ATP Finals: vincono Berdych e la noia, Cilic non pervenuto

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ATP Finals: vincono Berdych e la noia, Cilic non pervenuto

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TENNIS ATP FINALS – La seconda giornata del gruppo A ci regala il terzo incomodo tra Djokovic e Wawrinka. Tomas Berdych lascia appena 4 game a Marin Cilic che dunque ne ha raccolti appena 6 in quattro set giocati. Un match memorabile solo per i molti sbadigli in tribuna. Da Londra Luca De Gaspari

Conferenza stampa Berdych

Conferenza stampa Cilic

 

La quiete prima della tempesta, così si potrebbe definire la quarta giornata delle ATP Finals di Londra con due match possibilmente molto interessanti ma che non scaldano il cuore del pubblico e dei media locali come quel Federer-Murray che domani sera deciderà le sorti del gruppo B.

La prima sfida di oggi vede di fronte due giocatori che insieme hanno vinto 4 giochi nei loro primi incontri. Tomas Berdych e Marin Cilic si giocano il ruolo di terzo incomodo in un girone che vedeva già Djokovic e Wawrinka favoritivi alla vigilia e che ora lo sono ancora di più. I precedenti tra i due vedevano il ceco avanti per 5-4 e in questa stagione si erano già affrontati in 2 circostanze importanti: la finale del torneo 500 di Rotterdam vinta in 2 set nettamente da Berdych e poi il terzo turno di Wimbledon vinto dal croato in 3 set con 2 tie-break.

Nessuno dei due è in un momento straordinario di forma, ma se nel caso di Cilic l’ubriacatura da Slam è comprensibile, Berdych, ormai da qualche stagione stabilmente nei top 10, sta mostrando qualche segno di calo ormai da diverso tempo e la sua stagione 2014 è stata al di sotto dei suoi standard. Poiché questo sport prevede sempre un vincitore e un vinto, il match di oggi può significare fiducia per l’uno e disfatta per l’altro.

Fin qui in questo Masters i grandi battitori presenti non avevano ottenuto molto né in termini di punti né in termini di resa visto che la percentuale di prime palle non è mai stata sufficientemente alta.
Berdych non aveva colpito bene nel primo match contro Wawrinka e anche in conferenza stampa si era detto deluso per aver colpito molti “frames” letteralmente “cornici”.
Cilic invece ha giocato un pochino meglio ma si è trovato di fronte un Djokovic deluxe capace di rispondere e riprendere qualsiasi palla con la sua innata elasticità.

L’atmosfera oggi alla O2 Arena è stata irreale: molti posti vuoti sulla tribune e pochissima presenza anche dei colleghi della stampa anche se si poteva notare una prevalenza di tifosi croati; la qualità del gioco non è stata tale da coinvolgerli non solo perché Berdych ha chiuso con un netto 6-3 6-1 in 1h14.
Sebbene il ceco abbia ritrovato un po’ di fluidità nei colpi di rimbalzo e i famosi “frames” siano calati, nessuno dei due ha dato il meglio di sé in un match che ha visto entrambi i protagonisti più fallosi che propositivi.

Già nei primi game con il break immediato del ceco, la qualità del gioco non lasciava presagire nulla di entusiasmante. Berdych per sua fortuna ha giocato meglio del suo avversario con i colpi di rimbalzo ed è stato più solido al servizio anche se Cilic, oltre agli innumerevoli errori gratuiti (saranno 30 a fine partita), ha mancato tutte le 6 palle break a sua disposizione.
Il primo set si è chiuso in 42 minuti col punteggio di 6-3 che però contiene 2 break perché il croato ha ceduto la battuta anche nel nono gioco ai vantaggi.

Gli applausi sulle tribune sono a quel punto tiepidi come un tè londinese e le facce dei nostri colleghi della televisione sono quelle di chi sarebbe pronto a un riposino pomeridiano piuttosto che alla cronaca di un match.
Nel secondo set l’equilibrio dura ancora poco perché Cilic cede il servizio nel quarto gioco dopo essere stato avanti 30-0 con un doppio ace. Nel game precedente Cilic aveva fallito 2 palle break che forse avrebbero potuto farlo entrare in partita. Da lì in avanti è un monologo che Berdych cerca comunque di complicarsi la vita alla sua maniera quando va a servire per il match sul 6-3 5-1 quando concede due palle del 2-5 forse solo per svegliare chi stava per arrendersi a Morfeo.  Chiude comunque al primo match-point e si propone come terzo incomodo del Girone A fermo restando che venerdì dovrà affrontare un certo Novak Djokovic.

Due fatti curiosi rimangono dopo questo match: l’incredibile numero di soli 6 giochi vinti dal campione dello US Open in 4 set e il fatto che Berdych qui alla O2 Arena abbia sempre perso il primo match e sempre vinto il secondo del Round Robin.
A proposito del suo avversario nel terzo match ha commentato ridendo:”Spero di fare più di 2 games! – riferendosi alla durissima lezione subita a Pechino (6-0 6-2) Il ceco infatti ha perso 16 dei 18 incontri giocati contro il N.1 mondiale.

Cilic invece, dopo due sconfitte così pesanti, si prepara probabilmente a giocare un match di esibizione contro Wawrinka a meno di stravolgimenti al limite dell’inimmaginabile. L’ubriacatura da campione Slam non è ancora passata e non è detto che passi. A sua difesa va detto che anche uno come Novak Djokovic dopo il primo Slam vinto in Australia ha fatto fatica ad adattarsi alla nuova situazione e ha dovuto attendere 3 anni esatti per vincere il secondo.

Nel frattempo potrà andare in vacanza da campione Slam e non tanti altri giocatori in attività possono dire altrettanto, in realtà solamente altri sette.
Ovviamente sono un po’ deluso ma in questo momento mi sento un po’ stanco dopo una stagione così lunga” – ha commentato Marin con un filo di imbarazzo

A proposito di campioni Slam, oggi si è visto alla O2 Arena anche Rafael Nadal, che è obbligato da regolamento a presentarsi a Londra in quanto qualificato. E dopo aver visto 7 partite senza nemmeno l’ombra di un terzo set, una delle sue lunghissime battaglie non sarebbe dispiaciuta al pubblico di Londra.

Berdych Cilic Stats

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