22/04/2013 09:18 CEST - FED CUP

Errani illude un set, Kvitova riapre la serie

TENNIS - Sara Errani domina il primo set e ci fa sperare che il terzo e decisivo punto sia una formalità, ma poi viene schiantata dalla ceca 26 62 60. Quarto ed eventuale quinto match si giocheranno oggi lunedì. Da Palermo, Utro e Salerno

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Petra Kvitova (Photo by Phil Walter/Getty Images)
Petra Kvitova (Photo by Phil Walter/Getty Images)

Kvitova b. Errani 26 62 60 (serie: Italia 2-1)

Deve attendere oltre cinque ore Sara Errani prima di poter giocare il match che potrebbe portare il punto decisivo all’Italia. Una pioggia battente ha accolto infatti i palermitani, costringendo l’organizzazione a posticipare l’incontro mentre una sottile pioggia scende ancora tra i viali del Circolo Tennis Palermo. Le   condizioni sulla carta dovrebbero avvantaggiare l’azzurra, che contro la ceca è sotto 4-0 nei precedenti. Nonostante le ore di attesa una parte del pubblico ha resistito facendo rumorosamente sentire la sua  presenza. Kvitova vince il sorteggio e sceglie di rispondere, scelta che non sorprende considerato il deficitario rendimento del suo servizio ieri contro la Vinci.

Dopo aver tenuto il turno iniziale Sara conquista il break che conferma nel successivo turno di battuta portandosi sul 3-0, sotto una pioggia via via più fitta. La Kvitova continua a non tenere un turno di battuta e l’Errani può tranquillamente volare sul 5-0. Al sesto gioco la ceca annulla due set point e riesce a prolungare il set portando finalmente a casa il primo turno di servizio in questa semifinale di Fed Cup.
La Errani serve per il set ma non riesce a chiudere e dopo aver annullato il primo break point è costretta a cedere il servizio a 30. La ceca però continua ad avere problemi col suo servizio subisce un altro break a zero. Primo set 62 in 39 minuti.

Il secondo set si apre in maniera più equilibrata con entrambe le giocatrici che tengono il proprio turno di servizio. L’Errani si porta sul 2-1 chiudendo addirittura con il primo ace del match. Niente lascia supporre che questo sarà l’ultimo game conquistato dall’italiana. La Kvitova da questo punto in poi diventa quasi ingiocabile. Dopo aver tenuto ai vantaggi il quarto gioco, la ceca brekka la Errani che si era portata sul 40-15 e nel turno successivo, con molta più fiducia, riesce a trovare vincenti quasi con tutti i colpi. L’azzurra non molla, si procura un break point, la ceca prende addirittura un warning per time violation ma non si scompone e annulla la palla break con un gran rovescio e si porta sul 4-2.

Adesso la Kvitova non si ferma più e con una splendida smorzata fa il break a zero e va a servire per il set sul 5-2. La ceca spreca il primo set point mandando largo uno smash ma con un ace sulla seconda di servizio  si procura il secondo. Anche questo non sarà quello buono, dritto sparacchiato fuori e ancora parità. Altro ace e stavolta, al terzo set point, la ceca si porta in parità: 1 pari dopo appena 1 ora e 18, con la ceca che ha conquistato 5 game di fila. Le due giocatrici escono dal campo per circa dieci minuti e quando rientrano la Kvitova continua a macinare punti. La Errani stavolta ci mette del suo e sul 30-15 fa il primo doppio fallo del mach per poi, con un gratuito, consegnare la palla break; la Kvitova tira una terribile bordata di dritto e si porta sull’1-0.

La ceca continua ad alternare spettacolari vincenti a sconfortanti errori gratuiti e concede ancora una palla break; però stavolta la proporzione è cambiata e la Kvitova prima annulla la palla break con l’ennesimo vincente e poi chiude tranquillamente. Al  contrario sul proprio servizio la Errani non riesce più a difendersi, e viene ancora breakkata, stavolta a 15. Sul 30 la partita praticamente finisce, la Kvitova tira quasi ad occhi chiusi e si porta rapidamente sul 5-0 e 40-30. Ultimo sussulto del match con la Errani che coraggiosamente non vuole sapere di arrendersi e riesce ad annullare tre match point e addirittura a procurarsi un paio di palle break. Ma ormai è troppo tardi, la Kvitova conquista l’undicesimo game di fila e il match grazie a un rovescio a rete della Errani. La ceca si conferma un osso troppo duro per Sarita, nonostante le illusioni del primo set. Domani toccherà a Roberta provare a chiudere questa lunghissima semifinale.

DICHIARAZIONI POST PARTITA

Naturalmente molto soddisfatto il capitano Petr Pala della gran partita giocata oggi da Petra Kvitova. Ecco le sue dichiarazioni.

“L’inizio non è stato dei migliori, Petra aveva qualche difficoltà a tenere in campo la palla ma poi il match è girato. Petra è stata bravissima e dalla metà del secondo set ha giocato un tennis incredibile”. Alla domanda sulla Errani, Pala è stato molto diplomatico: “Credo che Sara ci abbia provato a far girare il match, non è calata lei ma piuttosto con la Petra di oggi c’era poco da fare, sarebbe stato difficile per chiunque.” Anche Pala non poteva non notare le differenze col match di ieri “Oggi Petra si muoveva molto meglio, ma soprattutto ha tenuto molto meglio gli scambi lunghi che ieri sono stati un vero problema”. Tutto sommato fiducioso per quanto riguarda le partite di domani: “Naturalmente proveremo a vincere entrambi i match, non partiamo battuti."

E’ stato poi il turno della Kvitova, praticamente raggiante. “Si è vero, ho cominciato piano, le palle pesanti mi davano qualche fastidio e non avevo bene la misura dei colpi. Ma poi ho cominciato a giocare veramente bene”. La Kvitova ha tirato fuori gli artigli ricordando che “noi siamo le campionesse in carica e vogliamo vincere questa Fed Cup. Stiamo ancora combattendo ci crediamo ancora”. Ha pure trovato il tempo per  scusarsi per aver fatto spostare gli aerei a molti dei cronisti presenti in sala.

E’ stato quindi il turno degli italiani che sono apparsi tutto sommato molto sereni. Come ha detto Barazzutti “Si vince e si perde, a volte bisogna dire che l’avversario ha giocato meglio. Lei ha vinto Madrid ha fatto semifinale a Parigi, sulla terra non è che sia proprio una sprovveduta”. Il capitano azzurro è sembrato davvero impressionato della prova della ceca: “Oggi la Kvitova ci ha messo all’angolo ha giocato davvero un grande match. Noi ci abbiamo anche provato ma bisogna considerare chi c’è dall’altra parte, se ti consente di fare o non fare determinate cose”. Un qualche rimpianto il CT azzurro lo manifesta in maniera molto sobria: “I primi game del secondo set sono stati decisivi. Ci sono stati un paio di game che sono finiti ai vantaggi dopo che Sara era stata avanti anche 40-15. Fossero andati diversamente e Sara si fosse portata  sopra 42 invece di essere sotto 24, chissà. Questo ha anche dato fiducia alla Kivota, che già stava crescendo di suo”. Finale con una curiosità tecnica. Visto un lungo conciliabolo con Lozano Barazzutti ci ha svelato cosa si erano detti:  “Con Lozano ci siamo confrontati all’inizio del terzo. Lui conosce perfettamente Sara e sosteneva che Sara 'sporcava' troppo la palla. Invece secondo lui Sara doveva provare a giocare più piatto visto che non riusciva ad ottenere profondità."

Sara in qualche modo confermava l’impressione del suo allenatore: “Io forse avrei potuto fare qualcosa di più ma era davvero difficile con la palla che rimbalzava molto poco. Ma lei è stata bravissima.” Sulla svolta della partita lei ha idee un po’ diverse: “in realtà già fin dalla fine del primo set la partita era cambiata; erano cambiate le condizioni del campo, che si era appesantito, e poi lei ha cominciato a giocare più lungo. Le palle non rimbalzavano più e siccome lei ha più forza riusciva ad ottenere maggiore profondità”.   Nessun problema per la lunga attesa: “certo non è facile giocare in queste condizioni, ma non è stato affatto determinante”.

Massimo Utro e Roberto Salerno

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