15/11/2013 11:15 CEST - Coppa Davis

1972-2013: la Davis in 10 memorabili finali

TENNIS - La prima finale con il nuovo formato, a Bucarest, con un raccattapalle che massaggia Tiriac contro gli Usa. La grande Australia del 1973, la Svezia che piega gli Usa di McEnroe nel suo magico 1984. Le vittorie di Becker, i traumi di Kulti contro la Francia nel 1996, e di Mathieu a Mosca contro Youzhny. Il 2004 quando Mallorca, con Moya e Nadal, trafigge gli Usa. Alessandro Mastroluca

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La Coppa Davis
La Coppa Davis

1972 USA 3 2 Romania Club Sportiv Progresul, Bucharest, Romania
La pressione di Tiriac ha avuto il suo peso nel convincere l’ITF a eliminare il Challenge Round. L’edizione 1972 è la prima con il nuovo formato. La finale tra Romania e Usa, al Club Sportif Progresul di Bucarest, è degna di Ionesco.

La Romania è alla terza finale di Davis (e sarà l'ultima), e ha perso dagli Usa nel 1969 e l'anno prima.
Nastase è un'artista nell'aizzare le folle, figurarsi a casa sua, se le linee dei campi nell'Est Europa allora sono segnate con il gesso e quindi i giudici di linea se possono danno una mano ai propri beniamini. Nastase perde il primo singolare con Stan Smith 11-9 6-2 6-3, pur avendo servito invano per il primo set sul 9-8. Nel secondo match Tom Gorman si porta in vantaggio di due set su Tiriac. Le chiamate casalinghe si sprecano, Arthur Ashe è sconvolto. I 7 mila tifosi romeni tossiscono, fanno apposta rumore per distrarre Gorman al servizio, applaudono a lungo dopo ogni punto finché Tiriac non fa cenno di essere pronto a riprendere il gioco. Alla fine, lo spingono alla rimonta: 46 36 64 63 62.

In coppia con l’amico “Nasty” Nastase, con cui ha vinto il Roland Garros in doppio nel 1970, Tiriac non riesce a fermare Smith e Van Dillen. Ma il climax arriva durante il match fra Tiriac e Smith, quando un raccattapalle si improvvisa massaggiatore per aiutare Tiriac vittima di un crampo. Alla fine la spunta l'americano in 5 set (4-6 6-2 6-4 2-6 6-0) che consegna agli Usa la quinta Coppa Davis di fila.
“Ion è così” ha detto Ashe anni dopo. “Non è disonesto, non farebbe mai qualcosa di volutamente scorretto. Ma è stato abituato a credere che sia giusto piegare le regole per arrivare alla vittoria”.

1973 1973 Australia 5 0 USA Public Auditorium, Cleveland, OH, USA
L'ITF annuncia che tutti i professionisti possono giocare in Coppa Davis dal 1973. L'Australia si presenta alla finale alla Public Hall di Cleveland, Ohio, con: Rosewall, 39 anni; Laver, 35; Mal Anderson, 38; Newcombe, 29. Rosewall non ha giocato in Davis per 17 anni, Anderson per 15, Laver per 11, Newcombe per 6, capitan Fraser, successsore di Hopman, per 10. Non c'è mai stata una squadra così. Eppure a dicembre, nessuno sembra avere voglia di vedere la più grande squadra di Davis di tutti i tempi: ci sono solo 7 mila spettatori nei tre giorni.

Newcombe vince il primo singolare su Stan Smith: 6-1, 3-6, 6-3, 3-6, 6-4. E' la sua prima sconfitta nelle cinque finali di Davis giocate, appena la sua seconda in singolare in 17 incontri nella manifestazione. Laver batte Gorman 8-10, 8-6, 6-8, 6-3, 6-1. E' la prima partita che gioca in Davis dal 1962, e dopo 3 ore e 22 minuti porta agli Aussies il punto del 2-0. Il doppio è una passeggiata: Laver e Newcombe lasciano sette game a Erik van Dillen e Smith (6-1, 6-2, 6-4).

1982 USA 4 1 France Sports Palace, Grenoble, France
12 partite, 8 singolari e 4 doppi, 12 vittorie. Un singolo giocatore non ha mai avuto un anno così, un anno come il 1982 di John McEnroe. Il suo legame con la Davis è scritto nei numeri: è il giocatore che per gli Usa ha il maggior numero di vittorie (59 contro solo 10 sconfitte), ha partecipato al maggior numero di sfide (30), ha giocato per più anni (12), e ha il maggior numero di vittorie in singolare (41 contro 8 sconfitte). Ma in quel 1982 il legame diventa magia, diventa storia.

Si comincia con l'India in casa, 4-1: vittoria su Vijai Amritraji (6-4 9-7 7-5) e in compagnia di Fleming sui due fratelli Amritraj (6-3 6-1 7-5). Poi i quarti, ancora in casa, contro i "giovani terribili" svedesi capeggiati da Mats Wilander. McEnroe batte senza problemi Jarryd (10-8 6-3 6-3), ma Wilander conferma il suo valore e batte dopo 5 durissimi set Teltscher. Fleming e McEnroe non hanno problemi con Jarryd e Simonsson (6-4 6-3 6-0) maJarryd sorprende Gottfried nel primo singolare della giornata conclusiva e si va sul 2 pari.
Per il punto decisivo si affrontano McEnroe e Wilander, due stili e due caratteri completamente opposti. Vince The Genius dopo 6 ore e 22 minuti di gioco, il secondo match più lungo nella storia della Davis: 9-7 6-2 15-17 3-6 8-6. E' un pezzo di storia del tennis.

Semifinale in Australia, a Perth. McEnroe batte McNamara in 4 set (6-4 4-6 6-2 6-4), Gene Mayer batte l'esperto Alexander e in doppio McEnroe e Fleming chiudono il discorso su McNamara e McNamee (6-2 6-2 3-6 8-6).

La finale è ancora in trasferta, in Francia, sulla terra rossa del Palazzetto dello sport di Grenoble. Il punto decisivo è il primo. McEnroe vince una partita splendida contro Noah, che Ashe, capitano Usa, ha scoperto giovanissimo in Tanzania nel 1971 e ha presentato all'allora presidente della federazione francese Philippe Chatrier, 12-10 1-6 3-6 6-2 6-3. Gene Mayer, allenato dal padre, prodotto come McEnroe della Stanford University e del coach Dick Gould, ha ragione dell'acerbo Leconte in 4 set (6-2 6-2 7-9 6-4).

McEnroe chiude la sua magnifica annata vincendo in doppio contro gli stessi Noah e Leconte per 6-3 6-4 9-7. Nei dieci giochi in cui ha servito, McEnroe ha perso solo undici punti. Il più felice è forse Alex Mayer, papà di Gene e Sandy. Emigrato negli Usa dall'Ungheria, aveva un grande sogno: vedere uno o entrambi i suoi figli aiutare gli Stati Uniti a vincere la Coppa Davis.

1984 Sweden 4 1 USA The Scandinavium, Gothenburg, Sweden
La Svezia vince questa finale prima ancora che il primo punto sia stato giocato.
Per gli Usa va tutto storto, da subito. McEnroe è fuori forma, è stato sospeso 21 giorni per comportamento oltraggioso durante un torneo, proprio in Svezia, a Stoccolma, e non è un buon segno. Anche Connors non gioca da un po', la Davis è stata sempre per lui un ripiego. Ashe, che nella finale di Wimbledon del '75 è entrato in campo con la giacca blu e la scritta USA proprio per rinfacciargli la sua scarsa fedeltà alla nazionale, ha organizzato un allenamento tra Arias e Connors. Jimbo arriva puntuale, l'auto che porta il capitano e il singolarista di riserva è in ritardo di un quarto d'ora. Quando Ashe e Arias entrano sul campo, Connors non c'è. Ha lasciato un messaggio scritto sulla terra: FUCK YOU. E nemmeno questo è un buon segno.

Si scende in campo; Jimbo insulta tutti, soprattutto l'arbitro Alan Mills (per questo sarà multato di 2 mila dollari) ma vince appena sette game contro Wilander (6-1 6-3 6-3). Tre indizi cominciano a fare una prova. Mcenroe subisce la terza, e ultima, sconfitta di una stagione comunque strepitosa, chiusa con 82 vittorie in 85 partite, da Henrik Sundstrom. Il giorno dopo lui e Fleming non riescono a superare Edberg e Jarryd in doppio. Non avevano mai perso in Davis prima di quella finale.

Il presidente della USTA, Hunter Delatour, si scusa con gli svedesi per il comportamento dei tennisti Usa e Harry Merlo, capo della Louisiana-Pacific Corporation, lo sponsor della nazionale, minaccia di cancellare il suo appoggio se i comportamenti non dovessero migliorare. La USTA invia una lettera ai migliori tennisti Usa: per essere considerati in Davis devono approvare le linee guida per un atteggiamento onorevole. Ashe non è d'accordo con l'iniziativa, ma non vuole mettersi apertamente contro la federazione né lasciare dando l'impressione di andarsene per difendere il diritto dei tennisti a comportarsi male. Chiuderà comunque la sua gestione da capitano il 22 ottobre 1985.

1988 Germany F.R. 4 1 Sweden The Scandinavium, Gothenburg, Sweden
C'è la neve a Goteborg. La Svezia si presenta alla finale di Davis con Mats Wilander, che ha completato tre quarti di slam in stagione, e Stefan Edberg, che in finale a Wimbledon ha sconfitto Becker. Bum Bum è praticamente solo, si dice. Il secondo singolarista tedesco è Carl-Uwe Steeb, numero 74 del mondo. Becker si vendica di Edberg, nel loro primo confronto diretto sulla terra rossa, e domina 63 61 64.

Nel secondo singolare Steeb sfida Wilander, numero 1 del mondo, che ha sconfitto il tedesco nell'unico precedente, pochi mesi prima al Foro Italico. I primi due set vanno come previsto: 10-8 6-1 Wilander, che non ha mai perso una partita al quinto dopo aver vinto i primi due set. Eppure quel giorno è la sua prima volta, contro quel tedesco che non sa tirare il rovescio ma salva un match point sul 5-6 nel quinto e chiude dopo 5 ore 8-10, 1-6, 6-2, 6-4, 8-6. Dopo una sconfitta così, la Svezia non ha alcuna speranza di diventare la prima nazione a rimontare da 0-2 in una finale di Davis dal trionfo australiano sugli Usa a Philadelphia nel 1939. Una vittoria così è un segno del destino: è la prima vittoria di sempre per la Germania, ancora solo Ovest. Ma il mondo sta cambiando e il Muro di Berlino cadrà dopo meno di un anno.

1994 Sweden 4 1 Russia Olympic Stadium, Moscow, Russia
C'è la neve anche a Mosca, sei anni dopo. C'è sempre la Svezia. C'è sempre Edberg, ma non Wilander. Si gioca all'Olympic Sports Center di Mosca. C'è anche Boris Eltsin, il presidente russo amico di Shamil Tarpishev, che arriva tre ore dopo l'inizio della prima giornata. E non potrebbe scegliere un momento peggiore. Edberg ha vinto i primi due set ma il russo ha spinto il terzo al tiebreak e ha chiuso 7-2 con un ace. Ha vinto i successivi sette game, con i 10 mila tifosi che tirano fuori le bandiere e gridano, "Sasha, all'attacco, tutta la Russia è con te". Volkov arriva a servire per il match sul 5-4 al quinto, ha anche un match point ma dopo tre voléee mette in rete un rovescio facile. Subisce il break, 5-5. A quel punto entra Eltsin. Lo speaker lo annuncia, il presidente saluta, il pubblico applaude. Il gioco si ferma. Il gioco, per Volkov, finisce. Edberg chiude 6-4, 6-2, 6-7 (7-2), 0-6, 8-6.

Kafelnikov cederà il secondo singolare a Magnus Larsson e la coppa prende la via della Scandinavia.

1995 USA 3 2 Russia Olympic Stadium, Moscow, Russia
Dicevano che Pete Sampras sarebbe stato l'anello debole della squadra Usa sulla terra rossa. Dicevano che Pete Sampras non avrebbe potuto vincere sulla terra rossa. Dimenticavano chi era Pete Sampras. Risultato? Russia 2. Sampras 3.

Per la prima sfida in Davis contro gli Stati Uniti, i russi rendono il campo scivoloso soprattutto per far cadere lui nello Stadio Olimpico, ma non basta. E' uno dei weekend più gloriosi vissuti da un americano all'estero. Poi arriva a Mosca, e anche senza cortine di ferro vale di più.

Prima arriva il successo al quinto set su Andrei Chesnokov, 3-6, 6-4, 6-3, 6-7 (5-7), 6-4, al termine del quale Pete crolla a terra in ginocchio, esausto, in preda ai crampi, segno della sua malattia ereditaria del sangue, la talassemia. Poi il duello d'eleganza cin Todd Martin nel 7-5, 6-4, 6-3 con cui mettono al tappeto Andrei Olhovskiy e Kafelnikov. Infine, stende 6-2, 6-4, 7-6 (7-4) Kafelnikov con una pioggia di ace (16), di vincenti di dritto (19), e punti a rete (20). Mette in mostra tutte le sue straordinarie qualità: la grinta, la testardaggine, i colpi fluidi da fondo, servizi devastanti, volée disinvolte ma letali, dritti fulminanti.

I 14 mila spettatori di Mosca restano a bocca asciutta. La dedica a fine partita è per Tim Gullikson, coach e amico di Sampras, fratello gemello di Tom, il capitano Usa, cui è stato diagnosticato un tumore al cervello a inizio anno. E' per questa notizia che Sampras è scoppiato in lacrime prima del quinto set, poi comunque vinto, contro Courier agli Australian Open.

1996 France 3 2 Sweden Massan Hall, Malmo, Sweden
A Malmo si prepara la festa d'addio per Stefan Edberg, che lascerà il tennis dopo la finale. Di fronte c'è la Francia di Arnaud Boetsch, Cedric Pioline, Guy Forget e Guillaume Raoux, che ha rimontato l'Italia da 0-2 nella semifinale di Nantes.

Ma la festa si mette male da subito. Edberg si fa male alla caviglia destra poco dopo l'inizio del primo singolare. Pioline, che aveva perso quattro volte di fila dallo svedese (compresa una sfida a Roma, pochi mesi prima) vince facile, 63 64 63.

Alla fine della prima giornata il punteggio è 1-1. Thomas Enqvist, che ha vinto Stoccolma e Bercy di fila poche settimane prima, è solo al suo quinto incontro in Davis ma non dà segni di tensione: 64 63 76(2) a Boetsch.

Il doppio riporta avanti la Francia. Gli specialisti Forger e Raoux battono Jonas Bjorkman e Nicklas Kulti 63 16 63 63. Il quarto singolare vede di fronte i due vincitori della prima giornata. Pioline allunga 2 set a zero, dopo aver chiuso 10-8 l'intensissimo tiebreak del secondo set. Enqvist va avanti di un break nel primo game del terzo, e tanto gli basta per portare il match al quarto. Qui allunga 4-0, si fa riprendere sul 4-4, ma Pioline perde il servizio e Enqvist tiene a zero: si va al quinto. Pioline va a servire per il match sul 5-3, ma è lo svedese a vincere: 36 67(8) 64 64 97 4 ore e 26 minuti.

Edberg, infortunato, lascia il posto a Kulti per il singolare decisivo contro Boetsch, che lo precede di 32 posizioni in classifica. Boetsch vince il primo al tiebreak cercando sempre il vincente. Kulti sfrutta la sua esperienza in doppio per completare 62 64 i successivi due. Un altro tiebreak decide il quarto set, e lo vince ancora il francese. Svezia-Francia è la prima finale nella storia della Davis che si decide al quinto set del quinto singolare. Kulti ha tre match point in risposta sul 7-6 0-40, ma prima mette in rete un rovescio poi sbaglia due risposte. Travolto da problemi muscolari a una coscia, nonostante i massaggi di Carl-Axel Hageskog, perde il servizio sull’8-8 e cede 76(2) 26 46 76(5) 108 in poco meno di cinque ore. La Francia torna a vincere il titolo per la prima volta dal 1991.

2002 Russia 3 2 France Palais Omnisports Paris Bercy, Paris, France
Il peggior debutto nella storia della Coppa Davis. Guy Forget sceglie come secondo singolarista, dietro il numero 1 Grosjean, Paul-Henri Mathieu invece di Nicolas Escude, che ha vinto il quinto singolare nella finale dell'anno prima contro l'Australia.

Mathieu gioca la sua prima partita in carriera in Davis contro Marat Safin, e perde 64 36 61 64. La pressione è tutta su Grosjean, che sfida Kafelnikov, ancora top-10 e con un record di 44-28 in Davis. Il francese gioca una delle migliori partite della sua carriera, rimonta un break di svantaggio nel primo set e chiude 76(3) 63 60: è la sua prima vittoria in un singolare non a risultato acquisito in una finale di Davis. Al sabato, Escude e Santoro battono Safin e Kafelnikov 63 36 57 63 64.

Safin aggancia il 2-2 vincendo la sfida tra numeri 1 contro Grosjean 63 62 76(11) non prima di aver salvato 4 set point nel terzo. Il resto è storia. Kafelnikov rinuncia al quinto singolare, e in campo va Mikhail Youzhny.
L'atmosfera a Bercy potrebbe esplodere da un momento all'altro. Mathieu vince i primi due set, ma Youzhny rientra variando slice e topspin. Il francese è sempre più vulnerabile ai cambi di ritmo e il russo, arrivato a due punti dalla sconfitta nel terzo set, trova il break decisivo sul 4-4 al quinto e completa la più straordinaria rimonta nella storia della Davis, l'unica da sotto due set in un quinto singolare di una finale: 36 26 63 75 64. Nessuna squadra dal 1964 aveva ribaltato uno svantaggio di 1-2 in finale.

2004 Spain 3 2 USA Olympic Stadium, Seville, Spain
"Nessuno fa il tifo per Golia" diceva Wilt Chamberlain, uno dei più grandi giocatori NBA di tutti i tempi, che ha chiuso la carriera con oltre 30 punti e 20 rimbalzi di media ed è l'unico capace di segnare 100 punti in una sola partita. Anche allo stadio Olimpico di Siviglia nessuno fa il tifo per Golia, nessuno o quasi supporta gli Usa contro la Spagna che è in realtà l'isola di Mallorca. Perché il capitano Arrese decide di schierare insieme a Carlos Moya il 18enne Rafa Nadal e non Ferrero, vincitore l'anno prima al Roland Garros. Nel primo singolare Moya, numero 5, batte facilmente Mardy Fish, n.37. A sorpresa Andy Roddick, che ha vinto 4 tornei nel 2004 e raggiunto la finale a Wimbledon, cede al giovane Nadal 67(6) 62 76(6) 62.
Il doppio, come da programma, va ai leggendari gemelli Bryan, 60 63 62 a Juan Carlos Ferrero e Tommy Robredo.

Il quarto singolare è il più atteso, è il duello fra i numeri 1, Moya e Roddick. Nei precedenti scontri diretti, Moya non ha mai vinto. Ma si aggiudica i primi due set e mantiene i nervi saldi per convertire il secondo match point nel tiebreak del terzo. La Spagna trionfa. Mallorca trionfa. Nadal è il più giovane giocatore di sempre a vincere la Davis.

Alessandro Mastroluca

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