15/08/2013 15:45 CEST - MASTERS 1000 CINCINNATI

Djokovic, inizio così così Nadal facile: ora Dimitrov

Haas vince: sarà sfida con Federer

TENNIS - Brutto primo set del n.1: Monaco serve sul 5-4, ma poi Nole vince 75 62. Ora Goffin, che ha salvato 4 MP contro Pospisil. Doppio 75 di Del Potro a Davydenko. Facili Murray e Nadal. Fuori Wawrinka. Fazio e Mastroluca

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Novak Djokovic
Novak Djokovic

Si completa il terzo turno a Cincinnati. Questo l'allineamento degli ottavi, dall'alto in basso:

Djokovic-Goffin
Raonic-Isner
Ferrer-Tursunov
Del Potro-F.Lopez
Federer-Haas
Dimitrov-Nadal
Berdych-Robredo
Benneteau-Murray

Nadal, vittoria di routine

Rafa Nadal mantiene l'imbattibilità stagionale sul duro. A Cincinnati, supera 62 62 Benjamin Becker grazie al 90% di punti con la prima e 26 errori a fronte di 13 errori, e ottiene l'11ma vittoria in altrettanti match giocati sulla sua superficie meno congeniale. Continua dunque l'inseguimento al 26mo Masters 1000 in carriera, anche se in Ohio non è mai andato oltre le semifinali in nove partecipazioni.

Nadal vince il sorteggio e sceglie di rispondere. Manca due palle break (due errori di rovescio, il primo direttamente in risposta) ma converte la terza dopo 12 minuti al termine di un game da 22 punti.

Becker, l'ultimo giocatore a sconfiggere Andre Agassi (Us Open 2006), non gioca male ma viene costretto di nuovo ai vantaggi, e concede altre due palle break: ne salva due, si arrende ancora alla terza esagerando con la spinta di rovescio. Nei primi 4 game si giocano 34 punti sul servizio di Becker, 10 su quello di Nadal, che si appoggia bene alla prima e al secondo colpo per provare di frequente ad accorciare lo scambio e prendere campo.

Nel sesto game, Rafa concede le prime due palle break (15-40): Becker spreca la prima con una risposta steccata di dritto sulla seconda in kick, Nadal salva la seconda con lo schema servizio esterno-dritto lungolinea nell'angolo aperto e allunga 5-1 con 4 punti di fila. Si affida al suo colpo migliore anche per registrare il 15mo vincente del parziale, con cui suggella il 6-2 dopo 43 minuti.

Il dritto tradisce invece il tedesco, che consegna un nuovo break al maiorchino nel terzo game del secondo set. E' praticamente la sua condanna. Il quinto vincente di rovescio e due errori di Becker, il secondo forzato dalla volée stoppata del maiorchino, danno a Rafa il doppio break e il 5-2, preludio alla vittoria.

Nadal si prepara così a sfidare Dimitrov, che a Montecarlo, nell'ultimo precedente, è andato a due punti dalla vittoria: decisivo allora un ace di Rafa sul 30 pari nell'ultimo game del match.

 

Djokovic non brilla con Monaco (Antonio Garofalo)
Il numero 1 del mondo compie il primo passo verso il Career Golden Masters, ma per alzare il trofeo di Cincinnati, l'unico Masters 1000 che manca alla collezione, servirà un Djokovic molto più ispirato di quello visto contro Juan Monaco.

Per la verità per avere la meglio di un avversario già battuto nelle precedenti sette sfide non era necessario il Nole delle migliori occasioni. A volte il tennis è una materia molto semplice: Djokovic e Monaco giocano allo specchio solo che il primo è molto più forte.

Primo set da montagne russe. Senza fare nulla di irresistibile, il serbo strappava  il servizio a Monaco alla prima occasione nel quarto gioco con l'argentino che mandava lungo un comodo rovescio concedendo il break per il 3-1. Sul 4-2 Djokovic decideva peró di uscire letteralmente dal campo per una ventina di minuti regalando due break consecutivi all'argentino con una caterva di errori gratuiti. Sul 5-4 dunque Monaco serviva addirittura per il set ma arrivavano finalmente segnali di vita dal pianeta Djokovic che infilava un parziale di 12 punti a 4 aggiudicandosi per 7-5 un pessimo primo set da 40 errori gratuiti complessivi.

Scampato il pericolo il campione serbo saliva di quel tanto necessario per tenere a bada le velleità del numero 32 del mondo, brekkava l'avversario nel quarto e nell' ottavo gioco chiudendo agevolmente per 62 in un'ora e diciassette minuti di partita.

In ottavi di finale Djokovic trova ora il belga Goffin, reduce dalla maratona con Pospisil con annessi quattro match point annullati, con il quale ha vinto l'unico precedente quest'anno al Roland Garros (76 64 75).

 

Goffin, protagonista di giornata

Match rocambolesco tra due giovani talenti come Goffin e Pospisil, quest’ultimo messosi in evidenza la settimana scorsa durante il torneo di casa dove ha raggiunto la semifinale persa con il connazionale Raonic. Il belga che ha raggiunto il tabellone passando dalle qualificazioni, dopo aver vinto il primo set 7-5 non è riuscito a mantenere lo stesso ritmo nel secondo sotto il caldo asfissiante di Cincinnati. Ceduto per 6-1 il secondo parziale tutto lasciava presagire che il match girasse in favore del canadese che invece non è riuscito ad approfittare del calo fisico del suo avversario. Il terzo set diventa equilibratissimo: Goffin sul 5-4 arriva a due punti dal match ma cede la battuta nel game successivo,  Pospisil quindi serve per il match ma si lascia annullare un match point. Si va al tiebreak il canadese vola sul 6-3, sciupa altri tre match point e alla prima occasione utile Goffin chiude la partita in suo favore. Viene così premiata la determinazione del belga che compie un piccolo miracolo. Ancora una delusione per Pospisil che perde un altro match di un soffio nell'arco di pochi giorni. (Fazio)

 

Del Potro avanza senza convincere

Un Davydenko a tratti "vintage", un Del Potro in vena di regali. Si spiega anche così il 75 75 con cui l'argentino chiude un match che avrebbe potuto vincere con più facilità (nel secondo va due volte avanti di un break, manca due match point sul 5-3, si fa breakare a zero sul 5-4). Il russo fa la partita, nel bene e nel male, 31 vincenti e 23 errori contro il 13-12 dell'argentino, ma alla fine deve cedere. Negli ottavi Del Potro affronterà Feliciano Lopez, che beneficia del ritiro di Chardy sul 64 22 in favore dello spagnolo. I precedenti sono in parità, 3-3: l'argentino ha vinto l'ultimo, al primo turno a Sydney nel 2011.

I primi applausi sono per Del Potro che chiude il primo turno di battuta con un lob vincente tirato da sotto le gambe, una soluzione "inventata" da un altro grande argentino, Guillermo Vilas. Fu lui a brevettare il tweener, o "Gran Willy" ispirandosi al miglior giocatore di polo di tutti i tempi, Juan Carlos Harriot, che nello spot tv per un liquore realizzava un incredibile “backhander”, colpo di tacco all’indietro, tra le gambe del suo cavallo. Guillermo ne fu affascinato a tal punto da traslare il gesto nel tennis ed eseguì per la prima volta il “Gran Willy” nel 1974 in un torneo esibizione nel Club Obras Sanitarias di Buenos Aires contro il francese Wanaro N’Godrella. Il debutto "ufficiale" arriverà un anno dopo, nella semifinale del torneo di Indianapolis vinta 64 62 su Manuel Orantes.

Le prime palle break sono per Davydenko(3-2 15-40), brillante anche se non in formato "Playstation" come nella finale del Masters 2009 proprio contro Palito, che può rimpiangere soprattutto la seconda, sprecata mettendo lungo un dritto facile facile con tutto il campo a disposizione. Il russo deve a sua volta salvarne una di palla break, nel settimo game (taglia il campo attaccando sul rovescio di Del Potro che sbaglia il passante in slice), ma cede il break nel momento peggiore. Manda Del Potro a servire per il set (5-4) ma l'argentino non ne approfitta, anche perché insiste troppo con back morbidi sul rovescio di Davydenko. Palito però si crea un'altra chance a suon di dritti devastanti, questi sì in modalità 2009, e firma il terzo break di fila (da 40-15). Il russo vince il miglior punto del game, con un notevole passante lungolinea di rovescio in corsa, ma è l'unico che porta a casa e Del Potro completa il 7-5.

Lo scenario non cambia di molto in avvio di secondo set. Davydenko perde il servizio per la terza volta consecutiva ma trova le energie per l'immediato controbreak contro un Del Potro che non aggredisce abbastanza e lascia l'iniziativa al russo, bravo a muovere il gioco anche col dritto. Nuovo sorpasso al quinto di Delpo che manca due match point sul 5-3, servizio Davydenko, e si fa controbreakare a zero quando serve per il match sul 5-4. Ma il russo cede il terzo break del set, su sei turni di battuta, e stavolta Del Potro non aggiunge altri regali: dritto vincente e ace centrale valgono il passaggio agli ottavi. (Mastroluca)

 

Murray stende Youzhny

C’era un minimo di curiosità per vedere il reale stato di forma di Andy Murray, uscito prematuramente in Canada per mano di Ernst Gulbis, invece lo scozzese non ha avuto alcun problema nello sbrigare la pratica Youzhny. Murray avrebbe potuto giocare a distanza di una settimana la rivincita contro il lettone, eliminato proprio da Misha nel turno precedente. Chissà che il russo a questo punto non gli abbia fatto un piacere visto che Gulbis è uno che si esalta sempre nelle partite contro i primi della classe. Probabilmente vittima di un caldo infernale Youzhny è stato autore di un inizio di disastroso perdendo 12 dei 15 punti giocati con un 4-0 pesante.

Bisogna dire che Murray lo ha sempre battuto nei precedenti ma è stato anche agevolato dal solito bye di primo turno delle prime otto teste di serie. Il primo set termina in 33 minuti con un netto 6-2. Youzhny esce dal campo per rinfrescarsi le idee dopo un set che lo ha visto commettere ben 20 errori non forzati e solo tre vincenti ma la musica non cambia. Il break arriva in apertura anche nel secondo set. Il russo ha un piccolo moto d’orgoglio recuperando subito il game di svantaggio ma cede nuovamente male la battuta. Murray scappa 4-1, si fa rimontare fino al 4-3 ma ormai è troppo tardi per rientrare in partita. Non un grande test per il n.3 del mondo che è stato in campo solo 1h e 10m contro un modestissimo Youzhny. Lo scozzese ha già vinto questo torneo nel 2008 e nel 2011 ma dovrà migliorare il suo livello di gioco per vincere questo torneo. Al terzo turno troverà Benneteau che ha eliminato al tiebreak del terzo set Radek Stepanek. (Fazio)

 

Haas vince: sarà ottavo show con Federer

Granollers che aveva vinto l’unico match giocato sul cemento contro Tommy Haas ha invece fatto la figura del comprimario con il tedesco. Lo spagnolo è riuscito a rimanere in partita per un solo set mentre nel secondo ha ceduto di schianto con un netto 6-1. Haas è atteso da un match sempre affascinante con il suo amico Roger Federer che ha deciso di tornare al vecchio attrezzo dopo la parentesi disastrosa sulla terra con una racchetta con il piatto più grande. Lo svizzero è in vantaggio 11-3 nei precedenti ma i due non si affrontano sul cemento dal 2007. Le ultime tre partite si sono giocate sull’erba. (Fazio)

 

Isner piega Gasquet: ora il duello ad alta velocità con Raonic

A Montreal, il canadese Pospisil aveva ottenuto contro John Isner la sua prima vittoria contro un top-20. L'americano, comunque, resta in testa alle Us Open Series grazie alla vittoria ad Atlanta e alla finale di Washington e dunque può ancora sperare nel bonus da un milione di dollari agli Us Open.

In seguito a quella sconfitta, però, Isner è uscito dalla top-20 (prima volta per gli Usa senza nessun giocatore tra i primi 20 dal 1973). Ha trovato comunque una forma di riscatto contro Richard Gasquet, a sua volta uscito lunedì dalla top-10. La prima palla break arriva all'ottavo game ma Isner si salva e si porta a suon di servizi vincenti al tiebreak, dove crescono i rimpianti di Gasquet che manca un set point sul 6-5 e chiude due punti più in là con un doppio fallo sul set point. Isner porta così a casa il 29mo tiebreak sui 40 giocati quest'anno, record stagionale ATP, al termine di un set in cui ottiene gli stessi punti del francese, 41. 

Qualche errore di rovescio e due doppi falli più in là, Gasquet è già sotto di un break nel secondo set e praticamente fuori dal match, che Isner agevolmente conclude 76(6) 62. Agli ottavi Isner troverà Milos Raonic, primo canadese nella storia a entrare tra i primi 10 del ranking ATP.

Il canadese, che ha bisogno di raggiungere almeno i quarti di finale per non perdere lo status appena guadagnato a favore di Stan Wawrinka, ha battuto Tipsarevic 64 76. Nel secondo set, il serbo salva due palle break delicate ma è Raonic a firmare il decisivo minibreak nel tiebreak del secondo set (3-1) con un lungolinea di dritto e chiude 7-4 grazie a un errore del serbo, che prosegue una stagione abbastanza grigia. Raonic non brilla ma può trovare ragioni per sorridere: nei due precedenti tornei in cui aveva affrontato Tipsarevic, Tokyo e Chennai 2012, aveva sempre raggiunto la finale.

Avanza anche Tursunov, che batte 64 64 Blake e affronterà Ferrer. Il russo si è lamentato ieri su twitter del differente trattamento riservato dall'organizzazione ai top 8 e agli altri giocatori riguardo ai campi di allenamento. "I primi 8 hanno il loro campo prenotato per tutto il giorno. Gli altri devono dividersi in 4 su un campo solo per un'ora al massimo e se vogliono avere un campo tutto per se per un'ora devono andare in qualche altro campo pubblico in città".

Negli ultimi match conclusi nella notte italiana, Tomas Berdych, testa di serie numero 6, ha sconfitto Jarkko Nieminen 63 62 in 67 minuti. Affronterà negli ottavi Tommy Robredo, che a sorpresa ha eliminato Stan Wawrinka 75 36 63. I precedenti sono in parità, 4-4: Robredo ha vinto la sfida più recente, lo scorso aprile a Barcellona.

RISULTATI
Novak Djokovic (1) def. Juan Monaco, 7-5, 6-2
Andy Murray (2) def. Mikhail Youzhny, 6-2, 6-3
Rafael Nadal (4) def. Benjamin Becker 6-2, 6-2
Tomas Berdych (6) def. Jarkko Nieminen 6-3, 6-2
Juan Martin del Potro (7) def. Nikolay Davydenko, 7-5, 7-5
John Isner def. Richard Gasquet (8), 7-6 (8-6), 6-2
Tommy Robredo def. Stanislas Wawrinka (9) 7-5, 3-6, 6-3
Tommy Haas (11) def. Marcel Granollers, 6-4, 6-1
Milos Raonic (12) def. Janko Tipsarevic, 6-4, 7-6 (7-4)
Dmitry Tursunov def. James Blake, 6-4, 6-4
Feliciano Lopez def. Jeremy Chardy, 6-4, 2-2, retired
David Goffin def. Vasek Pospisil, 7-5, 1-6, 7-6 (8-6)

 

Giacomo Fazio e Alessandro Mastroluca

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