Nole e quella voglia di scordare New York. "Finals, Coppa Davis e il tifo della gente" (Cocchi). Zverev lo specialista: 5 vittorie in 5 finali. Vienna è ai suoi piedi (Pierelli). Sinner si gioca le ultime chance per andare a Torino (Schito)

Rassegna stampa

Nole e quella voglia di scordare New York. “Finals, Coppa Davis e il tifo della gente” (Cocchi). Zverev lo specialista: 5 vittorie in 5 finali. Vienna è ai suoi piedi (Pierelli). Sinner si gioca le ultime chance per andare a Torino (Schito)

La rassegna stampa del 1 novembre 2021

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Nole e quella voglia di scordare New York. “Finals, Coppa Davis e il tifo della gente” (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

[…] Ieri, il numero 1 al mondo è tornato a parlare in pubblico, nella giornata dedicata ai media che prede il Masters 1000 di Parigi Berry. Malinconia Vestito di blu, con gli occhi ancora velati di una lontana malinconia, Nole è stato suo malgrado costretto a ripercorrere quella giornata, che resterà nella sua mente molto a lungo. La domanda è, quanto a lungo? Basterà tomare a vincere per scrollarsi quel peso dalle spalle, o il fantasma continuerà a perseguitarlo? È un quesito a cui il campione di 20 Slam spera di dare risposta già da questa settimana: «Sono molto carico all’idea di tornare in campo dopo tanto tempo – ha detto -. Questo è stato un anno pieno di successi e soddisfazioni ma anche estenuante. Mi ha prosciugato mentalmente, ho dovuto fare i conti con diverse cose sia dentro sia fuori dal campo, e con la rincorsa al Grande Slam e al Golden Slam». Di quel giorno a New York cerca di tenere solo il buono. L’insegnamento, il calore umano dei 20.000 dellArthur Ashe, lo stadio del tennis più capiente al mondo, per una volta tutto per lui: «Nel corso degli anni ho imparato ad accettare le sconfitte, fino a considerarle un’opportunità per crescere. Quella di New York è arrivata nel momento peggiore e migliore per me. È ovvio che sia stata una grande delusione, in quella giornata il mio gioco non e stato sufficiente a conquistare il torneo, ma allo stesso tempo ho vissuto l’amore della gente» Vittoria Quello del pubblico, così partecipe, e stato un abbraccio per lui insolito, il più caldo e inaspettato mai ricevuto da quando si è trasformato in rivale di Federer e Nadal: «Non lo avevo mai vissuto prima in vita mia a New York, e nemmeno in molti altri posti nel mondo, in realtà. Non me l’aspettavo, mi ha sorpreso e mi ha toccato nel profondo del cuore. Quella, per me è stata una vittoria per la vita». Dopo un periodo di elaborazione del lutto, Nole ha iniziato ad analizzare più lucidamente la sconfitta: «Non era semplicemente la mia giornata, non ero presente a me stesso come sempre. Ma la considero come una grande lezione, un ritorno alla realtà, e sapere di essere stato così vicino a completare il Grande Slam mi dà grande coraggio e voglia di ripartire. Ho capito che ci sono ancora aspetti su cui lavorare, allenarmi, impegnarmi. Ora devo soltanto capire quanto ho recuperato a livello emotivo e se sono pronto a giocare ad alto livello». Obiettivi Questo finale di stagione, per Djokovic prevede tre impegni sul campo: Parigi questa settimana, poi le Atp Finals dal 14 al 21 novembre a Torino e infine la Coppa Davis. Il sogno di regalare un grande trofeo alla sua Serbia, dopo la delusione olimpica di Tokyo è sempre vivo: «Intanto sono curioso di vedere come andrà questa settimana. È importante cominciare subito con grande intensità. Negli ultimi giorni mi sono allenato bene, ma la mancanza di continuità e partite potrebbe essere un pericolo. Cercherò di misurare il mio stato di forma giorno per giorno sperando in un po’ di fortuna, qui ho avuto sempre buoni risultati». Ottimi, considerato che ha vinto cinque titoli sull’indoor parigino. Un ‘occasione ideale per allungare il vantaggio in vetta e salvare il trono dagli artigli di un Daniil Medvedev sempre più aggressivo: «Al momento sono in una posizione abbastanza tranquilla in termine di punti e spero di poter salvare il numero 1 a fine stagione. E poi c’è la Davis a cui tengo sempre tantissimo». Australia Ieri è stata anche l’occasione di chiedere a Nole cosa pensa di fare con “Australian Open dove potrebbe conquistare il 10′ titolo. Secondo le ultime notizie dallo Stato di Victoria, dove si trova Melbourne, chi non è vaccinato non potrà entrare sul territorio: «Prenderò una decisione dopo aver letto la dichiarazione ufficiale di Tennis Australia. Ad oggi ancora non ne sono arrivate, per cui fino a quel momento non parlerò più di questo argomento perché non voglio speculazioni». Meglio giocare.

Zverev lo specialista: 5 vittorie in 5 finali. Vienna è ai suoi piedi (Matteo Pierelli, La Gazzetta dello Sport)

[…] Sasha Zverev ha la qualità dei grandi campioni, quella di giocare bene le partite importanti, di tirare fuori gli artigli quando più conta. Vienna non ha fatto eccezione: quinta finale del 2021, quinto trionfo, compreso l’oro olimpico di Tokyo. Battuto lo statunitense Frances Tiafoe, il giustiziere del nostro Sinner, in due set tutto sommato poco complicati. Zverev ha fatto la differenza grazie al solito, implacabile servizio, con il quale ha conquistato l’80% di punti con la prima. Il rendimento del tedesco in questa seconda parte di stagione è stato impressionante, dopo Wimbledon ha perso solo in due dei 27 incontri che ha disputato: in semifinale agli Us Open (con Djokovic) e ai quarti di Indian Wells (Fritz). Insomma, il tedesco è in grande condizione (lui e Ruud sono i plurivittoriosi di tornei del 2021) e a questo punto è un serio candidato alla vittoria delle Finals di Torino. «Sono molto contento della forma in cui mi trovo – ha detto Zverev – ma ho altre due settimane importanti di fronte a me. E spero di chiudere in bellezza la stagione» Svolta olimpica Stagione che ha avuto un punto di svolta ben preciso. «Penso che il successo alle Olimpiadi mi abbia dato molta fiducia: ora mi sento in grado di poter competere con chiunque e in qualsiasi situazione». Dal canto suo, Tiafoe ha cercato di fare un po’ di show per portare il pubblico dalla sua parte, come già successo con Sinner, ma Zverev ha mantenuto i nervi saldi e ha conquistato il 18° titolo in una carriera a cui manca solo la griffe di uno Slam. Ci era andato molto vicino nel 2020: nella finale dello Us Open contro Thiem è stato avanti due set a zero, ha servito per il match, ma alla fine ha perso al tie-break del quinto. […] VaiMarin Le stesse che ha colto Marin Cilic, capace di vincere uno Slam nel 2014 (Io Us Open) e ancora oggi a 33 anni, in grado di reggere l’urto ad alti livelli, al cospetto di avversari più giovani e affamati di lui. Ieri il croato ha conquistato San Pietroburgo (doveva aveva già vinto nel lontano 2011) battendo in una finale molto combattuta Taylor Fritz. Cilic nel terzo set si è trovato sotto 3-1, ma poi è riuscito a rimontare l’avversario. Per l’ex numero 3 del mondo è il 20° titolo della carriera, il secondo del 2021 dopo quello sull’erba di Stoccarda. «Dieci anni dopo -ha detto Cilic – la mia vita è cambiata, ora ho una famiglia e due figli, l’ultimo appena nato: il successo lo dedico a lui».

Sinner si gioca le ultime chance per andare a Torino (Francesca Schito, Il Tempo)

Mentre Sascha Zverev si gode la vittoria dell’Atp 500 di Vienna, Sinner e gli altri italiani pensano a Parigi Bercy. Il tedesco si è imposto per 7-5 6-4 su Frances Tiafoe che aveva eliminato sabato proprio l’altoatesino. Ora pero il target di Jannik è chiaramente centrare il pass per le Atp Finals in programma dal 14 al 21 novembre al Pala Alpitour di Torino.[…] Se Berrettini ha dato forfait per concentrarsi sull’appuntamento di Torino, Sinner non può mollare la presa. La rinuncia del compagno di nazionale regala un bye a Jannik che però non può cantar vittoria visto il sorteggio tutt’altro che positivo per lui e poi gli altri italiani. Il numero 9 del mondo se la vedrà con il vincitore tra Herbert e Alcaraz. Lo spagnolo è favorito e qualora fosse lui a qualificarsi per il secondo turno, per Sinner sarebbe già un match particolarmente impegnativo, come può confermare Berrettini, uscito da Vienna proprio per mano del 18enne. Per staccare il pass per le Finals, Sinner dovrà guardarsi di ritorni di Hubert Hurkacz e Cameron Norrie. Andare più avanti possibile nel torneo parigino è l’unica strada praticabile. Gianluca Mager è l’unico azzurro a superare le qualificazioni del Mille francese, out Travaglia, Seppi e Musetti. Oggi l’esordio di Fabio Fognini contro l’ungherese Fucsovic: il vincitore di questo match se la vedrà con Novak Djokovic al rientro nel circuito dopo la sconfitta nella finale dello Slam newyorchese. Lorenzo Sonego invece esordirà contro lo statunitense Taylor Fritz e il vincente troverà sulla sua strada un altro pezzo da novanta: Andrey Rublev. 

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