23/09/2013 09:06 CEST - WTA

Tornado e Hurricane, la tempesta nera il futuro WTA?

TENNIS - Le sorelle Black sembrano già il futuro del tennis: Tornado, 14 anni, è arrivata in finale agli ultimi US Open junior. Hurricane, 12, è la n.1 di categoria. Ma Tornado avverte: "Non chiamatemi la nuova Serena o Stephens". Traduzione di Giulia Vai

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Hurricane Tyra e Tornado Alicia Black
Hurricane Tyra e Tornado Alicia Black
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Guidata dalla figlia quindicenne, Gayal Black stava facendo il suo primo giro a Times Square la settimana scorsa, quando ha capito che le cose erano cambiate improvvisamente e forse per sempre.
‘La gente ci si è avvicinata e l’ha riconosciuta’ dice di sua figlia Tornado Alicia Black, che ha raggiunto la finale femminile del torneo juniores US Open il giorno prima. ‘E’ stato uno shock’. Non così scioccante che Tornado non ha saputo come rispondere.

‘Ha ringraziato e gli ha stretto la mano. Le mie figlie hanno visto alcuni top player fare gli altezzosi e non voler firmare autografi. Loro sanno che devono stare lì, finché tutti i ragazzi hanno almeno avuto il loro autografo. Sono venuti per vederti e saranno quelli che in futuro pagheranno il biglietto per vederti giocare’.

Il nome del gioco
Mentre lo sbocciare tennistico di Tornado Black come star è solo all’inizio, il marketing della teenager di Boca Raton, in Florida, è da tempo cominciato.

Gayal Black, che ha anche una campionessa 12enne nella figlia Hurricane Tyra Black e un’altra ex giocatrice nella figlia 26enne Nicole Pitts, dice che non vuole che ci si riferisca alle sue figlie minori come alle ‘prossime Serena e Venus Williams’, come è già successo. La definizione ha meno a che fare con lo stereotipo razzista rispetto al trovarsi una loro nicchia sul campo e nell’ambito delle sponsorizzazioni.
‘E’ difficile avere degli sponsor perché sono tutti così abituati a dire ‘Ho le prossime Venus e Serena’, dice Gayal. ‘Onestamente, di tutte quelle, nessuna ha dimostrato di essere all’altezza come Tornado e Hurricane. C’è molto di più oltre a colpire una pallina da tennis, ed entrambe le ragazze l’hanno dimostrato’.

A 10 anni, Tornado ha vinto il torneo nazionale per 12enni. A 12, ha vinto quello per 14enni. Hurricane ha appena vinto il torneo USTA femminile per 12enni su campi in cemento ad agosto ed è in cima alla classifica nazionale per 12enni.
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Vivere all’altezza del proprio nome è un compito abbastanza difficile, chiamandosi Tornado e Hurricane.
‘Sapevamo che i costi per competere nel tennis sono pazzeschi e sapevamo di avere atletismo in famiglia’ ha spiegato Gayal. Il papà delle ragazze, Sly Black (la coppia è separata), ha giocato in Coppa Davis per la Giamaica e ha corso ai Giochi Panamericani del 1993, mentre Gayal è una nuotatrice e una velocista. Suo cugino era nella squadra americana di pallamano ai Giochi Olimpici del 1988. E Pitts, la figlia maggiore di Gayal con il suo primo marito, Frank (morto 5 anni fa), è stata una stella del tennis juniores e ha giocato brevemente nel circuito pro quando aveva 16 ma un infortunio al polso ha cambiato la sua strada. Ora frequenta medicina in Tennessee.
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‘Alicia ha avuto il suo nome ‘Tornado’ quando aveva 3 anni e giocava in maniera incredibile. Non riuscivamo a credere e avevamo capito di avere una campionessa. Quando è nata l’altra, sapevamo che anche lei poteva farlo e così il suo nome legale è Tyra Hurricane’.

Crescere delle campionesse è solo una parte della strategia.
‘Ho una laurea in marketing….e sapevo che dovevo fare qualcosa per loro che le facesse emergere, e abbiamo pensato che fosse carino. A Tornado non piaceva il suo nome qualche anno fa, i ragazzi la prendevano in giro. Ma ora capiscono che è marketing ed è veramente importante dire ‘una tempesta si è abbattuta agli US Open’ dice Gayal, ‘E’ una cosa positiva, per la pubblicità. Greg Norman era il Grande Squalo Bianco. Sir Richard Branson ha detto che bisogna avere un brand da usare. Non vogliamo che siano le prossime sorelle Williams o simili. Sono Tornado e Hurricane.
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‘L’arroganza è una cosa, la fiducia tutta un’altra’ dice Sly Black. ‘Ho allenato tanti giocatori top (tra cui Sloane Stephens) e quando Alicia aveva 6 anni, mi dicevano che era la migliore giocatrice della sua età al mondo, così ho avuto un’idea. Che io le allenassi, era scontato essendo buone atlete e amanti del tennis’.
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I soldi contano
Sarebbe troppo facile e ingiusto definire i Black come i tipici genitori manipolatori. Nessuna delle tre figlie di Gayal è mai stata mandata a vivere all’accademia di tennis. Quando Nicole si allenava da Bollettieri, viveva a casa.

‘Hanno bisogno di baci e abbracci e che gli si dica ‘ti voglio bene’ alla sera’ dice Gayal.
I Black dicono di avere ragioni pratiche per cercare una possibile carriera per le figlie in modo così pragmatico. Gayal dice che si sforzava di settimana in settimana per finanziare la carriera tennistica delle figlie, che studiavano da casa. Tornado, che gli amici e la famiglia chiamano Alicia o Ali, è diventata professionista l’anno scorso, ma sua mamma cerca ancora sponsor e si affida alla bontà di amici e a volte di sconosciuti che finanziano i viaggi e gli alloggi ai tornei pro e amatoriali.

Il sito della Florida Involvefan.com ha aiutato a raccogliere donazioni private per Tornado e altri atleti che hanno bisogno in cambio di cose come memorabilia e sessioni di allenamento. Il programma di sviluppo USTA aiuta un po’ con le spese.

Un’amica ha pagato il biglietto aereo di Gayal e l’ha ospitata nella sua casa in New Jersey, dice Gayal, così che potesse esserci per la finale, e Tornado ha ricevuto una donazione per pagare la spesa per le corde di 30$ per racchetta (in tutto 300$) durante il torneo.

‘L’economia era migliore quando Serena e Venus hanno iniziato, quindi era più semplice per loro trovare sponsor. Le cose miglioreranno, soprattutto se Tornado continuerà a fare bene e non solo per il nome orecchiabile’.

Gayal dice di tenere il lato economico lontano dalle ragazze per quanto possibile, per alleviare ulteriori pressioni e Tornado conferma ‘Cerco di non focalizzarmi su quello. Gioco a tennis e spero che, in termini economici, ci sia un seguito positivo’.
Il desiderio più grande agli US Open?
‘Volevo incontrare Roger Federer, ma non ce l’ho fatta’.
Cosa gli avresti detto?
‘Sarei stata senza parole. Forse lo avrei abbracciato’.
Cosa diresti a Serena se la incontrassi?
‘Mi puoi dire i segreti del tuo successo?’ seriamente ha aggiunto, ‘Voglio essere me stessa, non Serena o Sloane’.

Il prossimo passo
Può non aver sempre apprezzato il suo nome così rumoroso, ma lo stile di gioco di Tornado sembra certamente essere calzante.
‘Fuori dal campo è diversa, una teenager normale che va la cinema e esce con gli amici’ dice Lawrence Carpio, il coach attuale di Tornado all’Academie de Tennis in Deerfield Beach, Florida. ‘Tutti hanno visto la sua personalità in campo: è piuttosto tenace, si gasa, ed è molto intensa. Ha un buon equilibrio’.

Gayal Black dice di aver notato un cambiamento notevole in sua figlia dopo gli US Open dove Tornado ha perso la finale contro la numero 2 Ana Konjuh, 15 anni, croata. ‘Da che è tornata, la sua fiducia è incredibile. Penso non sia solo il tennis. Essere stata a Times Square e aver giocato la finale di fronte a 5000 persone. Due anni fa, non riusciva a parlare con i giornalisti. Ora si apre sempre di più e sta crescendo non solo come tennista ma come persona’.
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Mentre Tornado dice di voler migliorare il suo servizio, sua madre dice che c’è stato uno sforzo per impedirle di esagerare.
‘Abbiamo pianificato in anticipo. Volevamo che lavorasse sulla forma fisica per arrivare sulla palla, spingere con il piede giusto. Abbiamo insegnato a tutte e tre ad assorbire la potenza così non se la prende tutta la spalle e le braccia. La gente dice che hai bisogno di un servizio più potente, ma per noi non è ancora importante. Risparmia la tua spalla e quando avrai 18 anni, potrai giocare a pieno ritmo. Alexandra Stevenson (una volta una top 20 e ora 368 delle classifiche) e Maria Sharapova (numero 3 che si è ritirata dagli US Open per un infortunio alla spalla destra) hanno problemi alla spalla. E ci è successo con la figlia più grande’.

Nonostante ciò, Gayal e gli allenatori di Tornado sono d’accordo che Tornado deve fare ‘il prossimo passo’.
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‘Non ha mai avuto paura, ma il passo successivo coinvolgerà il suo corpo e ci vorrà tempo. Serve una squadra di fitness e lei dovrà lavorare ogni giorno. Penso abbia una mente adatta al gioco e si muove molto bene, che è un vantaggio enorme nel tennis femminile. La difficoltà sta nel mettere tutto insieme allo stesso tempo’ dice Rodriguez.
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Tornado dice di voler giocare più tornei professionistici (ha programmato di giocare il torneo di Amelia Island da 10.000$ questo weekend) e spera di entrare nelle prime 10 delle classifiche ITF.
Tornado ha perso contro Konjuh nel secondo turno degli Open Juniores l’anno scorso, e nell’unica altra esperienza di Grande Slam ha perso al primo turno di qualificazione di Wimbledon quest’anno.
‘E’ stato un grande passo per lei perché anche se ha sempre creduto di essere una delle migliori giocatrici, questo le ha aperto gli occhi sulla possibilità che lo sia veramente’ dice Carpio ‘una cosa è pensarlo, un’altra è battere le migliori in campo’.
Freddie Rodriguez, allenatore USTA che lavora con Tornado da un paio di anni, vede i segni della sua grandezza. ‘Ha la capacità di infilarsi nel match, e poi non lo lascia più andare. Se impara a farlo con continuità, saranno guai perché le avversarie fanno fatica a vincere punti contro di lei. Non ho mai visto nessuna ragazza vincere così tanti set per 6-0!’.

Traduzione di Giulia Vai

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