16/07/2013 23:43 CEST - Personaggi

Brenda Schultz, il braccio più veloce della Wta

TENNIS - Il 15 luglio 2006, Brenda Schultz-McCarthy fa registrare il record per il servizio più veloce nella storia della Wta. Il primato sarà poi eguagliato da Serena Williams. L'olandese era tornata sul circuito da un anno: nel '99 si era ritirata per infortuni alla schiena. Alessandro Mastroluca

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Brenda Schultz-McCarthy
Brenda Schultz-McCarthy

“Brenda, tirano tutte forte, tu non hai un colpo”. Sean MvCarthy non sapeva quanto si sbagliava nel dire così a sua moglie, Brenda Schultz, olandese con due quarti slam alle spalle nel 1995, quando lei gli annunciava di voler tornare sul circuito dopo il ritiro nel 1999 per una serie di infortuni alla schiena.

Un colpo, Brenda Schultz, ce l'aveva ancora: il servizio. E il 15 luglio 2006, nel primo turno di qualificazioni a Cincinnati, Brenda serve una prima a 209 km/h (130 mph). Perderà 62 64 da Julia Cohen ma entra nella storia: il suo è il servizio più veloce nella storia del tennis femminile. Brenda aveva già stabilito un precedente record (123 mph) negli anni Novanta, migliorato nel 1998 da Venus Williams (204 km/h nel quarto di finale vinto a Zurigo contro Mary Pierce). Serena Williams ha eguagliato il primato nel 2008, ma non ha tolto all'olandese il suo posto nella storia.

“Sin da quando ho dieci anni” ha raccontato tempo fa al sito della Wta, “ho sempre servito più veloce di tutti i bambini. Ho sempre avuto un braccio veloce, è un talento. Certo l'altezza aiuta (1,88 m), e il lancio di palla deve essere giusto. Ma devi essere nata con un braccio veloce”.

Prima del ritiro, Schultz ha vinto sette titoli in singolare e nove in doppio, giocando insieme, tra le altre, a Gabriela Sabatini, Chanda Rubin e Arantxa Sanchez. “Sono sempre stata una sua grande amica” ha raccontato Brenda, che proprio contro Arantxa gioca e vince quella che considera la miglior partita della sua carriera, a Miami nel 1994. “Avevo perso diverse volte contro di lei, sempre in partite lottate. In quel periodo avevo appena conosciuto il mio fidanzato, che è adesso mio marito, e mi sentivo in paradiso. Io ero numero 30, lei numero 2. Però sono riuscita a batterla. Quella vittoria mi ha fatto credere che niente mi sarebbe stato impossibile”.

Brenda, che vanta una dozzina di vittorie contro top-10 (tra cui quelle su Monica Seles, Jennifer Capriati, Lindsay Davenport, e Jana Novotna), sposerà McCarthy, un giocatore di football americano, l'8 aprile 1995 e finirà nella top-15 del ranking di fine stagione per tre anni di fila (1995-97) raggiungendo il best ranking di numero 9 nel maggio del 1996.

Nel momento migliore della sua carriera, però, la schiena la tradisce. Si opera per un'ernia del disco, resta fuori quasi un anno per la riabilitazione, poi si fa male di nuovo al Roland Garros e lascia il tennis nel 1999.

Apre un circolo a Blue Ridge Mountains, in Virginia, con 11 campi da tennis, campi da basket, piscina e pareti per arrampicata. Ma la passione per il tennis è troppo forte, e il destino assume la forma di una chiamata per allenare la nazionale olandese di Fed Cup. È il 2005. “La schiena stava meglio. Ho cambiato un po' il movimento del servizio, usando un po' più la spinta con le ginocchia e un po' meno la schiena”. Si allena con le altre ragazze della nazionale, e spesso le batte. Così invece di restare come coach, entra in campo: nel round robin perde in singolare da Johana Larsson ma in doppio contribuisce alle tre vittorie contro Svezia, Polonia e Lussemburgo. “Allora ho deciso di darmi un'altra possibilità sul circuito prima di mettere su famiglia”.

Passa un turno a Tokyo e riesce anche a vincere un torneo challenger a Surbiton. “Vincere è una sensazione unica, non puoi provarla da nessun'altra parte. Perdere fa male come sempre”. Nel 2008 lascia definitivamente il tennis. Ma nel tennis ha lasciato un'impronta. Il suo braccio veloce le ha regalato un sogno e un posto nella storia.

Alessandro Mastroluca

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