Flipkens: "Dopo quello che ho passato, vincere o perdere a tennis non è così importante"

TENNIS - Wimbledon. Traduzione di Alessandro Mastroluca.

E' una storia incredibile quello che ti è successo negli ultimi 14 mesi. Puoi dirci qualcosa di più e spiegarci esattamente come ti senti adesso.
Ancora non ho realizzato quello che ho raggiunto oggi. L'anno scorso, come tutti sanno, a Wimbledon non avevo passato nemmeno le qualificazioni. Ero numero 262 del mondo: oggi sono in semifinale. E' più di un sogno si avvera. Non ho parole.

Dopo quello che ti è successo in Thailandia, senti di avere una seconda chance?
Sì, forse inizio a capire cosa sia davvero importante nella vita. Credo che vincere o perdere una partita di tennis non faccia tutta questa differenza. Se perdi, c'è comunque un altro torneo, un'altra settimana. Ho iniziato a vedere le cose in prospetiva, a capire cosa è importante e cosa no.

Dopo la partita, hai ringraziato un po' di tuoi amici. Vorresti rifarlo qui? Kim ha twittato che non riusciva a smettere di asciugarsi gli occhi.
Sì, vuol dire naturalmente molto per me. Lei è in America ma c'è sempre stata per me, nei momenti buoni e quelli cattivi. Naturalmente devo ringraziarla perché ha sempre creduto in me. Mi sono allenata nella sua accademia. Lì mi sentivo alla grande. Mi sono trovata benissimo col suo entourage. Vincere il giorno del compleanno di mia madre rende tutto ancora più speciale.

Ci stavamo chiedendo chi sia stata l'ultima semifinalista con gli occhiali. Vedi male da lontano o da vicino?
Li metto per vedere meglio da lontano, non so come si dica, per vedere la palla un po' più chiaramente.

Conosci il ciclista Jan Bakelants, che sta partecipando al Tour de France?
Sì, naturalmente seguo tutti gli sportivi belgi, uomini e donne. So che ha passato un brutto periodo negli ultimi due mesi. Non siamo amici. Non ci siamo mai incontrati di persona. Ma conosco la sua storia, so che è tornato dopo una serie di infortuni. Per questo ha il mio rispetto. Ci supportiamo a vicenda, anche se a distanza.

Traduzione di Alessandro Mastroluca