03/09/2013 07:41 CEST - US OPEN 2013

Us Open: Vinci batte Giorgi 64 62! 33 punti a 7 dall'1-4 al 6-4 2-0

TENNIS - Piove: cancellati i doppi di Errani-Vinci e delle Williams. Federer sull'Armstrong. Rinviati a domani Ivanovic-Azarenka e l'esordio di Quinzi. Roberta Vinci conferma i quarti 2012 agli Us Open. L'anno scorso perse da Sara Errani. Quest'anno, possibile derby con Flavia Pennetta. Da New York, Ubaldo Scanagatta

| | condividi
Us Open, Camila Giorgi (foto Luigi Serra)
Us Open, Camila Giorgi (foto Luigi Serra)
Contenuti correlati

Non ho visto e interpretato le ragioni del successo di Roberta Vinci e della pesante sconfitta di Camila Giorgi  come lo fa papà Giorgi nell’intervista che ho registrato subito dopo il match  (peraltro cortesissimi nel rilasciarmela in un momento ancora “caldo” 2 minuti dopo l’uscita di scena di Camila che resta naturalmente una brillante protagonista di questo torneo). Ciò anche se è normale che un padre sia più comprensivo nei confronti della propria figlia rispetto a un critico di tennis.

Per papà Giorgi l’unica spiegazione è la stanchezza fisica di Camila, reduce da 6 partite vinte dopo un’assenza dalle competizioni di più di due mesi, da Wimbledon in poi.Sulle prime ha rifiutato perfino l’ipotesi di una – più che comprensibilissima, peraltro, sia chiaro_ stanchezza mentale. Come poteva superare indenne le conseguenze psicologiche dell’enorme attenzione che aveva suscitato con il suo straordinario match con la Wozniacki, l’esaltazione di quella sera, gli articoli apparsi su tutta la stampa americana, lo stesso tifo sul Grand Stand tutto a favore suo contro la “veterana” Vinci perché gli americani adorano i nuovi personaggi, e poi come si fa ad avere più appeal di una ragazza così carina come lei, così ben vestita (dalla madre…che dovrebbe essere assunta da Nike, Adidas o non so chi, viste le mises obbrobriose indossate da tante tenniste…la Wozniacki l’altra sera sembrava Heidi al pascolo), così esplosiva nei colpi?

“Non muoveva le gambe, non faceva nulla, anche quando è salita 4-1 nel primo set non giocava bene” ha detto più o meno al mio microfono papà Giorgi. Che stentava a riconoscere gli indubbi meriti di Roberta Vinci che è stata bravissima a giocare un match tatticamente perfetto. Palle tagliate basse sul dritto della Giorgi che ne ha sbagliato una caterva, servizi quasi sempre sul dritto, qualche chop a metà campo…hanno confuso Camila così come confondono il 90 per cento delle tenniste piazzate fra le top-100.

Roberta è stata bravissima a non disunirsi quando si è trovata sotto 4-1 nel primo set – e 4-1 era anche avanti la Pennetta contemporaneamente sull’Armstrong _  perché anche lei si è resa conto che il pubblico voleva che fosse la ragazzina ad andare avanti. Da una curva all’altra del Grand Stand improvvisati cheerleader gridavano “let’s go Giorgi!, let’s go!” e tutti o quasi seguivano con applausi ritmati. Non era una situazione psicologicamente facile da affrontare. Roberta sapeva che anche in Italia forse gli appassionati sognavano il nuovo, più che il protrarsi del meno nuovo. Non del vecchio, eh, perché Roberta fino a 3 anni fa era soprattutto una doppista. Quindi anche lei rappresenta se non il nuovo il seminuovo.

Il suo tennis vario, con tagli di rovesci ma anche improvvise accelerazioni di dritto, ben profonde, ha mandato in confusione la ragazzina e – temo – anche suo padre. Dal 4-1 al 4-6 e 0-2 (punteggio visto dalla prospettiva Giorgi) Roberta ha fatto 33 punto su 40. Trentacinque sarebbero stati alla fine gli errori gratuiti di Camila, in un’ora e 7 minuti. Molti di più dei 45 fatti contro la Wozniacki in 2 h e 32 minuti. Se la partita fosse durata altrettanto _ ed era impossibile _ quanti ne avrebbe fatti, 70?

Chiaro che ha giocato male Camila, chiaro che le gambe non giravano, ma chiari anche i suoi moti di sconforto quando _ da ferma a metà campo _ sbagliava dritti semplicissimi…e di metri. Ha fatto appena 20 vincenti _ contro la Wozniacki erano stati più degli errori, ma la danese gioca palle piatte o semmai alte, e comunque palle da incontrare e spesso uguali, mentre quelle della Vinci erano una volta alte e lente (da spingere più che da incontrare) oppure basse e radenti, da tirar su e difficili da forzare senza una superrotazione del polso che oggi non veniva.

Di quei 35 errori gratuiti credo _e mi pento di non averli contati dall’inizio _ sono stati almeno 30 dritti. Sul rovescio infatti Camila aveva più controllo. Il dritto, straordinario, assolutamente spettacolare contro la Woz l’altra sera, oggi è stato un disastro. Anche, e soprattutto, quando lo giocava su una palla a metà campo dove non era un problema di mancanza di gambe arrivarci e tirare. Semmai un problema tecnico, ma secondo me soprattutto un problema di testa.

Altrimenti come si spiegherebbe, ad esempio, che il servizio che l'altra sera aveva destato meraviglia, con 7 aces e appena 4 doppi falli in 2 oltre due ore di partita, e nemmeno uno nel terzo set, oggi si sia trasformato al punto tale che gli aecs sono stati 7, gli aces appena 2, i servizi vincenti neppure uno? Se si esaminano i dati del servizio si deve prescindere al 90 per cento dai meriti della Vinci: Camila ha messo poco più di una prima di servizio su 2 (31 su 57), ha avuto una media di velocità di battuta di 102 miglia orarie sulla prima (intorno ai 163 km...l'altra sera aveva servito diverse volte sui 180), di 91 sulla seconda).

Anche un servizio che entra poco può essere sintomo di stanchezza, ma credo _ ribadisco _ più mentale che fisica, visto che la spalla sembra a posto.
Roberta Vinci è venuta poco fa in conferenza stampa (Camila deve in questo momento ancora venirci, a minuti) “So che non sono giovane, ho 30 anni, ho tanta esperienza alle spalle e credo che oggi mi sia servita. E’ stato importante. Ho vinto perché ho variato continuamente il gioco, non solo grazie al back di rovescio. Ho cambiato sempre traiettorie, sono stata sempre presente, anche quando sono stata indietro 4-1 nel primo set. Camila è forte _ agli inglesi aveva detto “So che era un match difficile, lei ha giocato bene (beh mica tanto .n.d.UBS) . Tira sempre forte e io sapevo come dovevo giocare… E’ normale che il pubblico stia per la ragazzina, che volesse vedere lei nei quarti. Camila può migliorare ancora tanto, dovrà trovare continuità. Ho insistito parecchio sul suo dritto perché lei non lo controlla tanto, picchia sempre. Anche con il servizio le ho tirato più su quel colpo”.

Vinci: “Giocare con Halep o Pennetta? Non ho preferenze, lascio scegliere il destino. Flavia è tornata quella di prima. E con me non avrebbe nulla da perdere, la Halep sta giocando bene da tempo. Intanto è arrivato qui in sala stampa Oronzo Pennetta che la pensa come noi. Non sollecitato ha detto: "La sospensione forse ha salvato Flavia!"

E quando Camila finalmente arriva con una ventina di minuti di ritardo _ nel corso dei quali ricevo prima la telefonata quotidiana di Radio Montecarlo e poi quella di Radio Sportiva proprio davanti alla porta d’ingresso alla sala stampa principale ed un poliziotto mi vorrebbe far tacere in modo sgarbato sebbene nel corridoio non ci sia nessuno – certo non ha capito che sono nel bel mezzo di una diretta…!_ e così con la  mano che non regge il telefonino faccio istintivamente il gesto di mandarlo a quel Paese…con il risultato che quello per poco non mi arresta, e mi tiene fermo ad ascoltare le sue sciocchezze quasi sugli attenti mentre io scalpito per mollarlo lì ed entrare in sala conferenze _ ha gli occhi arrossati di pianto. “Non era il mio giorno!” continua a ripetere come un automa sia in inglese sia in italiano.

Quando il collega Martucci gli chiede se pensa che la Vinci abbia potuto confonderla con il suo tennis pieno di variazioni, mischiato, lei prima di rispondere guarda come sempre il padre che è uso imbeccarla come faceva Boncompagni con Ambra Angiolini e poi risponde: “No, ho giocato con altre che fanno come lei e non è stato un problema”. Allora le chiedo subito (sentite l’audio…): “Ah e chi erano queste ragazze che giocano un po’ come la Vinci?” E lei ci pensa un po’ e poi dice: “Non me lo ricordo”.
Vabbè è un po confusa, c’è da capirla, sono le prime volte che si trova in una sala conferenze così grande. “Sono state due belle settimane, una bell’esperienza, un’esperienza fantastica _ dice quando si è sciolta un tantino, ma sempre mormorando a bacca voce tanbto che i colleghi, anche quelli dell’Associated Press hanno imparato che per registrare le sue interviste bisogna appoggiare il registratore sul banco che le sta davanti…_ mi ha fatto piacere vedere gli articoli sui giornali…”.

Ma dopo le inevitabili banalità, “Sono contenta di essere rientrata tra le top 100, etcetera etcetera” dice invece una frase che merita riportare perché testimonia una mentalità, una mentalità che puàò apparire presuntuosa ma che invece è il prodromo di una carriera di successo. La dimostrazione della fiducia che ha nelle sue possibilità. “Non mi sono sorpresa di aver battuto la Wozniacki. Prima o poi doveva succedere”. Capito la personalità e la fiducia della ragazzina?

E allora al volo ribatto: -E sei sorpresa anche di aver perduto con la Vinci?-  E lei tranquilla come una Pasqua “Un po’ sì, stavo giocando così bene…ad alto livello”. Capito la ragazzina? Si farà, si farà. Camila dirà anche che le capita spesso di piangere dopo una sconfitta. Quante volte? Non si sa, ma non c’è niente di male a piangere se serve uno sfogo dopo la tensione accumulata sul campo. Sarebbe bello che oltre a dare il meglio di sé nei grandi tornei, dove evidentemente si sente più stimolata, giocasse bene anche in quelli più piccoli, al punto da piangere semmai soltanto per le vittorie. A cominciare dal prossimo torneo cui si è iscritta. Quello di Quebec City.

I MIGLIORI RISULTATI DEGLI ITALIANI NEGLI SLAM

Uomini

VITTORIE:
1959: Pietrangeli, Roland Garros
1960: Pietrangeli, Roland Garros
1976: A. Panatta, Roland Garros

FINALI:
1932: De Stefani, Roland Garros
1961: Pietrangeli, Roland Garros
1964: Pietrangeli, Roland Garros

SEMIFINALI:
1930: De Morpurgo, Roland Garros
1934: De Stefani, Roland Garros
1955: Merlo, Roland Garros
1956: Merlo, Roland Garros
1960: Sirola, Roland Garros
1973: A. Panatta, Roland Garros
1975: A. Panatta, Roland Garros
1978: Barazzutti, Roland Garros
1960: Pietrangeli, Wimbledon
1977: Barazzutti, Us Open

QUARTI:
1928: De Morpurgo, Wimbledon
1929: De Morpurgo, Roland Garros
1931: De Stefani, Roland Garros
1935: De Stefani, Australian Championships
1947: Cucelli, Roland Garros
1948: Del Bello, Roland Garros
1948: Cucelli, Roland Garros
1949: Cucelli, Roland Garros
1953: Gardini, Roland Garros
1955: Pietrangeli, Wimbledon
1956: Pietrangeli, Roland Garros
1957: Pietrangeli, Australian Championships
1958: Merlo, Roland Garros
1962: Pietrangeli, Roland Garros
1963: Pietrangeli, Roland Garros
1970: Mulligan, Roland Garros
1972: A. Panatta, Roland Garros
1973: Bertolucci, Roland Garros
1977: A. Panatta, Roland Garros
1979: A.Panatta, Wimbledon
1980: Barazzutti, Roland Garros
1991: Caratti, Australian Open
1995: Furlan, Roland Garros
1998: Sanguinetti, Wimbledon
2011: Fognini, Roland Garros


Donne

VITTORIE
2010 Roland Garros: Francesca Schiavone

FINALI
2011 Roland Garros: Francesca Schiavone
2012 Roland Garros: Sara Errani

SEMIFINALI
1930 US National Championships: Maud Levi Rosenbaum Blumenthal
1949 Roland Garros: Annelies Ulstein Bossi Bellani
1954 Roland Garros: Silvana Lazzarino
2012 Us Open: Sara Errani
2013 Roland Garros: Sara Errani

QUARTI DI FINALE
1931 Roland Garros: Lucia Valerio
1933 Wimbledon: Lucia Valerio
1934 Roland Garros: Lucia Valerio
1934 US National Championships: Maud Levi Rosenbaum Blumenthal
1947 Roland Garros: Lucia Manfredi
1948 Roland Garros: Annelies Ulstein Bossi Bellani
1950 Roland Garros: Annelies Ulstein Bossi Bellani
1985 Roland Garros: Sandra Cecchini
1987 Roland Garros: Raffaella Reggi
1989 Wimbledon: Laura Golarsa
2001 Roland Garros: Francesca Schiavone
2002 Australian Open: Adriana Serra Zanetti
2003 Wimbledon: Silvia Farina
2003 US Open: Francesca Schiavone
2008 US Open: Flavia Pennetta
2009 Wimbledon: Francesca Schiavone
2009 US Open: Flavia Pennetta
2010 Us Open: Francesca Schiavone
2011 Australian Open 2011: Francesca Schiavone
2011 US Open: Flavia Pennetta
2012 Australian Open: Sara Errani
2012 Us Open: Roberta Vinci
2013 Us Open: Roberta Vinci

Da New York, Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti