27/10/2013 19:30 CEST - WTA CHAMPIONSHIPS

Serena Williams per la quarta volta Maestra

TENNIS - Serena Williams conquista il Masters per la quarta volta. Batte in rimonta Li Na 2-6 6-3 6-0 vincendo gli ultimi nove game del match. Chiude la stagione con 78 vittorie e 4 sconfitte: è la miglior percentuale di successi dal 1989. Serena è la campionessa più anziana nella storia del torneo. In aggiornamento

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Serena Williams
Serena Williams

S. Williams b. N. Li 26 63 60

Bruttissima notizia per le avversarie, non solo quella odierna. È molto difficile ipotizzare una Serena Williams più lontana dalla condizione ideale di quella vista oggi: molto fallosa, estremamente lunatica al servizio, lenta nei movimenti. Al contrario dall’altra parte della rete Na Li stava facendo del suo meglio per rendere ingiusta e inspiegabile la statistica degli head to head, che diceva 9-1 per l’americana.

Che avevamo lasciato ieri, tra teatralità, psicodrammi e brutto tennis e che abbiamo trovato oggi incredibilmente dimessa, mai una reazione fuori posto, né durante l’inizio shock né dopo, quando la partita ha cominciato a prendere tutt’altra piega.

Se Serena Williams vince – stravince a partire dal secondo set – anche in una giornata così contro una giocatrice che ha dimostrato tutto il suo valore, giustificando pienamente l’appena acquisita terza posizione mondiale e le tre finali Slam giocate in carriera (di cui una vinta), significa che Serena Williams, da oggi la più anziana vincitrice del Masters, a 32 anni e un mese, e finalmente capace di confermare il titolo di Maestra, impresa che non le era mai riuscita (in precedenza aveva infatti vinto nel 2001, nel 2009 e l’anno scorso), significa una cosa sola: che in qualsiasi condizione possibile, è la più forte. Se questo smascheri una debolezza intrinseca del panorama WTA attuale è oggetto di discussione infinita. Impossibilitati a trovare un accordo in un’interpretazione univoca che accontenti tutti, restano i fatti inequivocabili.

Chiude la stagione con 78 vittorie e 4 sconfitte: è la miglior percentuale di successi dal 1989. Serena è la campionessa più anziana nella storia del torneo.

Serena diventa così la quarta giocatrice a vincere i WTA Championships almeno quattro volte, dopo i titoli conquistati nel 2001, 2009 e 2012: Navratilova guida con 8 titoli, seguono Graf (5) e Evert (4).

E' l'ottava giocatrice a chiudere una stagione con almeno 11 titoli all'attivo: impresa riuscita in passato a Navratilova (7 volte), Evert (5), Court (4), Graf (3), King (1), Austin (1) e Hingis (1), l'ultima a farcela conquistando 12 tornei nel 1997. Serena chiude la stagione con 78 vittorie e 4 sconfitte (.951), la miglior percentuale di successi dal 1989, quando Steffi Graf concluse la stagione con un bilancio di .974 (75-2). E' anche la prima numero 1 a vincere il Masters dal 2007, quando si impose Justine Henin.

E' anche la giocatrice che ha guadagnato di più in un solo anno: $12,385,572. Nella storia, tra uomini e donne, solo Djokovic ha raccolto di più: $12,619,803 nel 2011 e $12,803,737 nel 2012.

Il primo set è stato uno spettacolo davvero raro, con una Williams fallosissima e impotente di fronte a una Li invece perfetta, micidiale nei colpi da fondocampo e incredibilmente propensa anche alle soluzioni di volo.

Così, dopo un game d’esordio tenuto agevolmente, Serena è sprofondata nel baratro a partire dal terzo gioco, sprecando la palla del 2-1 sul 40-30 con un dritto incrociato fuori campo e commettendo un errore di rovescio sulla palla break procurata dalla Li con un vincente di rovescio.

Nemmeno un paio di doppi falli della cinese sono riusciti a svegliare dal torpore l’americana, che con un doppio fallo e l’ennesimo dritto incrociato sbagliato ha regalato un 30-40 che la Li ha convertito con una risposta vincente: 4-1 pesante, l’impensabile che si stava materializzando.

Impensabile che poteva diventare ancora più fantascientifico, con sei game di fila firmati Li, se Serena non avesse annullato nel settimo gioco due set point (15-40) con un servizio e un dritto vincenti.

Ma ormai il set era andato: pur commettendo doppio fallo sul terzo set point (40-30), la Li ha chiuso due punti dopo con un altro dritto della n.1 del mondo volato oltre i confini del campo.

L’inizio del secondo set è stato però anche l’inizio della fine per la Li. Che dopo quasi 12 minuti di primo game ha dovuto cambiare campo con niente in mano, nonostante due palle break avute a disposizione (servizio e rovescio vincenti di Serena, che a sua volta ha chiuso solo alla sesta palla game).

Non solo: al servizio la cinese ha cercato di attaccare a rete una Serena che pian piano stava cominciando a sentire maggiormente i colpi, e nelle prime due occasioni di palla break, sul 30-40 e 40-A, ci è riuscita alla grande, ma al terzo assalto la volee di rovescio della cinese si è fermata sul nastro.

Un set che sembrava definitivamente scivolare dalle mani di Na Li nel quarto gioco, dove Serena non ha raggiunto la palla break ma è stata tre volte ai vantaggi; e invece si è inaspettatamente riaperto nel quinto, grazie soprattutto a uno straordinario dritto incrociato stretto della Li per il 15-40. Serena ha annullato la prima col servizio, ma sul 30-40 un suo dritto troppo lungo ha restituito il break.

Raggiunta la parità, la cinese si è macchiata del primo (e fatale) passo falso nell’ottavo gioco, perso a 0 con un serve and volley riuscito male e un doppio fallo. È stato l’anticamera di un emozionante nono game, che Serena avrebbe potuto chiudere ben prima se non avesse commesso, sul 15-0 e sul 30-15, due gravissimi errori a campo vuoto nei pressi della rete, cercando assurdi contropiedi. L’americana è comunque riuscita a raggiungere set point, e a quel punto entrambe si sono annullate a suon di vincenti sulla riga: la Li a cancellare le prime due palle set, la Williams le due palle del controbreak. Alla terza chance, l’americana ha capitalizzato con una stecca di dritto della cinese.

Che ha fatto di peggio a inizio del set decisivo: dopo aver annullato due palle break e non sfruttato una palla dell’1-0, al terzo vantaggio Williams ha sparato un gravissimo doppio fallo.

Il disastro è stato completato nel terzo game, con due doppi falli di fila e un gratuito di dritto per lo 0-40. Serena l’ha graziata nel primo break point sparacchiando in corridoio un dritto, ma poi ha divorato pian piano la povera cinese immolatasi a rete. Un 3-0 che quando l’avversaria si chiama Serena Williams è particolarmente pesante.

A porre la pietra tombale sulla neo n.3 mondiale il nastro, che ha riportato in campo un dritto di Serena destinato al corridoio e che avrebbe portato la Li 15-30 nel quarto gioco. Seppur avanti 5-0, la Williams non si è liberata delle pressioni fino all’ultimo, scivolando 0-40 con due doppi falli e un gratuito, risalendo ai vantaggi, litigando con il dritto ma restando a galla con il subito ritrovato servizio (ad annullare le ultime due palle break delle cinque totali nel game) e chiudendo al terzo match point con il rovescio lungolinea.

 

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