Sonego: "Ero preoccupato per il viaggio in America, ma si fa tutto in sicurezza"

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Sonego: “Ero preoccupato per il viaggio in America, ma si fa tutto in sicurezza”

Il vincitore degli Assoluti di Todi ha parlato con la sezione de La Repubblica di Torino, la sua città. “Appena arrivato in albergo sono iniziati i controlli, dal tampone agli esami del sangue; i test verranno ripetuti ogni due o tre giorni”

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Lorenzo Sonego - Kitzbuhel 2019 (foto Felice Calabrò)
 

Già a New York per il doppio appuntamento delle prossime settimane, Lorenzo Sonego ha parlato con Fabrizio Turco de La Repubblica di Torino, città natale del N.46 ATP, addentrandosi nelle misure di sicurezza del torneo e descrivendo gli ultimi mesi di attività, che l’hanno visto vincere in serie agli Assoluti di Todi e all’esibizione di Perugia – ha vinto incontri anche all’Oltrepò Tennis Cup e nelle finali di A1.

Partito sabato da Malpensa, come molti altri giocatori Sonego non ha affrontato la trasferta americana a cuor leggero: “Ero un po’ preoccupato per il viaggio, ma tutto è andato bene. Appena arrivato in albergo sono iniziati i controlli, dal tampone agli esami del sangue; i test verranno ripetuti ogni due o tre giorni.

Per queste tre settimane, il suo unico compagno sarà il preparatore atletico Damiano Fiorucci, in ossequio alla riduzione del personale imposta dalla USTA, una delle misure di sicurezza che dovrebbero garantire la solidità della bolla newyorchese: “Noi viviamo controllati e isolati, ogni spostamento viene effettuato in sicurezza. Ed è giusto così perché la salute di tutte le persone coinvolte resta prioritaria. […] Certo, rispetto a quanto eravamo abituati a vivere negli anni scorsi, il clima è un po’ strano”. Per il resto, le indicazioni sono quelle note a tutti, vale a dire mascherine e social distancing.

Al momento dell’intervista, il N.3 d’Italia avrebbe dovuto esordire giovedì come prima testa di serie delle qualificazioni del 1000 di Cincinnati, ma la rinuncia di Kei Nishikori, positivo al coronavirus, gli ha garantito l’accesso al main draw. Sonego aveva peraltro alluso a questa possibilità durante l’intervista, e ora avrà qualche giorno di preparazione in più (oltre alla certezza del prize money per il primo turno). In ogni caso, sembra sicuro delle proprie chance di far bene, pur riconoscendo che molto dipende anche dal valore degli avversari: “Io negli States ho sempre fatto bene, forse perché le condizioni sono spesso simili alla terra. Ma non mi pongo obiettivi, anche perché ogni partita è complicata e ricca di insidie. Non esiste un match facile”.

D’altronde, i mesi di pausa (e le vittorie consecutive in Umbria) l’hanno aiutato a riprendersi da un pessimo inizio di stagione, cinque su cinque prima dei quarti raggiunti a Rio de Janeiro. Stando alle parole di Lorenzo, lo stop gli ha consentito di lavorare come mai prima d’ora: “Personalmente ho ricominciato bene, raccogliendo i frutti di quanto fatto durante la pausa. Nel lockdown ho lavorato sodo sui punti deboli e sono migliorato sotto tanti aspetti, dalla tecnica alla parte atletica. Lo stop mi è servito, ma il lavoro non è finito qui: devo ancora crescere nella forza”.

Rinfrancato dunque dal buon livello espresso, il tennista azzurro ha più volte rimarcato il suo bisogno di accumulare partite ad alto livello, essendo arrivato un pochino più tardi al tennis che conta. Adesso, però, l’abitudine a giocare lontano dalle luci della ribalta potrebbe trasformarsi in un vantaggio grazie alle porte chiuse: “Io in fondo sono uno degli ultimi arrivati, sono meno abituato di altri a giocare davanti a grandi folle. Ma a qualcuno potrebbe pesare”. Quel che è certo è che, passo dopo passo, ha costruito una grande fiducia nei propri mezzi, e si sente pronto a metterla in campo: “Rientrare con tante vittorie alle spalle ti dà forza, rappresenta uno stimolo in più. […] Quando si scende in campo si vive tutto allo stesso modo. Che tu sia il favorito o meno, davanti hai sempre un avversario forte che farà di tutto per vincere. Ogni partita è una battaglia e nessuno ti regalerà nulla“.

Infine, Sonego ha parlato del ruolo di ambasciatore della città di Torino, nomina ricevuta a giugno: “Il mio compito è far conoscere Torino in giro per il mondo. Anche in vista della Finals ATP del 2021. È una bella soddisfazione, ringrazio la sindaca Appendino”.

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