Youzhny 63 64
Per la seconda volta di fila Gasquet si qualifica agli ottavi a Miami. In un match divertente quanto incostante, ha sconfitto 63 64 Youzhny. I due chiudono con lo stesso numero di vincenti, 18, ma il russo paga gli undici gratuiti in più, 26 a 15, e la peggiore resa col servizio: 57% di punti con la prima, appena 43% con la seconda. Gasquet, che ricava rispettivamente il 71 e il 57% affronterà per un posto nei quarti Goffin o Almagro.

Youzhny è il primo ad avere una palla break (2-2 30-40) ma la spreca col quinto gratuito di rovescio, un lungolinea largo dopo lo slice incrociato di Gasquet. Si procura una seconda chance dopo uno scambio da applausi rovescio contro rovescio (21 colpi) concluso con l'accelerazione in lungolinea ma spreca anche questa: prova il chip and charge ma mette lungo il colpo d'approccio.

Perse le due chance, è proprio il russo a cedere il break nel game successivo regalando il 4-2 alla seconda opportunità con un dritto dal centro largo di mezzo metro. Non la prende bene, almeno a giudicare dall'espressione, ma non arriva a spaccarsi la racchetta sulla fronte fino a sanguinare come ha fatto, proprio qui a Miami, nel 2008 contro Almagro in uno dei momenti indimenticabili nella storia recente del torneo. Il video, infatti, è ancora un cult su Youtube.

Da qui al 6-3 il passo è breve. Gasquet tiene a zero nell'ultimo game del set e chiude con l'ace dopo poco più di mezz'ora di buon tennis"vintage", fatto di rovesci a una mano, cambi di ritmo e variazioni. Decisivi i 14 gratuiti di Youzhny contro i 6 di Gasquet che ha chiuso con soli 5 vincrenti a 9 ma ha ottenuto di più dal servizio (84% di punti con la prima, 63% con la seconda).

Il parziale di punti si allunga a 8-0 per Gasquet che sale 0-40 con un magnifico passante di rovescio diagonale (traiettoria che preferisce quando colpisce con questo fondamentale nel match) e completa il break a zero con un dritto di frustrazione sotterrato a rete dal russo.

Con un parziale di 15 punti a 2 Gasquet allunga 3-0 con un doppio break di vantaggio ma in tre game rovina tutto. Youzhny dimezza subito lo svantaggio e completa un contro-parziale di 11 punti a 3 fino al 3-3. Youzhny fa di tutto per complicarsi la vita, doppio fallo e 0-40, ma cancella tutte le tre palle break; Gasquet se ne procura una quarta con una volée alta di dritto angolatissima che il russo annulla con un ottimo attacco in controtempo chiuso con la volée bassa di dritto a campo aperto, ne spreca una quinta prima di buttare via il dritto che dopo 14 punti porta Youzhny per la prima volta in vantaggio.

Ma la costanza non è certo il punto di forza di Youzhny. Gasquet aggancia sul 4-4 e breaka per andare a servire sul 5-4 (gran passante per procurarsi la palla break, trasformata grazie al doppio fallo di Youzhny). E' l'ultimo colpo di scena dell'incontro. Gasquet tiene a 15 e completa la vittoria con un servizio vincente centrale.

(9) M. Cilic b. (20) J. Isner 63 76(3)

Sconfitta secondo pronotsico, questa, di John Isner, che ha ceduto in maniera anche più netta di quanto non possa far pensare il punteggio al croato Marin Cilic, che lo precede di 12 posizioni in classifica. "Ogni volta che colpivo il diritto sbagliavo: questa era la sensazione che avevo in campo" ha mestamente affermato il gigante americano dopo il match. E purtroppo per lui non si è trattata nemmeno tanto di un'iperbole: davvero troppi per lui gli errori, che lo hanno condannato in questo match nel quale si è comunque tenuto a galla con il suo straordinario servizio: 20 ace e 76% di punti ottenuti con la prima, ma solamente il 35% con la seconda.
Un calo al servizio al sesto game è costato ad Isner il break decisivo nel primo set, il quale si è poi aggrappato alla battuta nel secondo parziale salvo poi naufragare nel tie-break, vittima dei suoi troppi errori di diritto. Cilic se la vedrà ora con Tsonga che ha battuto Nieminem in due set.

[2] A Murray (GBR) b. [29] G Dimitrov (BUL) 76(3) 63
[4] T Berdych (CZE) b. A Falla (COL) 26 76(6) 64 - salvati 2 M.P.
[6] J Tsonga (FRA) b. J Nieminen (FIN) 63 63
[8] R Gasquet (FRA) b. [28] M Youzhny (RUS) 63 64
[9] M Cilic (CRO) b. [20] J Isner (USA) 63 76(3)
[10] N Almagro (ESP) b. D Goffin (BEL) 63 64
[17] S Querrey (USA) b. [14] M Raonic (CAN) w/o (influenza)
[16] A Seppi (ITA) b. T Bellucci (BRA) 75 46 62

Alessandro Mastroluca

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti