Ridotta la pena a Marin Cilic

25.10.2013

Il Comitato Arbitrale dello Sport (CAS) ha parzialmente accolto il ricorso di Marin Cilic contro la decisione presa dal Tribunale Indipendente in data 23 settembre 2013. Il Tribunale Indipendente aveva stabilito una sospensione per un periodo di 9 mesi, a decorrere dal 1° maggio 2013 (data in cui è stato raccolto il campione contenente la sostanza proibita) e con termine alla mezzanotte del 31 gennaio 2014,

Il CAS ha deciso per l'annullamento della decisione del Tribunale Indipendente, sostituita con un periodo di squalifica di quattro mesi. La squalifica ha effetto retroattivo a partire dal 26 giugno 2013, data in cui Cilic ha accettato una sospensione provvisoria volontaria. Potrà dunque tornare alle competizioni già da domani.

Non è tutto. Cilic recupera punti e premi in denaro vinti negli eventi successivi al BMW Open (Madrid, Roma, Roland Garros, Queen's, Wimbledon), torneo nel quale è stata riscontrata la sua positività. Resta invece la squalifica dal torneo di Monaco di Baviera, e con essa anche la decadenza dei punti e dei premi in denaro vinti nel suddetto torneo.

Il test, effettuato nei laboratori Wada di Montreal, aveva evidenziato la presenza di coramina, uno stimolante che compare nella sezione 6 della lista delle sostanze proibite della Wada. Secondo Marin Cilic la sostanza era contenuta in una zolletta di glucosio comprata dalla mamma e trovata in una farmacia di Montecarlo in una scatola identica. Una positività "a sua insaputa", dunque.

Stefano Pentagallo