Roland Garros, uomini: Murray disinnesca Karlovic, Nishikori la spunta al quinto. Bene Gasquet e Wawrinka

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Roland Garros, uomini: Murray disinnesca Karlovic, Nishikori la spunta al quinto. Bene Gasquet e Wawrinka

Stan Wawrinka supera senza problemi Chardy così come Raonic il lucky loser Andrej Martin complicandosi la vita nel primo set. Un Andy Murray finalmente centrato supera Ivo Karlovic in tre set. Albert Ramos-Vinolas elimina Jack Sock al quinto e accede agli ottavi di uno Slam per la prima volta in carriera. Richard Gasquet approfitta di un Kyrgios non al meglio per vincere in tre set, Nishikori suda fino all’ultimo contro un ottimo Verdasco

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[2] A. Murray b. [27] I. Karlovic 6-1 6-4 7-6(3) (da Parigi, Antonio Garofalo)

Stavolta Andy Murray potrà andare a mangiare qualcosa abbastanza in fretta senza fare notte. Dopo le due maratone dei primi due turni contro Stepanek e Bourgue, lo scozzese riesce a stare in campo appena due ore e ad evitare inutili ulteriori dispersioni di energie in vista della seconda settimana del Roland Garros. Ad Ivo Karlovic per la verità non si poteva chiedere troppo: con i suoi 37 anni poteva diventare il giocatore più anziano ad arrivare agli ottavi a Parigi dai tempi di Nicola Pietrangeli (1972) ma la terra rossa del Lengen, oggi peraltro faceva piuttosto caldo, e la proverbiale risposta del numero 2 del mondo hanno di fatto limitato la sua arma impropria.

Alla fine saranno solo quattordici gli ace del gigante di Zagabria, sostenuto a gran voce dalla clacque croata a furia di “Idemo! Idemo!”, a fronte degli otto di Murray che, incamerati rapidamente i primi due set si limitava a controllare i propri turni di servizio (nemmeno una palla break per Karlovic), provando ad avvicinarsi al break solo quando il croato aveva qualche svarione di troppo nei pressi della rete. Il tie-break del terzo set finiva però con esaltare le doti difensive di Murray e con un paio di strepitosi passanti – vi pare facile trapassare l’apertura alare di Karlovic? – il gioco era fatto. Se Gabashvili non dovesse superarsi, al prossimo turno altra gara di tiro al piccione contro Isner: ma il pennuto di Sua Maestà ha tutta l’intenzione di continuare a volare.

[3] S. Wawrinka vs [30] J. Chardy 6-4 6-3 7-5 (da Parigi, Antonio Garofalo)

Nessun problema per il campione uscente Stan Wawrinka che liquida il francese sullo Chatrier senza costringere i poveri inviati – già stremati dall’improvviso forfait di Nadal – agli straordinari notturni. Ci ha provato il pubblico scatenato e piuttosto scorretto del campo centrale a sostenere il loro beniamino ma quello visto oggi è un Wawrinka che pare incamminarsi verso la forma migliore dopo i patemi dell’esordio contro il ceco Rosol.

Nonostante il break subito in apertura lo svizzero è parso molto solido al servizio nonostante l’aggressività in risposta di Chardy che provava subito ade entrare in campo sulle seconde dello svizzero per sottrarsi ai lunghi scambio da fondo che lo vedevano in netta difficoltà. L’unico momento di incertezza della partita si è avuto nel finale quando Wawrinka, chiamato a servire per il match sul 5-4, si faceva strappare il servizio in un game scellerato condito da errori e stecche di rovescio. Mentre ancora i boati dello Chatrier si producevano immaginando chissà quale apocalittica rimonta, Wawrinka manteneva la calma, sparava un paio di rovesci lungolinea dei suoi e zittiva lo scorbutico pubblico parigino, immortalandolo anche con un selfie alla Totti tra il divertito e l’irriverente. 

Al prossimo turno Stanimal è atteso dal vincente del match tra Gilels Simon e Victor Troicki: 4-2 il bilancio in suo favore con il francese, con due vittorie proprio su questi campi, mentre con il serbo ha sempre vinto nei quattro precedenti.

[8] M. Raonic b. [LL] A. Martin 7-6(4) 6-2 6-3 (Federico Carducci)

Milos Raonic è il primo giocatore a qualificarsi per gli ottavi di finale del Roland Garros superando lo slovacco Andrej Martin, numero 80 ATP, in tre set. Il canadese raggiunge per la seconda volta in carriera questo turno, mentre lo slovacco si ferma al terzo turno nel suo primo ingresso in un tabellone del Grande Slam. Non è stato un successo agevole quello del canadese che anche nell’unico precedente tra i due, risalente alle qualificazioni dell’Australian Open 2011, aveva dovuto faticare per avere ragione del tennista di Bratislava. Raonic è apparso infatti molto falloso, sopratutto con il dritto, ed in alcuni frangenti insolitamente lento negli spostamenti. Eppure il primo set si era aperto in maniera davvero positiva per la testa di serie numero 8 che dopo aver tenuto il servizio riusciva a brekkare immediatamente l’avversario e poi a confermarlo salendo 3-0. Nel quarto game lo slovacco si blocca e tiene il servizio, prima di riuscire a rientrare del tutto in partita grazie all’aiuto del canadese: Raonic, infatti, nel successivo turno di battuta si porta sul 40-30 ma si avventura in due discutibili attacchi a rete e concede il contro-break. Sul 4-3 in suo favore Raonic trova il nuovo break che lo porta a servire per il primo set. Il canadese sale 40-15 ma non riesce a chiudere ed anzi, anche grazie ad uno spettacolare passante in recupero su uno smash, Martin trova il nuovo contro-break. Nel game successivo il numero 9 del mondo ha altre tre palle set, ma ancora una volta non riesce a convertirle ed anzi lo slovacco impatta 5-5. Diventa chiaro a questo punto che l’unico modo per decidere la frazione è il tie-break, e cosi accade: nel gioco decisivo il canadese parte ancora una volta forte, portandosi sul 6-2, e dopo essersi visto annullare altri due set point riesce a chiudere il parziale.

Il secondo set è molto meno equilibrato: Raonic scappa subito 4-0 e, salvo concedere una palla break nel sesto gioco, controlla agevolmente la frazione chiudendola per 6-2. La terza partita, invece, ricalca il tema del primo set con i due giocatori che si alternano in parziali a favore prima dell’uno poi dell’altro: parte meglio Raonic che, esattamente come nelle frazioni precedenti strappa il servizio alla prima occasione utile, portandosi poi sul 2-0. Ci si aspetta che da questo momento in poi sia una passeggiata per il canadese, ma Martin reagisce ed infila un parziale di tre giochi consecutivi, compreso il contro break nel quarto gioco. Sotto 3-2 Raonic decide di cambiare marcia ed infila un nuovo parziale, stavolta di 4 game, che gli permette di chiudere il set per 6-3 e l’incontro dopo 2 ore e 44 minuti. Nel prossimo turno l’allievo di Riccardo Piatti e di Carlos Moya, trionfatore a Parigi nel 1998, affronterà Albert Ramos-Vinolas.

[5] K. Nishikori b. F. Verdasco 6-3 6-2 3-6 2-4 6-4 (Giovanni Vianello)

Dopo una battaglia di più di tre ore Nishikori la spunta al quinto set su Fernando Verdasco, già giustiziere di Rafael Nadal al primo turno dell’Australian Open di quest’anno. Il primo set lasciava presagire un incontro più facile per il nipponico oggi; il giapponese infatti si è aggiudicato la prima frazione 6-3 con due break di vantaggio avendo un solo passaggio a vuoto nel secondo game, quando Kei perdeva la battuta immediatamente dopo averla strappata al suo avversario; già nel secondo set ci sono i primi segni di cedimento di Nishikori, con il nipponico che va due volte sotto di un break, ma poi si aggiudica comunque il parziale 6-4.

Nel terzo e quarto set Kei non riesce più a pressare da fondo, complice anche un Verdasco che riesce a spingere con continuità, in particolare col dritto. Nel quinto set, tuttavia, Nishikori sembra nuovamente quello del primo set, ricomincia a comandare le operazioni con entrambi i fondamentali ed a costringere lo spagnolo sulla difensiva, la fase del gioco non esattamente preferita da Verdasco. L’ultima frazione si conclude 6-4, anche se Kei chiude solo al quarto match-point, dopo averne sprecati due sul 5-3 sul servizio di Verdasco ed uno sul proprio servizio sul 5-4. Buona prestazione di Nishikori nel primo e nell’ultimo parziale, da rivedere soprattutto il terzo ed il quarto set. Servirà più continuità per battere i migliori.

[9] R. Gasquet b. [17] N. Kyrgios 6-2 7-6(7) 6-2 (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)

C’era molta attesa per la sfida franco australiana di questo pomeriggio sul centrale del Roland Garros.  L’idolo di casa Richard Gasquet è chiamato alla prova Kyrgios. Avanti 4-2 nei precedenti e 2-0 sulla terra battuta, Gasquet aveva perso l’unico match in Francia, nei quarti di inizio anno a Marsiglia. Ma il ricordo indelebile è quello delle due sfide sull’erba di Wimbledon ricche di pathos, nel 2014 vinse Nick 10-8 al quinto, nel 2015 la rivincita di Richard in quattro set. Il francese di Beziers chiarisce subito a tutti quali sono le sue intenzioni. In dieci minuti va 3-0, cercando di variare i colpi, non dare ritmo al suo avversario, cogliendo tutti i vantaggi della diagonale di rovescio cercata troppo spesso da Kyrgios, che, e non è una novità, dimostra di avere ben poca pazienza, vuole chiudere presto gli scambi col risultato di  tirare troppo spesso fuori misura i suoi missili di diritto. La battuta di Gasquet aiuta il francese ad allungare fino al 5-1.  Da registrare qualche punto da applausi,  con alcuni drop, effettuati a turno  da entrambi i giocatori, che danno vita a scambi di scherma, sotto rete, apprezzati dal pubblico del Philippe Chatrier. “Sono stato contento di aver potuto giocare sul centrale anziché sul Lenglen– racconta Gasquet – il centrale è più grande, ha più spazio a fondo campo, che mi permette di utilizzare maggiori angoli, cosa importante nell’affrontare Kyrgios”. Il primo set dura solo 34 minuti, una marcia a senso unico di Gasquet, salvo un unico passaggio a vuoto in battuta per il francese al servizio sul 5-1. C’è il tempo però per il giallo del fisioterapista in campo, chiamato da Kyrgios, per farsi massaggiare la spalla sinistra. Niente di preoccupante, soprattutto niente che non possa fare giocare l’australiano al meglio.

A riprova, il match sale d’intensità. Kyrgios registra un po’ di colpi ed entra finalmente in partita. Gasquet invece non riesce ad affondare, non realizza qualche palla break  e, dal 4-4  in avanti, è chiamato ad arginare gli attacchi dell’australiano, che vive il suo momento migliore, arrivando ad una palla dal 6-5. Il pubblico  trascina Gasquet al tie break. Molto avvincente, ognuno tiene il proprio servizio, tra ace, qualche estemporaneo serve and volley di Kyrgios e scambi lunghi, quelli sempre a vantaggio di Gasquet; bello  in particolare il rovescio lungo linea che chiude il punto del 7-7. Un unico mini break porta Gasquet sull’8-7, che in modo molto deciso conferma immediatamente portandosi in vantaggio di due set. “È stato fondamentale vincere il secondo set  – ammetterà a fine partita il francese –  nel secondo set è diventata tutta un’altra partita, completamente diversa rispetto all’inizio. E Nick stava entrando in confidenza con il suo gioco”. La maturità del francese (29 anni)  che va a contrapporsi alla spavalderia del ventunenne australiano. Gasquet non batte un ciglio, o quasi, anche dopo due violation time; mentre Kyrgios nel rispondere ai servizi del suo avversario scimmiotta canticchiando  il motivetto tipico del Roland Garros appena urlato da alcuni bambini. La testa è ormai negli spogliatoi e Gasquet ha via libera per approdare agli ottavi di finale per la quinta volta in carriera, suo miglior risultato di sempre sul rosso parigino. Incontrerà Nishikori che oggi ha tremato non poco contro Verdasco.  “Ho molto rispetto per il giapponese, uno dei migliori del circuito, ma ho le mie chance si gioca a Parigi sulla terra ed in cinque set. Certo sarà una bella lotta.”

A. Ramos-Vinolas b. [23] J. Sock 6-7(2) 6-4 6-4 4-6 6-4 (Bruno Apicella)

Albert Ramos.Vinolas raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale in un torneo del Grande Slam e conquista il suo più importante risultato della carriera sulla terra rossa di Parigi al termine di un match durato più di quattro ore. Lo spagnolo ha battuto al quinto set la testa di serie numero 23 del torneo, lo statunitense Jack Sock (n. 25 ATP). Dopo aver perso il primo set al tie break il numero 55 del mondo è riuscito a vincere il secondo parziale recuperando da uno svantaggio di 4-1. È stato proprio Sock a partire forte all’inizio del match: lo statunitense ha conquistato subito un break ma non è riuscito a mantenere il vantaggio acquisito con il set che viene deciso dal tie break. Qui è Sock a fare la differenza con il dritto e a mettere in difficoltà lo spagnolo che avverte la tensione del momento: il tie break si chiude per 7 punti a 2. Nel secondo set Sock continua a spingere e sale 4-1 ma da questo momento in poi lo statunitense non riesce più a trovare il campo dando l’impressione di avere un calo fisico. Con cinque giochi consecutivi Ramos si aggiudica il set per 6-4.

Il match diventa una vera e propria lotta e nel terzo set non ci sono break fino al 4-4. È lo spagnolo, però, ad essere più solido da fondo e a mettere in difficoltà Sock con le sue traiettorie mancine e a conquistare il break che si rivela decisivo. Anche se, quando Ramos-Vinolas serve per chiudere è più incerto e Sock non riesce a concretizzare ben cinque palle break: lo spagnolo chiude al terzo set point. Nel nuovo set Sock prova a non mollare, continua a spingere e cerca di restare più concentrato nel suo turno di servizio. È il primo ad ottenere il break con la possibilità di chiudere ma si aggiudica il set nel turno di risposta. Il match va al quinto e decisivo set ed è deciso proprio da un break nel nono game. Ramos-Vinolas, dopo la vittoria su Federer a Shangai lo scorso anno, raggiunge per la prima volta la seconda settimana in uno slam.

[15] J. Isner b. T. Gabashvili 7-6(7) 4-6 2-6 6-4 6-2 (Bruno Morobianco)

John Isner vince, rispetta il pronostico, pareggia le vittorie negli sconti diretti contro il russo Gabashvili e si qualifica agli ottavi del torneo parigino dove affronterà uno dei favoriti per la vittoria finale, lo scozzese Murray, ma quanta fatica e quanti pericoli per superare l’avversario odierno visto che a referto risultano 144 punti per entrambi.

Nonostante il divario importante tra i due secondo la classifica ATP, la gara è stata equilibrata, intensa nelle sue tre ore di svolgimento, come nei tre precedenti scontri diretti. La sensazione è quella che Gabashvili abbia gettato al vento un’occasione importante per dare un senso alla sua annata per niente esaltante, caratterizzata da tante eliminazioni al primo turno. Il russo avrà molti motivi per rimpiangere le occasioni perse per vincere la gara di oggi, non ha sfruttato i 2 set point del tie break del primo set, combattuto alla pari, non ha capitalizzato il vantaggio di due set a uno e soprattutto non ha saputo gestire i due game di vantaggio in avvio di quinto e decisivo set, subendone 6 di fila per una clamorosa rimonta che sembrava  poco probabile per Isner visto l’inizio. L’americano ha avuto il merito di costruire la vittoria vincendo in rimonta il primo set senza il quale difficilmente avrebbe potuto vincere oggi facendo leva sul suo punto di forza, 34 ace decisivi contro un avversario tenace, ai quali bisogna aggiungere i 69 vincenti contro i 44 del russo. Difficilmente però Isner riuscirà a superare Murray se gli concederà 66 errori gratuiti come oggi.

[22] V. Troicki b. [16] G. Simon 6-4 6-2 6-2 (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)

Dopo Dimitrov, Troicki fa fuori anche Simon, per la prima volta  dopo sei sconfitte su sei match giocati, senza peraltro vincere nemmeno un set.

Viktor approfitta dei cinque set di Simon contro l’argentino Pella (in recupero da 2 set sotto). Che di fatto hanno demolito il transalpino. Gilles si è piano piano spento, ha retto di fatto solo un set, poi ha cercato ugualmente di lottare, ma ha trovato dall’altra parte della rete un giocatore solido, che non si è mai fatto sorprendere.  Questa è sicuramente una buonissima versione di Troicki, che serve bene, sbaglia poco, va  a prendersi i punti  a rete. Insomma  Jack Reader, il suo tecnico australiano, ha fatto davvero un buon lavoro, riportando il suo assistito da oltre la posizione numero 500 – a seguito della sua ormai famosa sospensione – fino a quasi al suo best ranking, numero 12 nel giugno del 2011. Oggi Viktor è n. 24 e per la terza volta raggiunge gli ottavi di finale dello slam parigino. Dopo il primo set chiuso di misura 6-4, ha piegato Simon con un doppio 6-2. Si è giocato  sul Lenglen, campo dove il tifo francese si esalta in modo particolare. Questa sera è stato però ammutolito dalla costanza di Troicki. Ora per il serbo il detentore del titolo Stan Wawrinka.  Ci sono le premesse per un incontro interessante e dal risultato non scontato.

Risultati:

[9] R. Gasquet b. [17] N. Kyrgios 6-2 7-6(7) 6-2
[3] S. Wawrinka vs [30] J. Chardy 6-4 6-3 7-5
[2] A. Murray b. [27] I. Karlovic 6-1 6-4 7-6(3)
[22] V. Troicki b. [16] G. Simon 6-4 6-2 6-2
[8] M. Raonic b. [LL] A. Martin 7-6(4) 6-2 6-3
[5] K. Nishikori b. F. Verdasco 6-3 6-2 3-6 2-4 6-4
[15] J. Isner b. T. Gabashvili 7-6(7) 4-6 2-6 6-4 6-2
A. Ramos-Vinolas b. [23] J. Sock 6-7(2) 6-4 6-4 4-6 6-4

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