Si è ritirata Virginie Razzano

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Si è ritirata Virginie Razzano

A trentacinque anni la francese ha salutato il tennis. Della sua carriera rimangono impressi nella memoria due match a Parigi, nei quali dimostrò più di tutto la sua forza d’animo

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La off season è, tra le altre cose, la stagione dei ritiri. Esclusi i grandi, che di solito scelgono di annunciare il ritiro con anticipo e salutano al termine di un grande torneo, la maggior parte dei tennisti avanti con gli anni o martoriati dagli infortuni approfitta del mese di pausa per tirare le somme e decidere se proseguire o meno l’anno successivo. L’ultima a depennarsi dalla lista è stata Virginie Razzano, francese di Digione, oggi trentacinquenne, che pochi giorni fa ha scelto di riprendere in mano il proprio account Instagram per accomiatarsi dal circuito e dai propri fan. “Cucù a tutti, sto per mettere fine alla mia carriera di sportiva professionista” ha scritto molto semplicemente Razzano, a corredo di una foto natalizia con il fidanzato, per poi passare subito a parlare dei suoi nuovi progetti come organizzatrice di eventi e seminari. Nessun bilancio, nessun ricordo, testa già al futuro, segno che la decisione era maturata già da tempo (era ferma da giugno, quando aveva disputato il suo ultimo torneo all’ITF 25k di Montpellier) e che non ci sono rimpianti. “Continuerò ad allenarmi per tenermi in forma” ha aggiunto. Al momento non è chiaro se le sue prospettive lavorative la vedranno coinvolta in attività della FFT, la Federtennis francese.

Con un best ranking di numero 16 WTA raggiunto nel 2009, una Federation Cup vinta da comprimaria nel 2003 e due titoli International in bacheca, vinti in due settimane consecutive dello swing asiatico del 2007 a Guangzhou e a Tokyo, Razzano è nota al grande pubblico per essere ad oggi l’unica avversaria ad aver eliminato Serena Williams al primo turno di uno Slam. Sulla terra rossa di casa del Roland Garros, nel 2012, ebbe bisogno di nove match point e di una prestazione strepitosa per imporsi 4-6 7-6(5) 6-3 sulla miglior tennista dell’era contemporanea.

Il turno successivo la vide nettamente sconfitta, ma quella vittoria su Serena rimase simbolica anche perché fu il premio per il coraggio dimostrato l’anno precedente. Il 24 maggio del 2011 infatti, appena otto giorni dopo aver perso l’allora fidanzato Stephane Vidal per un tumore al cervello, Razzano era scesa regolarmente in campo per il suo primo incontro nel tabellone principale del Roland Garros. Al collo portava un regalo di San Valentino, donatogli proprio da Vidal. “Lui voleva che giocassi, che continuassi la mia vita, credeva che avessi in me la forza di farlo” disse al termine dell’incontro, perso. Oggi il suo breve messaggio di saluto dimostra lo stesso obiettivo: continuare ad andare avanti.

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