US Open donne: Serena batte Venus in tre set, il prossimo ostacolo sarà Roberta Vinci

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US Open donne: Serena batte Venus in tre set, il prossimo ostacolo sarà Roberta Vinci

Serena Williams si aggiudica il quarto di finale con la sorella Venus al set decisivo, senza rischiare comunque nulla

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[1]S.Williams b. [23]V.Williams 6-2 1-6 6-3

(da New York, Ubaldo Scanagatta. Cronaca di Luca Baldissera, interviste a cura di Antonio Volpe Pasini)

stats serena venus

Prima “night session” da tutto esaurito, in qualsiasi ordine di posti, sull’Arthur Ashe Stadium di Flushing Meadows, per il match di quarti di finale tra Venus e Serena Williams. Serata calda, leggera brezza, l’atmosfera di festa nello stadio strapieno è magnifica, e la lista di “celebrities” locali inquadrate sui maxischermi è notevole: Oprah Winfrey, Anna Wintour, Kim Kardashian, Alan Cumming, Kendall Jenner e Aziz Ansari (ovazione per ognuno di loro al momento dell’inquadratura sui maxischermi, salva di fischi per Donald Trump ) hanno assistito con tutti noi a una bella partenza di Venus, in special modo con il dritto a tratti davvero fulminante. Serena tiene, la sensazione è che Venus stia giocando a braccio tanto sciolto che prima o poi gli errori dovranno arrivare. Così puntalmente avviene, sul 2-2  Serena piazza il break, si ripete sul 4-2 e chiude 6-2 al primo set point.

Nel terzo game del secondo set, durato 10 punti, Venus ha le prime due palle break del match, e sulla seconda Serena commette doppio fallo: sembra accusare il colpo, cede nuovamente la battuta sul 4-1 sotto, arriva a break point nel game successivo, che però Venus conquista al dodicesimo punto, chiudendo al secondo set point: 6-1 abbastanza sorprendente e rapido per lei, e partita che va al set decisivo. La folla si diverte, il match almeno in apparenza sembra serio.

Nel terzo parziale, Serena parte nuovamente forte, vola sul 3-0 con un break piazzato al secondo gioco,  e poi si seguono i turni di battuta fino al 5-3: senza patemi Serena tiene a 15 il servizio e chiude 6-3. In semifinale, la sfida con Roberta Vinci, 4-0 i precedenti per l’americana, ultima sfida 6-4 6-3 Serena a Toronto quest’anno.

Al termine del match intervista di rito sul campo per Serena ai microfoni di Mary Joe Fernandez, la quale ha confessato di “aver avuto i brividi”, forse è stata la sola. Serena dal canto suo si è limitata a ripetere quello che ha detto più o meno con le stesse parole le altre 26 volte che ha incontrato Venus: “Ho vissuto un grande momento. Lei è la giocatrice più forte che abbia mai incontrato in vita mia ed inoltre è la persona migliore che conosco”.

Oggi però non è stata facile. Mi sono concentrata al massimo cercando di non pensare che stavo giocando contro mia sorella. Questa è stata la chiave della partita. Questa, e il fatto di essere riuscita a tenere il servizio nel terzo set quando lei si è messa a colpire fortissimo. Ripeto, oggi non è stata per niente facile”.

Ora in semifinale è la volta di Roberta Vinci.

E’ una giocatrice completamente diversa dalle quattro che ho affrontato finora. Dovrò qundi cercare di fare qualcosa di diverso anch’io. Lei poi non ha nulla da perdere e ciò la rende pericolosa. Spero solo di dare il meglio e divertirmi”.

Il commento di Ubaldo Scanagatta al Williams-show

Premessa: di alcuni scambi violenti, potenti, dirompenti, ancora oggi, 15 anni dopo le loro prime apparizioni, sono probabilmente capaci soltanto le due sorellone. Serena come Venus, non solo Serena.
I primi dritti che ha esploso ad inizio match Venus Williams facevano paura, erano traccianti veri e propri. Li avrei classificati quasi intimidatori se, dentro di me, non avessi pensato fin dall’inizio che Venus non avrebbe mai voluto davvero battere la sorella minore impedendole di conquistare l’agognato Grande Slam.

Roberta Vinci oggi, sia pur scherzando, aveva detto: “Se Venus stasera si azzarda a batterla… Serena l’ammazza!”. Insomma che sarebbe stata Serena a vincere questo Williams-Show lo pensavano proprio tutti, negli spogliatoi, in sala stampa, nessuno escluso.
Non a caso anche i bookmakers pagavano in Italia una vittoria di Venus su Serena fino ad 8 volte la posta scommessa i più “pessimisti”, e 6 volte le altre società di betting. Venus aveva strappato un set, in uno Slam, per l’ultima volta a Wimbledon 2008.
Io non dico che papà Richard Williams fosse stato il regista del loro show, come si sospettava agli albori della loro presunta rivalità, ma certo è che non avrei mai speso 4146 dollari come ha fatto qualcuno per non perdersi questa loro sfida, acquistando i biglietti al cosiddetto mercato secondario.

Eppure hanno assistito al match 23.771 spettatori che hanno pagato carissimo, comunque, il biglietto. E tanti se ne sono andati prima che cominciassero a giocare Novak Djokovic e Feliciano Lopez, che invece era sicuramente un match vero al cento per cento…anche se è cominciato subito nel segno di Djokovic che ha strappato subito in apertura la battuta al biondo mancino di Madrid che piace tanto alla mamma di Andy Murray (ma ora non lo dice più…forse perchè si è sposato da poco). Va detto però che Feliciano Lopez in cinque duelli con il serbo non ci ha mai vinto una volta.

Come ha evidenziato Luca Baldissera nella sua cronaca l’occasione dello Williams Show è stata sfruttata da tante celebrities, vere e presunte, ma a giudicare dalla valanga di fischi che si è rovesciata su Donald Trump, candidato presidenziale alla successione di Obama, lui con il suo parruccone biondo-rossastro avrebbe fatto meglio a restarsene a casa. Non è stato certo un  bagno di… popolarità. Chi lo avrà consigliato a farsi vedere qui? Sommerso dai fischi lui, e per nulla applaudito neppure John McEnroe che, alzatosi dal suo scranno di telecronista, si è precipitato un minuto dopo ad omaggiarlo con la telecamera mobile della ESPN che lo ha subito pizzicato.  Nei giorni scorsi ogni volta che è stato inquadrato John McEnroe ha ricevuto vere e proprie ovazioni. Questa volta si è udito più di un sibilo e mormorii diffusi di disapprovazione. Alla gente non piacciono mai coloro che si inchinano ai potenti, nemmeno quando uno è amato come SuperMac.

Una sfida è fra le due Williams – e ne ho viste tante – è per me come assistere ad un’esibizione. Manca la suspence, l’atmosfera. Si applaudono colpi incredibili, prodezze anche atletiche straordinarie.
Ad un certo punto una botta di dritto di Venus ha preso in contropiede Serena che non ha mollato però il punto ma si è anzi prodotta in una spaccata da ginnasta quindicenne, quasi che non si portasse addosso almeno una settantacinquina e più di chili: lì, secondo me ha corso l’unico vero rischio della sua partita. Quello di farsi male. Quella è una “figura” che ho visto fare spesso a Djokovic e alla Jankovic – deve essere un’attitudine serba – ma che hanno ben altro fisico rispetto a Serena.
Che avesse chiesto un po’ troppo a se stessa lo deve aver pensato anche Venus, perchè vedendo la sorella a terra e che quasi sdraiandosi si era girata su se stessa sul cemento, mentre stava per tornare al suo posto si è girata anche lei per sincerarsi che Serena non si fosse fatta nulla.
Vi immaginate che scherzo del destino sarebbe stato se Serena si fosse fatta male giocando con la sorella, magari portando a casa ugualmente la vittoria per poi doversi ritirare?

Beh Roberta Vinci ha già avuto un bel po’ di fortunella – lo dice lei stessa, ma dopo 43 Slam al 44mo se la meritava pure – in questo torneo in cui tutte le sue avversarie sono state di bassa classifica perchè la Allertova le ha tolto di mezzo la Suarez Navarro, la Dodin che ha poi perso dalla Duque Marino le ha fatto fuori la Jankovic, la Bouchard si è ritirata, la Mladenovic le ha battuto la Makarova…
Se si fosse fatta male Serena prima di affrontarla, beh Roberta avrebbe il corso il rischio di farsi la fama della menagramo.
Mancato incidente a parte – e sia chiaro che pur avendolo descritto per esteso non glielo auguravo di certo – il match per me è stato assolutamente poco interessante.
Un collega accanto a me diceva: “Potevano giocare solo il terzo set no?”

Non c’è mai stato un solo momento, per me, dopo quei primi scoppiettanti 4 games con Venus che sembrava partita all’arrembaggio, nel quale ho pensato che Serena potesse perdere il match. E con tutto il tennis che ho visto nella mia vita, onestamente l’ultima cosa che mi eccita è vedere una esibizione. Anche fra le sorelle Williams. Se vi dicessi che non credo mi appassionerebbe un’esibizione Federer-Nadal?

Il video-commento di Ubaldo Scanagatta al day 9 dello US Open 2015:

Il video-commento in inglese al day 9 di Ubaldo con Ben Rothemberg:

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