10/09/2013 15:56 CEST - Us Open

Pennetta: "Agli Us Open sono rinata"

"Camila Giorgi? Quando è in giornata non ce n'è per nessuno"

TENNIS - "A vedere la finale tra Vika e Serena un po' ho rosicato" ammette Flavia Pennetta alla Gazzetta dello Sport, "ma sai quante mazzate avrei preso dalla Williams?". Flavia riconosce i meriti del nuovo coach, Navarro: "Detta le regole: è riuscito a mettere in riga persino papà Oronzo vietandogli di parlare di tennis a tavola!". Antonio Garofalo

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Us Open 2013, Flavia Pennetta (foto Luigi Serra)
Us Open 2013, Flavia Pennetta (foto Luigi Serra)

Di ritorno dalla felice esperienza americana Flavia Pennetta si confida alla Gazzetta dello Sport.
La semifinale raggiunta agli Us Open, che le ha restituito fiducia ed una classifica consona alla qualità del proprio tennis (n.31),  rilancia le ambizioni della brindisina dopo un anno difficile a causa dei problemi fisici che alla vigilia di Wimbledon le avevano fatto anche meditare il ritiro.

" Ho sofferto troppo dopo l'operazione, ho avuto paura di non poter più essere competitiva a certi livelli e invece ho ritrovato le migliori sensazioni proprio a Flushing Meadows". La sconfitta con la Azarenka nella prima semifinale slam in carriera non lascia rimpianti a Flavia. " A vedere la finale tra Vika e Serena un po' ho rosicato...ma sai quante mazzate avrei preso dalla Williams?" - scherza- " A volte la sua palla è quasi ingiocabile".

Dopo il successo contro l'amica Roberta Vinci a New York che le ha aperto le porte della semifinale, Flavia ha avuto l'accortezza di ringraziare il suo ex coach Gabriel Urpi, ma adesso riconosce i meriti del nuovo allenatore, Salvador Navarro. " Non era facile sostituire il coach con cui sono cresciuta. È una persona molto energica ma è anche un talebano! Detta le regole e non si sgarra, é riuscito a mettere in riga persino papà Oronzo vietandogli di parlare di tennis a tavola!. A me diceva sempre: Sembri Federer quando gioca male..."

Il prossimo obiettivo della prima italiana top10 è certamente la finale di Federation Cup contro la Russia a Cagliari dove l'azzurra cercherà di raggiungere il quarto hurrà per l'Italia dopo le vittorie del 2006 ( sul Belgio), 2009 e 2010 (sugli Usa). " Ci tengo tantissimo a vincere ancora il trofeo e, personalmente, spero ci sia anche Francesca Schiavone".

Flavia poi dice la sua anche sulla nuova speranza del tennis azzurro, Camila Giorgi. " La conosco poco, è molto chiusa nel suo entourage, ma ha un gioco dritto per dritto, quando è in giornata non ce n'è per nessuno. Io, Sara,Roberta e Francesca non siamo eterne, bisogna guardare avanti!".

Infine, un pensiero anche ad un grande del recente passato, Andre Agassi, ed alla sua autobiografia-bestseller "Open". " Non ho letto il libro e non ho intenzione di farlo. Ho grande rispetto per Andre e per i suoi successi, ma trovo assurdo che chi come lui dal tennis ha avuto tutto possa dire che lo odia. Non lo trovo nè giusto nè credibile". Parola di Flavia.

Antonio Garofalo

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