03/08/2013 02:43 CEST - L'intervista

Il tennis secondo Vilas "Federer vincerà Roma nel 2014"

TENNIS - Dalle colonne di Marca, Guillermo Vilas spazia a 360° sull'argomento tennis : da Federer ("Vederlo giocare è come ammirare un'opera d'arte") a Nadal ("Tornerà numero 1"), passando per la Davis e il suo magico '77. Antonio Garofalo

| | condividi
Guillermo Vilas
Guillermo Vilas

Se sei nato a Buenos Aires, hai scritto pagine indimenticabili del tennis degli anni ' 70 e '80 e oggi hai una splendida Academy a Maiorca, ci sono poche persone al mondo che possono parlare di Nadal, di Federer e di tutto il tennis mondiale con maggiore cognizione di causa.

Guillermo Vilas, quattro slam in carriera  in otto finali (Roland Garros e Us Open nel 1977 e Australian Open nel 78 e 79)  affida il suo pensiero sul mondo che l'ha visto grande protagonista per anni alle colonne di Marca.

La Guillermo Vilas Tennis Academy è il suo presente fatto di tanto lavoro dedicato alla formazione dei giovani tennisti. Un lavoro che non è sfuggito  allo sguardo attento della Federazione Russa che gli ha infatti affidato la cura delle giovani promesse alla ricerca dei nuovi Safin e Kafelnikov. "Sono un uomo di mare, vengo da Mar de la Plata. Maiorca è magica e qui si respira un'aria speciale per il tennis con tutti i campioni nati qui. Mi trovo molto bene nel regno di Nadal," rivela l'argentino. Già, proprio Nadal che gli ha strappato il record di vittorie consecutive sulla terra rossa (Vilas si fermó a 53, lo spagnolo a 81 interrotto da Federer nella finale di Amburgo 2007) e minaccia di superare quello di tornei vinti sulla superficie più amata (46, Nadal è a 42). Tuttavia Vilas ha un altro spagnolo da proporre come modello ai suoi giovani discepoli. "Certo, l'ideale è ottenere un Nadal, ma devi arrivarci per gradi. David Ferrer è un modello perfetto per far capire ai giovani qual'è il modo di affrontare il tennis in maniera corretta, per la sua dedizione, per il suo gioco di gambe e per il modo di affrontare le partite".

Il grande campione argentino, dall'alto della sua classe, ha però un debole per Roger Federer. "È un poeta, quando vedo una sua partita, e ne ho viste molte, è come se ammirassi un'opera d'arte. Ha un gioco pulito e ad ogni partita ti regala qualcosa di nuovo". Vilas poi va controcorrente rispetto a chi vede lo svizzero prossimo al ritiro. "Conosco bene Roger, ama tantissimo il tennis ed è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Non credo proprio che pensi di smettere". Alla domanda su quale  alloro che ancora manca alla sua collezione Federer può ancora conquistare, l'argentino a sorpresa cita il torneo di Roma, peraltro da lui conquistato nel 1980, primo argentino a riuscirci ( dopo di lui Clerc e Mancini, mentre Vilas perse anche le finali del 76 contro Panatta e del 79 contro Gerulaitis). "Penso che Federer vincerà in Italia il prossimo anno. Quest'anno è arrivato in finale e il prossimo Nadal sarà concentrato sul Roland Garros".

Sul futuro del maiorchino Vilas non ha dubbi. "Potrà tornare sicuramente al numero 1 del mondo. Suo zio Toni lo conosce benissimo e Rafa si fida ciecamente di lui, infatti tutta la sua programmazione gli è demandata".

Vilas ha poi un pensiero per la sua nazionale che nonostante sia piena di ottimi giocatori non è ancora riuscita a conquistare la Davis. "Per vincere l'insalatiera non bastano grandi atleti, devi avere una grande fratellanza trai giocatori, il capitano e i dirigenti".

Un ultimo pensiero il grande Guillermo lo dedica alla antica vicenda che riguarda la sua annata magica, il 1977, che lo vide trionfare in 16 tornei (tra i quali come detto Roland Garros e Us Open) e vincere 130 partite, ma nel quale gli fu negato il numero 1 del mondo per colpa di astruse alchimie del ranking. "L'Atp commise parecchi errori di calcolo e comunque per la rivista World Tennis, che era il punto di riferimento dell'epoca per noi tennisti , fui indiscutibilmente il numero 1".

E se a sessant'anni suonati le tue parole lasciano trasparire che l'amore per il tennis non si è mai sopito, non c'è il minimo dubbio che numero 1 lo resterai per sempre.

Antonio Garofalo

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti