01/07/2013 23:20 CEST - Wimbledon

Murray: "Si impara tanto dalle sconfitte quanto dalle vittorie"

1.7.2013

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Stavolta hai dovuto faticare un po' più del previsto. Ritieni che partite un po' più dure siano positve in vista dei prossimi incontri?
Sì, credo che i match diventeranno sempre più difficili. Tutti siamo più abituati alle condizioni di gioco rispetto all'inizio del torneo. Non arrivi per caso nei quarti di uno slam. Devi vincere quattro partite. E tutti quelli rimasti stanno giocando bene.

E' passato un po' di tempo dalla fine del match. Hai avuto bisogno di un trattamento extra per qualcosa?
Il trattamento è durato 20 minuti più del solito. Mi piacerebbe poter arrivare qui 10 minuti dopo la partita, capisco che renderebbe tutto più facile per voi. Ma devo essere sicuro di fare tutto il necessario per recuperare: bagno nel ghiaccio, massaggio. Devo prendermi cura del mio fisico al meglio. Ho saltato il Roland Garros qualche settimana fa e non voglio che le cose peggiorino. Questo torneo è la mia priorità.

Nell'intervista a caldo in tv hai detto che ti sei sentito più calmo in questo match che nei turni precedenti. C'è una qualche ragione?
Credo che sia solo la natura di questo torneo, com'è andato finora, è stato strano. Eravamo tutti un po' sorpresi la prima settimana, tra infortuni, ritiri, risultati inattesi. Ovviamente anche la sconfitta di Serena oggi è uno shock. Poi nel weekend mi sono rilassato un po' di più, ho avuto più tempo per pensare, per prepararmi. E mi sono sentito più calmo, anche se ci sono stati momenti di tensione, soprattutto nel secondo set. Poi l'ultima volta ho giocato col tetto, al coperto, e stavolta no: ho dovuto adattarmi al cambiamento.

Gli atleti spesso dicono che imparano più dalle sconfitte che dalle vittorie. Tu sottoscrivi questa teoria? Se è così, cosa ti ha portato a questa conclusione nella tua esperienza?
E' dura. Credo che si impari molto dalle sconfitte. Avevo perso abbastanza partite importanti per desiderare di vincerne una e imparare come fare a vincere un major. Ma in un certo senso dire così è un modo per motivarti, per trovare i modi di migliorarti dopo una sconfitta. Quello che ho imparato da queste esperienze è stato di lavorare sempre più duro per migliorare il mio gioco. Ecco come sono riuscito a superare quell'ultimo ostacolo. Ma credo che si possa imparare tanto anche dalle vittorie.

Posso chiarire una cosa, per favore. Ho notato che ti sei toccato il fianco durante il match. Ti abbiamo visto, o almeno così è sembrato, con una smorfia di dolore in un paio di occasioni. Ha qualcosa a che fare con l'infortunio alla schiena che hai avuto, dobbiamo preoccuparci?
No, nessun motivo di preoccuparsi. La mia schiena è così. Ma sto molto, molto meglio di qualche settimana. A volte senti qualcosa in campo, e devi solo trovare il modo di conviverci e riuscire comunque a vincere. Un po' tutti hanno qualche problema fisico, soprattutto durante gli slam. Per questo tutti girano col preparatore e così via.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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