11/01/2014 19:50 CEST - Personaggi

Camila Giorgi, quanti benefattori delusi

TENNIS - Camila Giorgi ha guadagnato quasi 700 mila dollari in carriera. Ha ricevuto molti aiuti da sponsor privati, scrive John Wertheim su Sports Illustrated. Prestiti che, sostengono i suoi benefattori, non avrebbe mai restituito. Qualcuno millanta tentando di approfittare della popolarità di Camila dopo gli Us Open? Alessandro Mastroluca

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Camila Giorgi (Foto di Ray Giubilo)
Camila Giorgi
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In otto anni di carriera, Camila Giorgi ha guadagnato $668.482. Troppo pochi per auto-finanziare una carriera, se prendiamo per buona la stima della USTA secondo cui servono non meno di 143.000 dollari a stagione.

E in effetti, come svela John Wertheim, columnist di punta di Sports Illustrated, Camila ha avuto bisogno di benefattori nel corso di questi otto anni. Alla fine ha trovato, dallo scorso settembre, un accordo con la Federtennis che le avrebbe offerto rimborsi retroattivi e un contratto di sponsorizzazione con Supertennis: e in effetti nella stagione Usa, anche nella storica vittoria contro Wozniacki, portava il logo della tv federale sul vestito. In cambio, Giorgi si è impegnata a dare la sua disponibilità per tutti i match di Fed Cup, ponendo dunque fine alle voci sul suo eventuale cambio di nazionalità. Tuttavia, l'articolo di Wertheim delinea una storia di prestiti non restituiti con un finale ancora tutto da scrivere.

Camila, iniziata al tennis a 5 anni dal papà Sergio, a 8 anni ha già attirato l'attenzione di Max Eisenbud, l'agente della IMG che rappresenta Maria Sharapova. Il futuro di Camila è segnato: diventerà una tennista. Ma come sostenere una carriera così costosa?

All'inizio del 2010 la prima risposta arriva da Sandy Mittleman, che aveva lavorato all'accademia di Nick Bollettieri e ne stava aprendo una tutta sua in Massachussets, a Manchester-by-the-Sea. A gennaio, raccontava in un'intervista dopo la vittoria di Camila su Wozniacki agli Us Open, il più importante successo della sua carriera, “la porto a Boston insieme a Sergio per farla allenare due settimane con me. Aveva appena compiuto 17 anni e vinto un torneo da 50 mila dollari a Toronto indoor entrando tra le prime 200 del mondo. Dopo la prima ora sul campo capii subito che avrebbe potuto diventare una top10. Aveva una potenza naturale con entrambi i fondamentali, una grande forza nelle gambe, colpiva sempre con anticipo e mostrava una straordinaria disciplina. È senza paura, pensai subito. Lei e il padre vivevano con me. Le mie responsabilità erano tantissime: cibo, allenamento, riposo, viaggi, ricerca di sponsor e fondi”.

Mittleman e Sergio, che però non conferma a Wertheim la storia, si sarebbero accordati per cercare uno sponsor privato. Mittleman lascia il suo lavoro nella sua accademia per seguire solo Camila e la presenta a una coppia del Connecticut, racconta sempre Wertheim, che la sostiene per due anni in cambio di una percentuale dei prize money. Mittleman a questo punto sarebbe stato messo in disparte, anche se nella citata intervista post-Us Open dello scorso autunno non c'è alcun riferimento a questo episodio né alcun segno di risentimento da parte sua nei confronti dei Giorgi.

Le loro strade tornano a incontrarsi nel 2011. Mittleman si è trasferito a Houston, dove allena i figli di una ricca dottoressa, Mendy Wiggins. È lei, scrive Wertheim, a pagare a Camila i biglietti per partecipare al suo primo Wimbledon. Giorgi si qualifica, perde al primo turno e guadagna $18.400. Ma, dice Mendy, i soldi del biglietto non le sono stati restituiti.

Durante il torneo i Giorgi avrebbero incontrato un altro sponsor privato, Eran Gadot, un imprenditore di Tel Aviv che avrebbe dato a Sergio, racconta a Werheim, 5 mila sterline. Anche lui sostiene di non averli riavuti indietro. Un anno dopo, il Jewish Chronicle parlerà addirittura di una trattativa per portare Camila a giocare per Israele.

Quattro mesi dopo, a novembre 2011, durante un torneo ITF a Memphis, i Giorgi incontrano Alex Ramirez, che gestisce l'accademia ProTenn International e vorrebbe entrare nel management. È Mittleman che lo mette in contatto con i Giorgi. E a questo punto viene da chiedersi perché, se è vero tutto quanto dichiarato prima. Se i Giorgi fossero davvero così inaffidabili, perché alla luce dell'esperienza passata Mittleman non ha dissuaso Ramirez invece di incoraggiarlo a mettersi in contatto con loro?

Ramirez sostiene di aver prestato, a interessi zero, 15 mila dollari a Sergio e Camila e di essersi impegnato a trovare uno sponsor privato che potesse sostenerla per un lungo periodo. Sports Illustrated riferisce di aver preso visione di una copia dell'accordo, in cui Sergio si impegnerebbe a rimborsare Ramirez una volta che Camila avrà firmato un contratto da professionista. Ma lo sponsor privato che Ramirez individua, un investitore della Florida, vorrebbe legare Camila con un contratto capestro. In cambio dei 350 mila dollari, chiede metà dei prize money, una quota da ridurre al 30% quando Camila avesse superato i 2 milioni di dollari di montepremi. I Giorgi non firmano, e non c'è da chiedersi perché.

La storia sembra ripetersi quasi identica nel 2012. Dominic Owen, tennista conosciuto a livello locale che gioca all'Harbour Island Athletic Club & Spa di Tampa, che a febbraio ospita un torneo ITF cui partecipa anche Camila. Owen passa due ore con lei sul campo, con annessa video-analisi dei suoi colpi. Sostiene che Sergio gli abbia chiesto di finanziare la carriera della figlia con 300 mila dollari in cambio di una percentuale sui suoi guadagni per un periodo di 3-5 anni. Owen invece gli fa firmare un contratto, il 24 febbraio, in cui si impegna a versare 10 mila dollari per i costi delle trasferte di Camila e chiede in cambio 12 mila dollari alla società di management di sua proprietà, la ITA Sports, entro il 31 marzo. I Giorgi non avrebbero rispettato i patti, ma sarà il giudice Jennifer X. Gabbard di Hillsborough County, Florida, a stabilirlo. Owen infatti, svela Wertheim, ha citato in giudizio i Giorgi sostenendo che tra interessi e spese legali Camila ora gli deve poco meno di 30 mila dollari.

Owen sostiene di aver accompagnato Camila a Memphis, torneo in cui ha guadagnato 3.100 dollari e battuto anche Nadia Petrova, prima della fine di marzo, e di non aver più avuto loro notizie finché e a maggio non avvia la causa civile contro di loro. Ma, viene da chiedersi, Camila Giorgi è una tennista professionista che comunica la sua programmazione con settimane di anticipo anche sul suo sito internet. Owen invece si limita a cercare Sergio al telefono o via sms e, in assenza di risposte, non cerca un confronto diretto con loro, non va sul posto durante uno dei tornei che ha disputato tra Memphis e il Roland Garros: a Fort Walton Beach, Clearwater, Charleston, Dothan, Charlottesville, Indian Harbour Beach.

Intanto, a Dothan, Camila vince il torneo e incontra un altro benefattore, Todd Andrews, insegnante che ha lavorato per anni in Florida e si è spostato in Alabama. Andrews racconta come Sergio gli abbia parlato delle sue difficoltà nel mantenere la carriera della figlia. Lui si attiva e mette insieme una rete di imprenditori locali, che include anche il sindaco e il presidente della camera di commercio. Sono loro, dice, a pagare i biglietti aerei per il periodo da Miami al Roland Garros. Andrews e la moglie viaggiano con loro, si occupano di tutto, sempre stando alla loro versione dei fatti riportata da Sports Illustrated (Wertheim sottolinea di aver più volte cercato di contattare Sergio e Camila e di non aver mai ricevuto risposta), fino a Wimbledon. Qui Camila firma un capolavoro: si qualifica, domina Flavia Pennetta al primo turno, Petrova al terzo e raggiunge i primi ottavi di finale della sua carriera in uno slam. Si arrende solo a Agnieszka Radwanska, futura finalista, guadagnando $116.527. A questo punto, sostiene Andrews, ne deve 27 mila ai finanziatori di Dothan che, stando alla sua versione dei fatti, li stanno ancora aspettando.

All'inizio del 2013 i Giorgi vivono in Florida. Camila si fa vedere all'accademia di Pablo Arraya, ex professionista peruviano, primo giocatore battuto da Agassi in uno slam. Arraya è sedotto dal gioco di Camila e le mette gratuitamente a disposizione la struttura e si offre di farle da coach. “Appena potremo, ti ripagheremo” gli dice Sergio, racconta. Finora, dice Arraya, non è ancora successo.

 

Alessandro Mastroluca

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