18/04/2013 14:53 CEST - L'intervista
TENNIS - Per Italia-Repubblica Ceca, con Vinci ed Errani titolari contro le campionesse in carica di Fed Cup, Kvitova e Safarova, buona risposta di Palermo per le eleganti poltroncine, ma meno buona da parte degli altri circoli. Gelosie un po' provinciali? Per la tribuna Vinci, prevedendo l'afflusso dei soci del club di Roberta, era prevista un'affluenza di 200 persone ma sono stati venduti solo 8 biglietti. L'organizzatore, che punta ai 4500 biglietti venduti per il tutto esaurito, sogna di poter allestire anche la finale con le azzurre protagoniste e plaude all'aiuto fornito da ubitennis.com. Roberto Salerno
Alla vigilia del sorteggio che si terrà domani nella sontuosa cornice di Villa Niscemi, abbiamo incontrato l'amministratore delegato di MCA, la società che organizza la due giorni di Fed Cup a Palermo, Ernesto De Filippis. Il manager è sembrato molto soddisfatto di come stanno procedendo le cose ed è stato molto cortese con Ubitennis, dichiarando che anche il nostro contributo è stato importante per l'affermazione dell'evento.
L'unico problema? La sensazione che i circoli palermitani non siano stati collaborativi fino in fondo.
Ma ecco nel dettaglio le dichiarazioni di Ernesto De Filippis
D. Dottor De Filippis qual è la sua valutazione generale di questa esperienza palermitana?
R. Siamo abbastanza soddisfatti dell'andamento di questa esperienza. Il pubblico sta rispondendo molto bene, siamo addirittura a 3500 abbonamenti venduti su un totale di 4500 posti. L'arena è ormai completata ed è di alto livello, tutta con poltroncine numerate. Stiamo cercando di fare il possibile per venire incontro all'esigenza di un target che è molto differente da quello calcistico ma più allineato a quello musicale, che è via via sempre più interessato alla qualità della sede ospitante in cui si svolge l'evento a cui si va ad assistere. Abbiamo cercato di rispettare alti standard qualitativi e direi che il risultato si vede: 3.500 abbonamenti venduti è un numero interessante e mi auguro da qui a sabato di annunciare il tutto esaurito. Cosa che la nostra squadra merita, visto che è la numero 1 del mondo.
D. Cos'è cambiato rispetto agli altri anni? La nostra squadra è forte da qualche anno ma ci sembra che sia cresciuta l'attenzione attorno alle nostre ragazze. Prima si faceva un po' più di fatica a riempire i palazzetti o i circoli.
R. Mah, intanto è anche merito vostro, l'attenzione che Ubitennis dedica al tennis è di grande aiuto per la promozione del tennis, e nello specifico mi avete dato una mano non indifferente per la promozione di questo evento. Dal canto mio cerco di applicare un metodo che ormai da tanti anni applichiamo anche nella musica. A prescindere dalla classica affissione - che comunque rimane indispensabile - utilizziamo molto il web; abbiamo anche creato un negozio all'interno della MCA in cui c'è la possibilità di acquistare un pacchetto molto conveniente: il week end a Palermo più la possibilità di assistere alle partite costa appena 160 €. 850 abbonamenti sono stati venduti con questa formula. Abbiamo quindi attratto molte persone che arrivano da fuori Palermo e adesso siamo persino in difficoltà a reperire alberghi a 4 stelle.
D. Quali sono gli aspetti da migliorare?
R. A Palermo ci sono tanti circoli prestigiosi e ho parlato con tutti i presidenti. Avevamo concordato pacchetti accattivanti per i soci dei circoli ma per essere onesti la risposta non mi ha soddisfatto. Non capisco bene perché ma per esempio, nel circolo dove si allena la Vinci, il Country Club, avevamo identificato una tribuna da dedicare a Roberta, l'avremmo chiamato “Tribuna Vinci”. Avevamo riservato 200 posti ma ad oggi ci sono solo 8 biglietti confermati... Il TC2 ha 2000 soci e soli 15 biglietti venduti. Questo mi dispiace, non riesco a capire, anche se ho una mia idea. Quando gioca l'Italia però bisognerebbe un po' dimenticare le questioni locali. Non è neanche un discorso di federazione ma piuttosto di rapporti tra circoli locali.
D. Le differenze con i quarti di finale organizzati a Rimini quali sono?
R. La differenza principale è stata quella del tempo. Fare tutto in 50 giorni è stata una specie di miracolo e mi auguro che la Federazione valuti positivamente il nostro sforzo. Abbiamo avuto molte difficoltà logistiche e una cosa è organizzare un evento del genere in una nostra struttura indoor tutt'altra organizzarla outdoor in un circolo di 1500 soci che non puoi certo chiudere e in cui devi garantire ai soci la possibilità di continuare a giocare. Poi il presidente Polizzi è stato molto ospitale ed è una persona generosissima ma siamo sempre in casa d'altri, a Rimini eravamo in una nostra struttura. Qui abbiamo dovuto creare da zero un'arena perché c'era solo una tribuna di 600 posti. Sono orgoglioso di avercela fatta.
D. I rapporti con le autorità locali sono stati buoni?
R. Come leggiamo sui giornali le amministrazioni locali sono in crisi e Palermo non fa eccezione. Non me la sono sentita di chiedere aiuti economici ma il comune ha capito, forse con un po' di ritardo, l'importanza di questa semifinale e se fate un giro per la città potrete vedere come la città sia coinvolta con gonfaloni e vetrine che richiamano la Fed Cup. Forse non posso dire la stessa cosa per la Provincia. Con la Regione infine ci siamo trovati in un momento in cui è cambiato anche l'assessore. Quello precedente non era stato particolarmente attratto dall'iniziativa e quello nuovo non abbiamo avuto modo di incontrarlo.
R. Grazie mille, speriamo di organizzare la finale.
D. Dobbiamo organizzare la finale.
Roberto Salerno