06/09/2013 22:41 CEST - US OPEN

Garbin: "La Matteucci ha il gioco della Schiavone"

TENNIS - Us Open. Tathiana Garbin ci parla del suo ruolo in Federazione e delle prospettive delle giovani ragazze che segue. "La Paolini caratterialmente è come la Errani, la Matteucci sa fare tutto come la Schiavone". Da New York, Ubaldo Scanagatta

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Tathiana Garbin, ex tennista e responsabile settore Under18 femminile
Tathiana Garbin, ex tennista e responsabile settore Under18 femminile

Il nostro direttore ha intervistato l'ex nr. 22 del ranking Tathiana Garbin, oggi responsabile del settore giovanile femminile Under 18 del tennis italiano.

Dopo una rapida carrellata sulle più grosse soddisfazioni della sua carriera l'ex tennista ci racconta le prospettive delle migliori ragazze da lei seguite, il suo ruolo, le sue impressioni, le sue emozioni.

 

Ubaldo: “Siamo qui con Tathiana Garbin che ricorderete tutti. Tutti ricordano la vittoria sulla Henin ma bisogna ricordarne anche altre. Quali vittoria ricordi di più?
Garbin: “Sicuramente la vittoria contro la Henin è stata una delle vittorie più importanti, dopo di che, anche aver giocato e battuto la Seles ad Indian Wells è stata un'esperienza indimenticabile, ma.....guarda, in realtà tutti i giorni che ho giocato a tennis mi son sempre divertita, quindi un'emozione grande.”
U: “Qual'è stata la tua miglior posizione nel ranking?
G: “22”
U: “Ora invece sei responsabile del tennis giovanile femminile Under 18”
G: “Sì, esatto”
U: “E dall'anno prossimo?”
G: “Dall'anno prossimo anche un onere in più, quello di seguire l'Over 18, cioé alcune giocatrici di interesse nazionale”
U: “Quindi visto che il tennis femminile da più soddisfazioni di quello maschile sei fortunata?”
G: “Beh sì, ma abbiamo delle giovani leve molto forti e quindi sono ottimista anche per il tennis maschile”
U: “Nel tennis femminile invece qui agli Us Open a livello juniores non è andata benissimo alle nostre ragazze?
G: “Bah, diciamo non male. In realtà Paolini era molto fuori dalle qualificazioni ed invece è riuscita ad entrare in qualificazioni, a passarle ed a vincere due buonissimi turni battendo la tds nr. 13 ieri e giocando un buona partita oggi contro una buona giocatrice, quindi sono contenta di questo risultato.”
U: “Chi è la più forte al momento? La Matteucci?
G: “Come ranking sì, ma guarda abbiamo veramente delle giovani promessse su cui puntare, la Federazione ci crede e ha fatto sì che si utilizzasse l'esperienza di ex giocatori per dare un ulteriore contributo a queste giovani ragazze”.
U: “Descrivendo queste ragazze che nessuno conosce ancora molto bene, puoi fare un paragone. Ad esempio, la Matteucci, come gioca? Ha un tipo di gioco come la Pennetta, la Giorgi?”
G: “No, tipo Schiavone, è quella che le è più simile. Sa fare un po' di tutto, il back, viene avanti, gioca molto volentieri la palla corta, sin troppo”.
U: “E le altre? Ci fai dei paragoni?”
G: “Caratterialmente la Paolini assomiglia tantissimo alla Errani, molto positiva, sorridente, bella da vedere e si diverte in campo, questa è una cosa importante.A livello di gioco la Paolini è quella che si differenzia più di tutte perché ha un gioco molto aggressivo, dinamico e non disdegna di giocare ad alte velocità con degli anticipi veramente buoni, ottimi. Infatti mi ricorda vagamente la Hingis, un anticipo molto buono, dei piedi molto buoni, un buon futuro anche per lei. Invece l'altra che era qui, la Lombardo, è più una giocatrice di sensibilità ed è quella che può essere più simile come gioco a Roberta (Vinci, n.d.r.).”
U: “Nessuna che assomiglia alla Garbin?”
G: “Ma.....forse Alice (Matteucci, n.d.r.), io e Francesca avevamo il gioco un po' simile e lei è quella che si avvicina di più. La cosa bella è rivedere in queste ragazze, gli occhi, il fuoco, la voglia di voler arrivare. Io sto aiutandole in questo percorso perché non è per niente facile.”
U: “Hanno il vantaggio di aver visto che ragazze come voi ce l'hanno fatta?”
G: “Secondo me avere l'esperienza di una ex-giocatrice che ha già fatto quel percorso ti può dare una mano ed è molto importante. Sono molto contenta di avere questo ruolo.”
U: “Il prossimo appuntamento di questi giovani qual'è? Dove li rivediamo?”
G: “Adesso giocheranno dei 10.000$ in Sardegna, in Italia e poi c'è la fase finale dei Campionati Europei.”
U: “Si dice di Quinzi, che ha vinto Wimbledon junior, che ci vorranno dai 2 ai 3-4 anni per emergere tra i professionisti. Di queste ragazze di cui abbiamo parlato secondo te di quanti anni hanno bisogno, perché nel tennis femminile a volte si sale prima?”
G: “Ma dipende anche dal tipo di gioco che hanno. Queste 3 giocatrici di cui abbiamo parlato avendo un gioco simile a quello di Francesca, di Roberta, al mio, hanno probabilmente bisogno di una maturazione più lenta perchè hanno molte scelte. Infatti sono qui per semplificare il loro modo di giocare e ciò renderà un po' più facile le loro scelte e le confonderà molto meno. Quindi questa secondo me è una chiave importante che potranno usare.”

 

 

Da New York, Ubaldo Scanagatta

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