25/02/2014 21:14 CEST - TENNIS DUBAI

Dubai: Del Potro si ritira in lacrime, tutto facile per Djokovic

TENNIS DUBAI - A Dubai, triste ritiro al primo turno per Juan Martin Del Potro a causa del solito problema al polso. L'argentino si arrende contro Devvarmann dopo aver perso il primo set 7-3 al tie break. Tutto facile per Tomas Berdych che supera Copil 6-3, 6-4. Bene anche Novak Djokovic, che rifila doppio 6-3 a Istomin, e Jo-Wilfried Tsonga, 6-2 6-4 ad Hanescu. 

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Juan Martín del Potro
Juan Martín del Potro

Somdev Devvarman b. Juan Martin Del Potro 7-6(3) ret. (Marco Gatti)

Juan Martin del Potro, attuale n.5 del ranking ATP, sta inseguendo il suo secondo titolo della stagione, dopo la vittoria a Sydney il mese scorso, 18° torneo vinto dall’argentino in carriera. Juan Martin però non è certo al massimo della condizione, in quanto afflitto da problemi al polso sinistro già dall'Australian Open, dopo aver trattato chirurgicamente il destro che causò il lungo stop. Nelle due precedenti partecipazioni al  Dubai Championship, Delpo ha raggiunto le semifinali; nell’incontro odierno affronta il 29enne indiano Sommer Devvarman, attuale no. 78 del ranking ATP, ammesso al torneo grazie ad una wild card.

Un solo precedente tra i due tennisti, che risale alla scorsa edizione del torneo di  Dubai, match terminato con la vittoria di Delpo 6-4 6-4. Del Potro ha vinto il sorteggio e sceglie di servire; inizia senza forzare e tiene a zero il primo turno di servizio. Reciproco scambio di break nel secondo e terzo game, poi l’indiano tiene il servizio e si porta sul 2 pari, prosegue il giro dell’andamento dei servizi fino al 5-4 Del Potro e si va al cambio di campo, Devvarman tornerà in campo al servizio per restare nel set. Entrambi si aggiudicano il servizio, Del Potro con facilità e Devvarman dovendo risalire da 0-30, ma senza concedere set point, e si arriva al nuovo cambio di campo sul 6-5 per Juan Martin Del Potro.

Devvarman va a servire per portare Delpo al tie-break. L’indiano arriva al tie-break dopo aver annullato un triplo set point all’argentino, con un ace, una bella volèe di rovescio e un servizio vincente, e vola poi 3-0, 4-0 nel tie-break dopo un parziale di 9 punti a zero dallo 0 – 40 e triplo set point per Del Potro. Un punto per l’argentino, al quale risponde Devvarman, si passa 5-1 per l’indiano, 6-1 e 5 set point.


Del Potro non sta spingendo, non oppone all’avversario la sua massa fisica enorme alla quale potrebbe aggiungere un'intensità ed una potenza di colpi che gli consentirebbero di aver ragione facilmente dell’indiano, ma come anzidetto, l’argentino dimostra sempre con maggior evidenza nello svolgimento del match di avere qualche problema al polso, giocando quasi solo il rovescio in slice che non impensierisce minimamente l'avversario. Del Potro annulla i primi 2 set point nel suo turno di servizio, ma è alla fine Devvarman che si aggiudica tie-break e primo set per 7-3.


Al termine del primo set, Juan Martin chiama il fisioterapista e con lui si allontana dal campo, rientra dopo pochi minuti, ma l’argentino è costretto ad abbandonare, l’avventura di Delpo a Dubai è durata un’ora e sette minuti. Devvarman passa al secondo turno dove incontrerà il vincente dell’incontro tra Malek Jaziri ed Igor Sijsling. Con il ritiro di Juan Martin Del Potro si apre un buco nella parte bassa del tabellone, dove potrebbe infilarsi Andreas Seppi se riuscirà nel suo attacco alla testa di serie no. 7, il tedesco Philipp Kohlschreiber, un match difficile, ma non impossibile per l’atleta azzurro.

Novak Djokovic b. Denis Istomin 6-3, 6-3 (Giulio Fedele)

Parte bene ma non benissimo il ritorno ai tornei di Novak Djokovic. Sarà per il fatto che è la prima partita per il serbo dopo la delusione australiana, e che ancora deve riabituarsi al clima da gara, ma il giocatore visto oggi non è di certo il Nole dei massimi livelli. Di certo non sarà Denis Istomin la cartina tornasole per stabilire in che condizione di forma si trova l'attuale numero due del mondo. In attesa di match di ben altra difficoltà, vi è da rimarcare la solidità del serbo al servizio, ma anche l'alta percentuale di errori gratuiti (26 in due set) che non è cosa usuale da riscontrare nelle sue partite. Un Djokovic che si è limitato a legittimare il suo vantaggio ha comunque chiuso con facilità, non concedendo mai la propria battuta al suo avversario, che pure è risultato meno propositivo e pericoloso dei precedenti scontri (l'ultimo dei quali proprio a Melbourne). In attesa di ben altro Djokovic, ecco la cronaca del match.

Parte l'uzbeko al servizio, colpo con cui deve concedere poco se vuole realmente avere delle chance. Djokovic non parte al meglio, concedendo due errori all'avversario che lo facilitano nella tenuta della battuta a 30. La posizione del serbo in risposta è molto aggressivo. Con una prima a 196km/h esordisce il numero due del ranking, che non ha problemi a riagganciare l'avversario sull'1-1. Da segnalare due discese a rete per il pupillo di Becker. La palla torna ad Istomin che si vede sormontare 0-30, prima di riaprire il game a suon di servizi. Il serbo però continua a spingere e a comandare il gioco e si procura due palle break, trasformandone la seconda con i dovuti ringraziamenti ad un doppio fallo dell'avversario.

Si va dunque al cambio campo con un Djokovic che non ha fatto nulla di straordinario per portarsi in vantaggio, ed anzi non lesina di concedere qualche gratuito. Come nel game successivo, dove ad Istomin è dapprima concessa la chance di riprendersi il break, arrivato 0-30, ma gli è subito negata con un bottino di quattro punti di fila del giocatore al servizio. Terzo game di fila per Djokovic che si porta 3-1 dopo un ace centrale ai 203km/h. Non il migliore Nole durante gli scambi, ma che in risposta rimane sui suoi standard. A volte le prime ai 190km/h dell'uzbeko risultano armi a doppio taglio, come nel quinto game, quando, grazie alla micidiale ribattuta, il serbo ha una palla per il 4-1; spreca tutto però dopo tre errori di fila di rovescio; ed è invece 3-2.

Djokovic continua a fare qualche errore di troppo: si porta sul 4-2 ma lo fa ai vantaggi, pur servendo una discreta quantità di prime palle. Istomin invece mostra la tendenza opposta, tenendo il servizio con relativa facilità a 15. Nel game successivo si gioca poco: Djokovic mette a segno due prime palle vincenti e poi un doppio fallo; l'unico scambio vero è solo nel quarto punto mentre nel quinto il serbo mette a segno un lungolinea vincente di rovescio in uscita dal servizio ed infila il 5-3. Non bisogna attende il cambio campo per vedere il primo set chiuso: infatti l'uzbeko è costretto dalla risposta aggressiva dell'avversario a cedere nuovamente il servizio per il parziale di 6-3.

Istomin non riesce a mantenere alta la percentuale di prime palle (solo il 55%) ed è costretto a subire l'iniziativa del serbo, che pure concede con il servizio e commette alcuni errori di misura e tattici, preferendo, per esempio, continuare a giocare il punto da fondo campo piuttosto che attaccare a rete delle palle finite a metà campo. Il conto dei gratuiti è, infatti, inaspettatamente a favore di Istomin (8 contro i 12 dell'avversario).

Djokovic ha quindi il vantaggio di partire al servizio. Vantaggio che però sembra ritorcergli contro in un primo momento, con l'uzbeko che finisce 15-40 prima di perdere la chance di break ai vantaggi e poi il game. Parte quindi a rilento il vincitore del primo set, che comunque si invola 1-0. Secondo game del secondo set, secondo deuce. Istomin rimane troppo passivo e accetta il ritmo dello scambio imposto dal serbo, che alla lunga finisce per prevalere. L'uzbeko, troppo esitante nelle chiusure dei punti, finisce per concedere cinque palle break ai vantaggi, che comunque riesce ad annullare. Solo alla sesta occasione, dopo 10 minuti il serbo riesce a portare a casa il 2-0. Da segnalare che Istomin ha già finito i challenge a sua disposizione, l'ultimo dei quali gli è costato il game.

Il terzo gioco invece si rivela molto più breve del precedente: Djokovic mette tutte prime palle e con una deliziosa stop volley infila il 3-0. Il quattro volte vincitore del torneo alza il livello e mostra le sue formidabili doti difensive che lo portano 0-30, ma Istomin abbozza una reazione di orgoglio e  libera il braccio infilando quattro punti di fila per il successivo 3-1. Ma non basta a far ritornare in partita l'uzbeko, nel game successivo Djokovic lo rispedisce a distanza tenendo il servizio a 15 con facilità. Il serbo vuole accorciare i tempi: sul servizio dell'avversario cerca di essere ancora più aggressivo in risposta, il che gli frutta un'altra palla break sul 30-40; sul punto successivo un passante insperato di Djokovic finisce nei pressi della riga, purtroppo è fuori e di qui in poi Istomin infila i due punti necessari per rimanere aggrappato alla partira; si va sul 4-2.

Nonostante il servizio veramente solido (oltre il 70% di prime palle in campo), Nole offre una piccola chance all'avversario, trascinandolo ai vantaggi dal 40-15 a furia di errori; dopo cinque palle per il 5-2 offre una palla break, che però annulla con uno schiaffo al volo di dritto; è allora grazie ad un ace che riesce ad ottenere e a trasformare la sesta occasione. Ora ad Istomin, dopo il cambio campo, sta di mantenere il servizio per allungare la partita. Il 5-3 è infatti una formalità. Il campione serbo apre il game di chiusura con una gran prima che gli frutta il 15-0. Lo stesso fa per il 30-0 e poi con un ace conquista i tre matchpoint. Il primo lo spreca con un dritto a rete, ma capitalizza il secondo per il difinitivo 6-3 6-3 in 1 ora e 24 minuti di gioco.

Jo- Wilfried Tsonga b. Victor Hanescu 6-2 6-4 (Christian Barisani)

Sul campo centrale di Dubai, sfida al primo turno tra la testa di serie numero 5 del torneo e numero 10 al mondo, il francese  Jo – Wilfried Tsonga e Victor Hanescu, rumeno e numero 80 Atp. L’unico precedente tra i due atleti risale al 2008, quando sul cemento di Adelaide ad imporsi in tre set fu il francese, che oggi parte nuovamente con i favori del pronostico.

Inizia bene il francese, che ha subito 3 palle break ottenute grazie ad altrettanti errori di rovescio da parte del suo avversario, il quale riesce ad annullare la prima con un servizio vincente, ma poi cede il servizio dopo un dritto incrociato da parte del tennista di Le Mans. Il francese tiene agevolmente il suo primo turno di battuta, per poi scappare sul 3-0 e servizio, quando Hanescu perde per la seconda volta la propria battuta a seguito di un doppio fallo. Tsonga risulta essere assoluto padrone del campo, con il rumeno che commette troppi errori gratuiti. Il primo game per il rumeno arriva al quinto gioco, dove è costretto comunque a salvare una palla break. Quinto gioco caratterizzato dalla non particolare reattività del Giudice di linea che si trova dalla parte di Hanescu, protagonista di due chiamate decisamente errate, prontamente corrette dal solerte Giudice di sedia. Tsonga è molto solido con il servizio e con il dritto, e si aggiudica per 6-2 il primo set, assolutamente a senso unico.

Inizia il secondo parziale, ma Tsonga continua a dominare con il dritto, ed Hanescu a sbagliare con il rovescio. Proprio un rovescio da parte del rumeno finito ampiamente fuori misura, consente al francese di strappare la battuta al rumeno in avvio di secondo set. Ma grazie ad un lungolinea di rovescio, Hanescu si procura una palla break (la prima per lui nel match), il dritto di Tsonga si ferma sul nastro, ed arriva così il contro break. Con Hanescu al servizio, ci si trova in una situazione di 15-40, e con un dritto dei suoi, anche se aiutato da una piccola deviazione del nastro, il tennista di Le Mans  torna a condurre con un break di vantaggio. Con un dritto in contropiede conferma il break di vantaggio, e si porta avanti 3-1 nella seconda partita. Il secondo set è più combattuto rispetto al primo, complice uno Tsonga che comincia a sbagliare di più, ed un Hanescu sicuramente maggiormente propositivo. Nel settimo game il rumeno riesce a recuperare da 0-40, mostrando di non avere intenzione di arrendersi al suo più quotato e deciso avversario. Il francese non concede al suo rivale nessuna chance per recuperare il break di svantaggio, e grazie ad un ace si porta avanti per 5-3, il game successivo vede il rumeno al servizio, il quale annulla un match point grazie ad un fantastico rovescio incrociato. Il game è stato il più bello e combattuto dell’incontro, dal momento che ha visto un dritto ed una volèe da parte del francese veramente d’alta scuola. Tsonga va a servire per il match sul 5-4, esordendo con un ace, il francese si porta 30-0 dopo un colpo da parte del rumeno finito fuori di un soffio, sul 40-0 ci sono altri 3 match points per il francese, il quale chiude alla seconda chance grazie ad un servizio vincente. 6-2, 6-4 in 1 ora e 13’. A meno di 48 ore dalla sua sconfitta subita in finale nel torneo di Marsiglia da parte di Gulbis, Jo – Wilfried Tsonga ritrova la strada della vittoria. Ad attenderlo al secondo turno ci sarà il russo Nikolay Davydenko.

(3) Berdych b Copil 6-3 6-4  (Luca De Gaspari)

Nessun problema nel match d’esordio a Dubai per Tomas Berdych, il giocatore ceco testa di serie N.3 del torneo degli Emirati ha battuto in 2 rapidi set dopo 1h19 il qualificato rumeno Marius Copil col punteggio di 6-3 6-4.

Ciascuno dei due parziali è stato deciso da un solo break, il primo arrivato nel quarto gioco del primo set, quando il rumeno si è fatto recuperare da 40-15 prima di cedere ai vantaggi, e alla prima e unica palla break concessa nel set. Il ceco difenderà il break senza problemi senza mai arrivare neppure alla parità sul suo servizio.

Nel secondo set il break decisivo arriva immediatamente nel primo gioco anche se poi Copil avrà la possibilità di recuperarlo quando avrà a disposizione la sua unica palla break del match nel quarto gioco. Niente da fare: l’unico brivido che resta è la difficoltà di Berdych nel chiudere la partita contro la tenacia del rumeno, che annulla 6 match point, di cui 5 nel nono gioco, prima di arrendersi.

Berdych è stato dominante per tutto il match con la prima palla di servizio, cedendo appena 2 punti su 30 anche se la percentuale di prime in campo è stato piuttosto bassa (55%). La partita di fatto è stata decisa su pochi punti ed è quindi risultata decisiva anche la bassa percentuale di punti del rumeno con la seconda (44%) contro il 58% del suo avversario.

Il giocatore ceco affronterà domani negli ottavi di finale il vincente del match tra Dodig e Stakhovsky.

Risultati primo turno:
[5] Jo-Wilfried Tsonga (France) beat Victor Hanescu (Romania) 6-2 6-4                             
Nikolay Davydenko (Russia) beat Andrey Golubev (Kazakhstan) 7-6(6) 6-4                          
[1] Novak Djokovic (Serbia) beat Denis Istomin (Uzbekistan) 6-3 6-3                               
James Ward (Britain) beat Teymuraz Gabashvili (Russia) 2-6 6-4 7-6(6)                           
Sergiy Stakhovsky (Ukraine) beat Ivan Dodig (Croatia) 7-6(6) 6-7(4) 6-2                         
Malek Jaziri (Tunisia) beat Igor Sijsling (Netherlands) 0-6 6-4 7-6(4)                          
Somdev Devvarman (India) beat [2] Juan Martin Del Potro (Argentina) 7-6(3) 0-0 (Del Potro retired)
Radek Stepanek (Czech Republic) beat Michael Russell (U.S.) 5-7 6-3 6-1                         
[6] Mikhail Youzhny (Russia) beat Michal Przysiezny (Poland) 6-3 6-4                              
Lukas Rosol (Czech Republic) beat Daniel Brands (Germany) 7-6(4) 6-4                            
[3] Tomas Berdych (Czech Republic) beat Marius Copil (Romania) 6-3 6-4

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