Andrea Gaudenzi: "Non rinunciamo ancora alla stagione". Il 15 maggio decisione per luglio

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Andrea Gaudenzi: “Non rinunciamo ancora alla stagione”. Il 15 maggio decisione per luglio

Andrea Gaudenzi spiega che a inizio giugno verrà presa invece una decisione sui tornei di agosto. Sull’unione ATP-WTA: “Spero sia l’inizio di una collaborazione concreta”

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Che ne sarà del resto della stagione 2020? Aleggiano ancora tanti dubbi su una situazione che non sembra avviarsi verso un epilogo felice, a causa della pandemia di COVID-19. In Italia, dal 4 maggio, gli atleti professionisti e i soci di molti circoli finalmente sono potuti scendere di nuovo in campo, seppur attenendosi alle dovute regole d’igiene e restrizione.

Tutto è cominciato ai primi di marzo, quando è iniziata la sospensione dei grandi eventi con la cancellazione dei primi tre Masters 1000 dell’anno – Indian Wells, Miami e Montecarlo – e di tutti gli altri tornei minori, per poi giungere al posticipo (per ora) del Roland Garros e alla cancellazione di Wimbledon. Roma rimane ancora “tra color che son sospesi…”. Lo US Open per adesso rimane in vita ma ancora per quanto non si sa. In questo scenario funestato dal coronavirus, Rafa Nadal è apparso alquanto pessimista e decisamente scettico sulla ripresa del tour; per lui la stagione è praticamente terminata. Ha ragione?

Invece Andrea Gaudenzi, dall’alto del suo ruolo di presidente ATP, in un’intervista a Reuters ha dichiarato che non intende ancora rinunciarvi del tutto. L’ex n. 18 del mondo vuole restare ottimista: “Non sarebbe saggio rinunciare ora, nessuno sa cosa succederà, vogliamo avere un atteggiamento ottimista. Ovviamente ci sono varie opzioni, come giocare a porte chiuse o adattarsi alle restrizioni sui viaggi (questo strizza un po’ l’occhio all’ipotesi di tornei nazionali, ndr) ma non abbiamo preso ancora delle decisioni perché sono tutti scenari ipotetici”.

Gaudenzi precisa inoltre che è stata fissata la data del 15 maggio per decidere della sorte dei tornei che dovrebbero svolgersi in luglio (nelle date successive a quelle in cui avrebbe dovuto disputarsi Wimbledon) e quella del 1 giugno per le gare previste in agosto: “Siamo in anticipo di sei o otto settimane per decidere; oltre queste date credo sarebbe sciocco prendere delle decisioni“. Lo US Open per ora è in programma dal 31 agosto al 13 settembre: “Quando conosceremo la situazione ai primi di giugno, allora forse sapremo qualcosa in più a proposito dell’estate americana. Possiamo immaginare che sia difficile conformare tutti i paesi a un unico regolamento in fatto di restrizioni sui viaggi. Per esempio, l’Australia attualmente si trova in una fase completamente diversa dalla Gran Bretagna. Se si pensa alla Svezia, hanno avuto un approccio totalmente differente e forse oggi sarebbe possibile disputarvi un torneo; ma sarebbe altrettanto fattibile far viaggiare cento giocatori verso la Svezia? No. Questo è il problema“.

In un contesto così complicato e ancora nebuloso, l’ATP, la WTA, l’ITF e i quattro Slam hanno unito le loro forze raccogliendo 6 milioni di dollari per venire in aiuto dei giocatori più penalizzati da questo stop, ovvero coloro che occupano una posizione più bassa in classifica. Dal canto suo, Roger Federer ha recentemente proposto l’unione delle dirigenze di ATP e WTA, proposta accolta con entusiasmo da Gaudenzi e dal CEO WTA Steve Simon: “Spero sia solo l’inizio di una futura collaborazione concreta” afferma Gaudenzi, “collaborazione di cui il nostro sport ha davvero bisogno per crescere e diventare uno dei migliori. Sono molto felice di questo. È un messaggio forte e sano il fatto che tutti si uniscano per venire in aiuto a coloro che si trovano in difficoltà in un momento cosi difficile“.

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