19/04/2013 13:04 CEST - Masters 1000 Montecarlo

Nadal dice a Fognini come battere Berdych

TENNIS - Fognini supera Berdych, numero 6 del mondo, 64 62. E' la vittoria più importante della carriera. Primi quarti a Montecarlo. "Nadal mi ha detto di servirgli al corpo" spiega. Con questa vittoria sarà n.28. Ora Gasquet. Domani terzo match sul Centrale: prima Tsonga, poi Nadal, chiude Djokovic. Da Montecarlo, Alessandro Mastroluca

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Masters 1000 Montecarlo, Novak Djokovic
Masters 1000 Montecarlo, Novak Djokovic

Splendida prestazione di Fabio Fognini, che in un'ora e 20 supera Berdych 64 62. Seconda vittoria in carriera per l'azzurro contro il ceco, entrambe a Montecarlo. Nel 2009 dopo Berdych sconfisse Cilic. Ma non ci sarà il déjà vu, perché il croato non ce l'ha fatta a sconfiggere Gasquet. Il francese si è imposto 75 64 chiudendo con 18 vincenti e 20 errori conto il 21-30 di Cilic che ha pagato la minore resa del servizio e l'efficacia di Gasquet negli scambi medio-lunghi sulla diagonale del rovescio. I precedenti non sono certo favorevoli a Fabio, che due volte ha affrontato Gasquet e ha sempre perso in due set raccogliendo complessivamente 4 game: 61 60 a Mumbai nel 2007, 62 61 a Sydney l'anno scorso.

Si rivede così un italiano nei quarti a Montecarlo dopo otto anni: l'ultimo è stato Volandri, sconfitto 62 63 da Ferrero nel 2005, dopo averli giocati anche nel 2003 perdendo 61 63 da Vincent Spadea.

E' la seconda vittoria per Fabio contro un top-10, la prima sulla terra (2-22 il record): l'unico precedente successo contro Verdasco al primo turno a Wimbledon nel 2010. Con questo successo Fabio dovrebbe entrare per la prima volta tra i top-30 e salire al numero 28 del mondo (entrerebbe in top-25 raggiungendo la semifinale).

Per Fognini è la prima qualificazione ai quarti nel Masters 1000 monegasco. Fognini ha avuto, va detto, la collaborazione di un Berdych particolarmente falloso, che ha concesso sei palle break nei primi tre turni di servizio. Ma molti degli errori sono stati determinati dall'atteggiamento e dall'approccio di Fabio, che ha accuratamente studiato la strategia di gioco ed è riuscito ad applicarla con il massimo risultato. Ha fatto muovere Berdych, l'ha costretto a giocare in recupero, in allungo col dritto e si è aperto la strada per soluzioni vincenti col rovescio diagonale o per variazioni con la palla corta.

"Ero sceso in campo sapendo di potergli fare male su questa superficie" ha detto in conferenza stampa. "Devi approfittare delle poche occasioni in cui hai il punto in mano, perché tira talmente forte che ti fa pensare poco e ti fa giocare tanto in difesa. Oggi però l'ho fatto giocare male". Una delle chiavi è stata il servizio, più solido e continuo. "Non ho servito bene" ha detto, "ho servito intelligente, ho cercato di variare molto. Stamattina, prima della partita, ho incontrato Nadal. Siamo in confidenza, gli ho chiesto qualche consiglio: mi ha detto che a Berdych danno fastidio i servizi al corpo e in qualche occasione quando mi serviva il punto ho seguito il suo consiglio, e ha funzionato. Non vedo perché dovrei vergognarmi a chiedergli qualcosa: lui due partite su questa superficie le ha vinte..".

Ha mantenuto alta l'attenzione anche dopo aver ceduto l'immediato controbreak nel secondo game e dopo il warning per time violation al quinto gioco, "Ma ero andato a controllare il segno" si è vanamente difeso con il giudice di sedia Pascal Maria, e la palla break mancata con un gratuito di dritto.

Giusta l'analisi di Andrea Gaudenzi, venuto a tifare per Fabio, che ha seguito la partita accanto a Fulvio, il padre di Fognini, e ai suoi familiari. "E' stato più organizzato, più disciplinato, ha spinto quando doveva".

Ha spinto bene nell'ottavo game, illuminato da un dritto in cross strettissimo che porta Fabio avanti 0-40. Manca il primo set point, perché rimane un po' troppo dietro in risposta alla seconda, una costante nel suo piano di gioco, ma alza un dritto in recupero su cui Berdych sotterra lo schiaffo al volo certificando il secondo break.

Fognini è poi splendido nel raggiungere la volée stoppata di Berdych e giocare la controsmorzata incrociata di dritto con un angolo incredibilmente stretto per il 30-0. La chiusura è da campione: servizio vincente e ace centrale. Sono proprio questi punti, quelli facili con la prima, che permetterebbero a Fognini di fare il definitivo salto di qualità. "E' una dote anche quella" ci spiega papà Fulvio, "se sei alto uno e novanta aiuta, ma puoi servire forte anche se non hai un gran fisico. E' un po' più difficile cambiare del tutto il servizio a 25, 26 anni. E' l'unica cosa che davvero manca a Fabio, che a livello di colpi, di tennis, non ha niente da invidiare ai migliori".

Berdych continua a regalare (dritto largo per iniziare il secondo set), e Fognini dimostra che il talento e la mano sono davvero di livello: la smorzata lungolinea di rovescio è spettacolare ma dallo 0-30 Berdych recupera e tiene il servizio. Ma i doni di del ceco continuano. Berdych si auto-annulla due palle break consecutive con due errori molto gratuiti equamente distribuiti tra dritto e rovescio.

L'"angolo Fognini" inizia a credere all'impresa: Perlas lo incita, e gli suggerisce di attaccare un po' di più alla risposta, il papà e la sorella si entusiasmano sentendo profumo di grande risultato, il padre applaude sempre più convinto prima di sfogare tutta la gioia in sintonia con il "come on!" di Fabio che alza il pugno verso i suoi dopo il secondo break consecutivo che vale il 5-2.

Berdych, sempre più fermo e frustrato, ha subito il contraccolpo del primo break, che dà a Fabio il primo vantaggio sul 3-2 al termine di un game da 10 punti in cui Fognini disegna uno splendido passante di dritto sulla riga prima di vedere lo sventaglio dell'avversario finire largo.

Ormai la resistenza è fiaccata e Fognini mette a referto tre prime vincenti su quattro punti nell'ultimo game e si prende la meritata ovazione del pubblico per il passaggio ai quarti. Sognare la semifinale si può. Certamente avrà, per la prima volta questa settimana, il palcoscenico del centrale.

"E' un vantaggio con i pari classifica, perché gli out sono più larghi e si corre di più" commenta papà Fulvio con Ubaldo Scanagatta. "Ma con quelli più forti e più abituati no". E Gaudenzi chi spera di vedere come avversario? "Vorrei Gasquet, ma credo vincerà Cilic: è più solido sulla terra"

Segue

Fognini - Cilic (1-2)

2011  Beijing China  Hard  R16  Cilic, Marin 6-2, 6-7(1), 6-3
2011  Umag Croatia  Clay  S  Cilic, Marin 6-2, 6-2
2009  ATP World Tour Masters 1000 Monte Carlo Monaco  Clay  R32  Fognini, Fabio 6-2, 6-0

Fognini - Gasquet (0-2)

2012  Sydney
Australia  Hard  R16  Gasquet, Richard 6-2, 6-1
2007  Mumbai India  Hard  R16  Gasquet, Richard 6-0, 6-1

 

 

Da Montecarlo, Alessandro Mastroluca

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