09/01/2014 18:10 CEST - Australian Open

Australian Open: Venus, Keys e Petkovic da evitare

TENNIS - Da Venus a Keys, passando per Petkovic e Giorgi, andiamo alla scoperta di quelle giocatrici che probabilmente non vinceranno l'Australian Open ma che nessuna vorrebbe incontrare nei primi turni. Antonio Garofalo

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Venus Williams, Auckland 2014
Venus Williams, Auckland 2014

Per vincere uno Slam bisogna portare a casa sette partite, bisogna battere le più forti, ogni match è duro…bla…bla...bla…
Intanto però, soprattutto nel primo Slam dell’anno, il Major delle sorprese, un occhio al sorteggio è sempre meglio darlo.
Cercando di non vedere abbinato il proprio nome quello di qualche vecchia leonessa o di qualche giovane rampante che può creare non pochi patemi d’animo sin dai primi turni.

VENUS WILLIAMS
Undici anni fa, dopo aver demolito Justine Henin in semifinale, Venus raggiungeva la sua prima ed unica finale australiana cedendo alla sorella minore 6-4 al terzo: un’era geologica fa!
Gli anni e la sindrome di Sjogren hanno indebolito la pantera ma la finale raggiunta ad Auckland la scorsa settimana ( ko al terzo con Ana Ivanovic) e  soprattutto lo scintillante torneo di Tokio giocato nel finale della scorsa stagione con le vittorie su Azarenka, Halep e Bouchard prima di arrendersi in semifinale dopo una fantastica lotta solo al tiebreak del terzo contro Petra Kvitova hanno restituito al tennis che conta la maggiore delle Sister.
Difficile ipotizzare una cavalcata da sogno in uno Slam ma pescarla nei primi turni sarebbe proprio da incubo per le favorite, soprattutto per le più giovani…

ANDREA PETKOVIC
Il 2013 della bella tedesca di origini bosniache è stato segnato da un lungo infortunio ma nel finale di stagione si è cominciato a rivedere il tennis della ragazza giunta nella top10 a fine 2011, con la finale raggiunta a Washington e gli scalpi di Azarenka e Kuznetsova ottenuti a Pechino.
A Brisbane non ha sfigurato contro Sua Maestà Serena ( sconfitta 64 64) ed il rischio di dover ammirare da vicino la Petko-dance celebrativa dall’altra parte del campo è forte per più di una favorita.
A Melbourne ha già raggiunto i quarti nel 2011, battuta da Na Li.

MADISON KEYS
All’indomani del terzo turno raggiunto proprio in Australia lo scorso anno, a diciotto anni non ancora compiuti, Lindsay Davenport dichiarò di non aver  nutrito così grandi speranze per una tennista americana dai tempi in cui fiorì Serena Williams.
La giovane promessa americana si è poi confermata a Wimbledon sfiorando gli ottavi e cedendo solo al terzo alla Radwanska. Tutta l’America vede in lei (e in Sloane Stephens) il dopo Williams ma se fosse già pronta per esplodere? Intanto è in semifinale a Sidney

ELINA SVITOLINA
Ha diciannove anni e viene da Kharkiv: bionda, sguardo di ghiaccio e pallate a tutta forza. E’ stata l’unica teenager a vincere un titolo Wta nel 2013 a Baku, si è già affacciata  tra le prime quaranta del mondo e non ha intenzione di fermarsi. La sua esplosività di un tennis certamente ancora acerbo può creare danni già in Australia. Attenzione allora.

MONICA PUIG
La ventenne portoricana è un’altra delle teenager d’assalto. Roland Garros e Wimbledon dello scorso anno hanno dimostrato che la numero 57 del mondo ama recitare nei grandi palcoscenici. A Parigi ha fatto fuori la allora n.11 Petrova raggiungendo il terzo turno, a Londra, dopo aver sorpreso all’esordio Sara Errani, si è issata sino agli ottavi.
Insomma la bella e prorompente Monica dal tennis aggressivo e vivace può dare fastidio a molte delle favorite non ancora in palla ad inizio torneo.

CAMILA GIORGI
Ebbene si, anche il tricolore ha la sua mina vagante.
L’italo-argentina ha i colpi per esplodere ad alto livello ed i  problemi alla spalla accusati nel 2013 sono un alibi che non possono da soli spiegare il mancato decollo.
Certo, bisogna diminuire il numero dei doppi falli, lavorare su una seconda che sia una seconda palla e non una prima-bis, capire che non si può tirare tutto, dritto e rovescio a mille allora in qualsiasi condizione e contro qualsiasi avversaria. Sarà forse il caso di affidarsi ad un allenatore vero?
A Wimbledon la Giorgi è riuscita quasi a confermare lo splendido torneo del 2012, arrendendosi agli ottavi solo alla futura campionessa Bartoli ( battuta peraltro qualche settimana prima sulla terra di Strasburgo) e non senza rimpianti  e a New York, partendo dalle qualificazioni, ha fatto innamorare il pubblico americano nel match serale sull’Arthur Ashe schiantando la numero 8 del mondo Wozniaki ed arrendendosi poi solo alla Vinci agli ottavi
In attesa della continuità però Camila ha dimostrato di essere giocatrice “da Slam”. E allora occhio alle sue pallate nei primi turni.

KIMIKO DATE
Sento già qualche sorrisino…Ok, lo so, venti anni fa ( dico venti!) una tale Steffi Graf la batteva in semifinale in questo torneo.
Ma ve l’immaginate la pressione che può ricadere sulle spalle di una giovane testa di serie che si trova di fronte al primo turno una “signora” di 43 anni?.  “ Non posso perdere contro una che ha l’età di mia mamma!”: questa frase può ronzarti nelle orecchie fino a farti perdere la partita e poi Kimiko a tennis sa ancora giocare! Lo scorso anno ( appunto non 20 anni fa) ha battuto due volte Kirilenko ( era n. 13 e 19 del mondo in quei momenti) e la Petrova ( era n.12). Per cui tra tante giovani rampanti hai visto mai che la sorpresa nei primi turni ce la riserva la sempreverde Kimiko? Classe 1970, ma tanta tanta classe!

 

Antonio Garofalo

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