22/02/2014 18:52 CEST - Tennis WTA Dubai

Venus, Cornet per colazione: terzo titolo a Dubai

TENNIS WTA DUBAI - Venus Williams, entrata in tabellone grazie ad una wild card, torna ad assaporare la vittoria conquistando il suo primo titolo dal 2012, terzo a Dubai, 45esimo in carriera, in un match senza storia contro la Cornet: 63 60. Era dal 2010 che Venus non vinceva un torneo Premier. Giulio Fedele

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Venus Williams con il trofeo vinto a Dubai
Venus Williams con il trofeo vinto a Dubai

Venus Williams torna a vincere un torneo Wta ad oltre un anno di distanza dalla sua ultima conquista. La numero 44 del mondo ci era già andata vicina ad Auckland quest'anno, dove era stata battuta da Ana Ivanovic in finale. La vittoria di Venus è il segnale di un ritrovato livello di gioco che le compete e di uno stato di forma smagliante dimostrato durante l'arco di tutto il torneo. L'americana non ha smarrito un set questa settimana, ha giocato un tennis molto solido e ha ritrovato colpi straordinari come il rovescio che le ha fruttato i 3/4 dei match vinti. Dove può arrivare questa Venus? Quello che importa è che, nonostante la malattia, la Venere Nera sia ritornata a mostrare sprazzi del tennis che ha incantato la classifica Wta nei primi anni duemila, classifica che ora cercherà di scalare a partire da quella posizione, la 44, che proprio non rispecchia il suo gioco e il suo prestigio.
A seguire la cronaca dei due set, dove il risultato non è mai stato in discussione. Il match è stato comunque ricco di spettacolo e di scambi bellissimi conclusi con altrettanti bellissimi punti. Il risultato rimane bugiardo per la finalista, Alizé Cornet, che un'impresa già l'aveva fatta battendo la sorella di Venus, la più famosa Serena. Alizé non ha demeritato, ha lottato su ogni punto ed ogni game, ma la solidità dell'avversaria che aveva di fronte oggi è stata davvero insostenibile. Il dritto poi l'ha tradita troppe volte, mentre sul rovescio, come abbiamo già detto, non c'è stato confronto. Venus con questa vittoria diventa la seconda nella classifica delle giocatrici che hanno vinto più volte questo torneo, solo Justine Henin la guarda dall'alto con 4 trionfi.

Venus Williams (USA) b. Alizé Cornet (FRA) 6-3 6-0

Si parte con l'americana al servizio. L’inizio partita è promettente: le due giocatrici scambiano molto e sono molto aggressive. Venus porta a casa il primo game con relativa facilità e lo stesso fa la Cornet. E’ rapidamente 1-1. In mezzo tanti bei colpi e la diagonale di rovescio che sembra essere la prediletta dalle giocatrici per intavolare la costruzione del punto. Prima situazione pericolosa nel terzo game, dove sul servizio dell’ex numero 1 del mondo, nonostante i due ace di cui uno ai 187km/h, si va ai vantaggi; arriva la prima palla break dell’incontro dopo un doppio fallo, annullata con lo stesso colpo che l’aveva concessa; la francese si procura la seconda dopo aver intavolato uno scambio contro una Venus scesa a rete che aveva sbagliato la volée di chiusura; questa invece viene trasformata con un gratuito di dritto ed è 2-1. La Cornet va al servizio per confermare il break; dopo un iniziale 30-0 però subisce la reazione dell'americana che prima con una risposta potentissima, poi con due ottimi passanti, si procura la palla del controbreak: e non si fa ripetere due volte di raggiungere la francese sul 2-2. La nizzarda subisce psicologicamente l'accaduto, regalando tre errori che fanno conquistare il secondo game di fila alla Williams. Troppi errori per la Cornet, che sembra non sentire particolarmente il dritto, colpo con il quale in molti punti va fuori giri; Venus al solito quando ha le chance di mettere i piedi in campo non si fa pregare. Dopo il cambio campo la francese serve per cambiare marcia ma non basta l'intenzione: parte sotto 0-30 e poi da lì è fa dura recuperare, un solo 15 conquistato prima di cedere nuovamente la battuta per il 4-2. Le giocatrici non si risparmiano, l'intensità degli scambi è impressionante persino nei rally più lunghi (21 colpi il massimo) ma la sensazione è che per fare il punto la francese debba attendere l'errore dell'avversaria o debba tirare fuori dal cilindro il coniglio. Venus lascia un solo 15 prima di volare 5-2. Al cambio campo Alizé sfoga la sua frustrazione con le lacrime chiamando il suo trainer ("Non sono lucida!" - si sente dalla panchina). Stato d'animo che si vede anche in campo: nel game successivo la prima non entra e la solidità della Williams, unita a due risposte-bomba, la costringono ad affrontare due palle break per salvare il primo set. Da qui la prima rincomincia ad ingranare e con quattro punti di fila la Cornet rimane momentaneamente a galla. Esultanza anche del pubblico che, seppure sia in prevalenza per l'americana, capisce il momento. La Williams serve per il primo set: la francese si appoggia benissimo ad una prima di servizio ai 191km/h, allora Venus alza ai 192km/h la battuta seguente per portarsi sul 15-15; va poi 30-15 dopo un errore dell'avversaria, che però costruisce un gran punto per il 30-30; arriva il terzo set point per l'americana dopo l'ennesimo gratuito di dritto: è quello buono, 6-3 il parziale.

La Cornet ha avuto un passaggio a vuoto prima di ritrovare le motivazioni per contendersi il set con la Williams, che non si è fatta pregare per approfittarne. Una Venus molto solida conduce il gioco e non sembra soffrire quello dell'avversaria, che ha all'attivo ben soli 4 vincenti contro i 15 gratuiti.

Il secondo set riparte con la francese al servizio ed il boato del pubblico ad incoraggiarla. La situazione per lei è però subito ingarbugliata: è costretta ai vantaggi. Ha due opportunità per tenere il servizio che la Williams annulla a suon di vincenti. Deve poi fronteggiare una palla break, annullata con un passante in corsa di dritto "alla Nadal". Il game s'allunga ancora dopo che Alizé spedisce fuori la sua terza palla game, la quarta invece le viene annullata da un rovescio lungolinea sulla riga della Williams. La stanchezza del game viene accusata e riversata sul doppio fallo che consente all'americana un'altra palla break, quella buona per l'1-0. Il game è il più lungo del match e forse la chiave del secondo set. Venus appare galvanizzata e riesce quindi a passare con facilità sul 2-0. La situazione diventa allarmante per la francese che se non risente di un calo profondo a livello di gioco lo ha a livello di punteggio, davvero non riesce a vincere i punti fondamentali nella partita, con una Venus granitica che non concede nulla e continua a macinare con il rovescio. Piccola opportunità per rientrare in partita nel quarto game: due palle break; ma anche stavolta la Cornet fallisce un'occasione ghiottisima sbagliando alla seconda opportunità un dritto da metà campo in chiusura di punto. E allora Venus ne approfitta e fa 4-0. Le giocatrici continuano a spendere tantissimo nei game e negli scambi, arrivando a fine punto piegate sulle ginocchia con il fiatone. Nel quinto game la Cornet issa bandiera bianca, arriva il 5-0 che conferma il dominio di Venus nel secondo set e durante tutta la partita. La Williams serve per il titolo. 15-0 regalato da un dritto in rete; 30-0 dopo un dritto a sventaglio che costringe la francese all'errore; 30-15 dopo una palla corta sulla quale Venus non corre nemmeno; 30-30 dopo un doppio fallo; però arrivano due palle break non consecutive per la francese, annullate entrambe. Arriva poi il fatidico match point per l'americana. La Cornet l'annulla con smorzata&pallonetto da manuale, ma non riesce a fare lo stesso con il secondo. Venus Williams chiude con il punteggio di 6-3 6-0 vincendo per la terza volta il torneo Wta di Dubai.

Giulio Fedele

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