08/09/2013 00:10 CEST - Us Open

Djokovic in finale: sicuro n.1 Non basta un Super Wawrinka

TENNIS - Così come in Australia, Stan Wawrinka costringe ad una maratona di cinque set Novak Djokovic ma ne esce nuovamente sconfitto, nonostante abbia fatto gli stressi punti del serbo (165). Djokovic sotto 2 set a 1 si è imposto al quinto per 26 76 36 63 64. Nole con questo risultato resterà n.1 del mondo anche alla fine del torneo. Da New York, Giacomo Fazio

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Us Open 2013, Novak Djokovic
Us Open 2013, Novak Djokovic

Djokovic b. Wawrinka 26 76 36 63 64

Non si capisce perché molti giornali come il New York Post attraverso la penna di Marc Berman in fase di presentazione delle semifinali avessero scritto che per Djokovic e Nadal sarebbe stata solo una formalità. Di facile per Djokovic non c'è stato nulla. Anche qui come in Australia è stato messo in grande difficoltà dallo svizzero ma la partita di Melbourne è stata sicuramente più memorabile con le sue 5h e 2m di quanto lo sia stata questa, durata 4h e 9m. Ha ancora una volta qualcosa da recriminare Wawrinka. Nel primo Slam dell'anno era stato 6-1 5-2 prima di perdere cinque game di fila nel secondo set. Qui ha sprecato l'opportunità di chiudere addirittura in tre set se avesse mantenuto il break di vantaggio nel secondo set.

E' ancora troppo presto per il passaggio di consegne in Svizzera, anche se Wawrinka ha ottenuto un risultato migliore di Federer in uno Slam per la prima volta. Manca qualcosa allo svizzero di origine polacca per poter sognare la vittoria in un major. Berdych, Murray e Djokovic è stata una serie troppo dura per Stan che sta ottenendo risultati eccezionali da quando è seguito da Magnus Norman. Lo svedese che aveva portato in finale a Parigi per ben due anni quella testa matta di Robin Soderling.

Stan è un giocatore trasformato dalla cura Norman. Il rovescio lo conoscevamo tutti ma quella frustata di diritto è una novità del suo gioco. Qualche spettatore grida "Federer togliti la maschera". In effetti per un set e mezzo domina la scena su un Djokovic del tutto inerme che sconsolato si rivolge continuamente verso il suo angolo.

La giornata è caldissima, sembra di essere in un forno ma lo svizzero è quello che ne risente di meno. Il primo set vola in 34 minuti e Wawrinka strappa per ben tre volte la battuta al n.1 del mondo. Nole non riesce a far male sulla diagonale rovescia dove trova il solidissimo rovescio ad una mano del suo avversario. Federer ha più possibilità di variare con il back ma non riesce a tirare piatto come fa Stanislas.

Djokovic è sempre più nervoso. Dopo l'ennesima palla break mancata sul 2-1 del secondo set scaraventa un bolide con il diritto che per poco non colpisce un fotografo, scatenando i fischi del pubblico. Perde il game ed addirittura concede il break. Ancora una volta si gira verso il suo angolo e questa volta viene ammonito per coaching. Wawrinka scappa 4-2 e per un momento viene inquadrato un divertito Sean Connery che forse si era organizzato per vedere la partita convinto della presenza del connazionale Murray.

Djokovic piuttosto che forzare i colpi comincia a diventare più regolare, facendo prendere tutti i rischi a Wawrinka che dal 4-2 si trova sotto 4-5. Il set si allunga fino al tiebreak dominato da Nole 7 punti a 4. Nel terzo parziale è sufficiente un solo break: Stan annulla un break point nel primo gioco, strappa a zero la battuta sul 4 a 3 e chiude il set per 6-3. L'inerzia sembra portare il match dalla parte dello svizzero invece è il serbo a scappare 4-1. Il nervosismo si trasferisce da Novak a Stanislas che distrugge la racchetta e subisce un penalty point. La partita viene sospesa per 5 minuti per consentire l'intervento del fisioterapista chiesto dallo stesso Wawrinka per un fastidio alla gamba destra.

Il match si trascina al quinto come in Australia ed il game chiave della partita diventa il terzo durato 21 interminabili minuti in cui non c'è un solo attimo di sosta. Wawrinka annulla 5 break points e chiude solo alla settima palla game dopo ben 12 deuce. E' il gioco che spezza le gambe allo svizzero che non sarà più lucido come prima. Nole chiude 26 76 36 63 64 dopo 4h e 9m. E' la quarta finale consecutiva per Djokovic a New York. La 12a volta in cui rimonta da 2 set a 1 sotto e la 20ma vittoria al quinto set (20-7).

LE PAROLE DI DJOKOVIC A CALDO

"Gran merito al mio avversario che ha lottato fino alla fine. Stan ha giocato più aggressivo, io dovevo stare attaccato al match, trovare il mio ritmo col vento. Ma sono fortunato perché sono capace di giocare il mio tennis migliore quando mi serve di più. Immagino che chiunque abbia pensato che chi avrebbe vinto quel game avrebbe vinto la partita, perciò ho iniziato a lottare ancor più duro".

Da NY Giacomo Fazio

Da New York, Giacomo Fazio

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