ATP Montecarlo interviste, Roger Federer: "Sì, posso vincere ancora un altro slam", Wawrinka: "Mai stufo del tennis"

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ATP Montecarlo interviste, Roger Federer: “Sì, posso vincere ancora un altro slam”, Wawrinka: “Mai stufo del tennis”

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Il n. 2 del mondo si è dichiarato fiducioso sul prosieguo della stagione e sulle possibilità di inserire nella sua prestigiosa bacheca un altro major. Dopo le difficoltà incontrate sul cemento americano, Wawrinka si dichiara felice di ritrovare la terra rossa del Principato

DA MONTECARLO – Vestito di una felpa verde acido, è un Roger Federer rilassato e sorridente quello che si presenta oggi alla “Tavola rotonda” durante la quale le prime teste di serie del torneo incontrano i giornalisti presenti all’evento. Prima di accomodarsi al tavolo con tanto di tovaglia candida e, rigorosamente, rotonda, Roger rivolge un saluto cordialissimo a tutti, stringendo la mano ad alcune persone che lo aspettano attorno al tavolo. Il campionissimo svizzero parla del prosieguo della stagione e della sua programmazione, nonché delle sue sensazioni sulla terra rossa.

Mi sento bene, ho lavorato bene fisicamente, sono arrivato presto qui a Monaco, mi sono allenato molto in condizioni ideali. Oggi faceva piuttosto caldo ed è positivo allenarsi in tutte le condizioni possibili perché la terra reagisce velocemente a tutte le situazioni, alla pioggia o al sole, come sappiamo bene“.

Il Montecarlo Rolex Masters, insieme al torneo di Roma, è l’unico evento che manca al formidabile palmares di Roger. Nel Principato ha disputato ben 4 finali, di cui l’ultima l’anno scorso, nella quale si è fatto superare da Stan Wawrinka. Sarà l’anno giusto per trionfare anche qui?

Beh intanto cercherò di vincere il primo turno (ride). È difficile, mi piacerebbe vincere tutti i tornei possibili sul circuito, ma sono consapevole che è complicato ed è difficile con la grande partecipazione che c’è in qesto momento. Basta che un tennista giochi al meglio e tu non proprio bene, come mi è successo in Australia, e sei fuori. Quindi per ora mi concentro molto sui primi turni. Ma, certo, mi piacerebbe vincere qui a Monaco“.

Nella prima parte dell’anno, lo svizzero ha deciso di saltare il torneo di Miami proprio per poter affrontare al meglio la stagione sul rosso. Dal cemento al rosso, il passo è breve…

No, la stagione sulla terra non comincia troppo presto, deve pur cominciare da qualche parte. È vero che se penso al passato, per quanto mi riguarda, ho giocato meglio una o due settimane prima del Roland Garros. Quest’anno ho fatto in modo di dosare le mie forze“.

Uno degli obiettivi della stagione è quello di arrivare soprattutto in forma nei tornei dello slam? “Non necessariamente” risponde l’elvetico “cerco di non arrivare troppo stanco alla prima settimana di Wimbledon. Ma penso che con la programmazione che ho scelto per la prima parte della stagione posso arrivare in forma ed è un calendario che mi garantisce di poter disputare un numero sufficiente di match senza rimanere troppo fermo nel caso di sconfitta nei primi turni“. Lo svizzero è apparso ottimista per quanto riguarda la possibilità di trionfare ancora in uno slam: “Sì. È anche per questo che sono ancora qui”.

Ad un tratto, la conversazione con i giornalisti viene interrotta dalla suoneria di un telefonino… è quello di Roger che, leggermente imbarazzato, si scusa e lo spegne per proseguire le interviste. “Potrebbe essere il Roland Garros lo slam più complicato da vincere per te ?” continua un giornalista…

No. Cerco di fare il meglio possibile anche nello slam parigino, so che ho fatto qualcosa di grande nell’averlo già vinto ma poi bisogna sempre prepararsi al meglio….Poi vincerlo o meno, vedremo….Per fortuna l’ho già vinto. Ora so gestire il Roland Garros molto meglio rispetto al passato“.

A un tavolo accanto, anche Stan Wawrinka ha parlato del suo inizio di stagione, dichiarandosi felice di ritrovare la terra rossa, per giunta in un torneo così affascinante come il Montecarlo Rolex Masters:

Qui a Montecarlo ho dei bellissimi ricordi. L’anno scorso è stato fantastico per me, ho vinto il mio primo slam, il primo Master 1000 e, per giunta, battendo Roger in finale, quindi è chiaro che serbo dei ricordi fantastici“.

E dopo il mese negli Stati Uniti, definito “orribile” dallo stesso Stan, come si è svolta la preparazione?

Ho fatto uno stop con il tennis, per un periodo sono rientrato a casa, mi sono riposato e poi sono venuto qui per riabituarmi alla terra rossa. Ora sto bene, mi sento bene. Certo non è facile ritrovare il livello. Devo fare parecchi match per ritrovare sensazioni soddisfacenti. Per ora sono abbastanze buone… Spero di giocare bene fin dall’inizio del torneo. Sono arrivato giovedì sera e ho cominciato a palleggiare venerdì. Se ripenso all’anno scorso, non ho avuto una vera e propria pausa, tra tutti i tornei disputati, il Masters, la finale di Coppa Davis e poi la nuova stagione che è iniziata subito dopo. Avevo davvero bisogno di recuperare e fermarmi un po’ “.

Ora comincia la stagione sulla terra. Tra i vari campi di Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma e Roland Garros, su quale tipo di terra si trova meglio Stan?

Direi che a Montecarlo e al Roland Garros ci sono le condizioni ideali. Madrid è in altura, e la terra è molto più rapida e scivolosa; a Roma ci sono condizioni diverse poiché il campo centrale è nuovo, un po’ duro e scivoloso e il n. 1 invece è molto lento; quindi devo dire che per me le condizioni ideali sul rosso sono qui a Montecarlo e al Roland Garros. Sono contento di ritrovare la terra rossa, qui il tempo è magnifico, è il luogo ideale per cominciare la stagione sul rosso”.

Wawrinka è uno dei 30enni che brillano ancora nel circuito. Che ne pensa dei tennisti “veterani” che hanno ancora un così grande successo?

Beh, certamente sono contento perché ho 30 anni ma penso che con i top 4 per i giovani sia molto difficile. Loro arrivano quasi sempre in fondo a un torneo e un ragazzo di 19-20 anni deve possedere una grande maturità fisica e mentale per competere con loro. Anche a 30 anni, per me è sempre un grande piacere giocare a tennis e il tennis resta una grande passione. Spero di ritrovare un livello soddisfacente per essere al meglio sulla terra. Penso che Nadal sia ancora difficile da battere sul rosso e anche Roger è pericoloso e poi, quando è in fiducia, è ancora più complicato avere la meglio su di lui”.

 

 

 

 

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