Numeri: il sottovalutato rendimento di Nadal lontano dall'amato rosso

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Numeri: il sottovalutato rendimento di Nadal lontano dall’amato rosso

La vittoria degli Australian Open 2022 accende i riflettori sull’ottimo rendimento del campione spagnolo anche lontano dalla terra battuta

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8- gli Slam non giocati sulla terra battuta vinti da Rafael Nadal. Per comprendere meglio quanto questo numero sia di per sè impressionante basti pensare che -eccezion fatta per i suoi straordinari rivali Federer e Djokovic- nella storia del tennis moderno solo Pete Sampras (con 14 titoli, distribuiti tra 2 Australian Open, 7 Wimbledon e 5 US Open) ha fatto meglio dello spagnolo in tal senso. Appena un altro tennista è vicino ad eguagliare in tal senso Nadal: più che Andre Agassi, con i suoi sette Major portati nella bacheca personale al di fuori del French Open da lui conquistato nel 1999, è soprattutto  Jimmy Connors ad avvicinarsi allo spagnolo. Il tennista mancino nato e cresciuto in Illinois nel corso della sua carriera non ha mai vinto a Parigi, dove al massimo ha raggiunto le semifinali (per quattro volte), ma nel 1976 a Forest Hills si è imposto in finale su Borg sulla terra verde, superficie molto simile a quella del Roland Garros. Sebbene giocato sulla distanza corta (ad eccezione della finale vinta su Gonzalez), poi, il titolo olimpico conquistato dallo spagnolo nel singolare di Pechino nel 2008, per il prestigio conseguente, vale poco meno di un Major e più di un Masters 1000 ed è un’altra importante testimonianza del suo valore su superfici diverse dalla terra rossa.

In ogni caso, questi dati aiutano a circoscrivere quanto grande sia stata l’impresa compiuta da Nadal nei giorni scorsi. Rafa, arrivato a Melbourne avendo giocato solo due partite ad agosto dopo la sconfitta patita a giugno al Roland Garros con Djokovic, a sorpresa ha conquistato  il suo secondo Australian Open: lo ha fatto rimontando uno svantaggio di due set a Medvedev in una finale appassionante e durata più di cinque ore, al termine della quale era più fresco fisicamente di un avversario fortissimo, più giovane di dieci anni e non reduce, come lui, da recenti infortuni e inattività. Con un tale risultato, che ha fatto il giro del mondo ben oltre i confini del tennis, Nadal è diventato il tennista ad aver vinto più Major nel corso della storia del tennis, ben 21 sui 63 ai quali ha preso parte (solo Bjorn Borg col 40% ha in tal senso una percentuale maggiore di successi rispetto alle partecipazioni agli Slam).

L’auspicio è che un risultato straordinario come la sua seconda vittoria a Melbourne possa contribuire a far cessare una volta per tutte la sottovalutazione del rendimento avuto da Nadal nel corso dell’incredibile e longeva carriera al di fuori della superficie dove ha vinto di più, la terra battuta. Lo straordinario record di 13 Roland Garros, 26 Masters 1000 (10 Roma, 11 Monte Carlo, 4 Madrid e 1 Amburgo) e complessivi 62 tornei sul rosso vinti, se da un lato certifica come su quella superficie sia di gran lunga il tennista più vincente e forte mai esistito nella storia del tennis, dall’altro ha finito per offuscare quanto di comunque straordinario Nadal ha fatto sulle altre superfici. Risultati, non va dimenticato, raggiunti pur giocando nell’era in cui due leggende come lui erano all’apice della loro carriera, prima Federer (di cui è Rafa più giovane di circa cinque anni e mezzo) e poi Djokovic (rispetto al quale è nato un anno prima). Nadal -nonostante questi due avversari di grandissimo valore- ha infatti vinto ben 2 Wimbledon, 4 Us Open e 2 Australian Open, riuscendo per inciso anche a raggiungere altre otto finali in Major non giocati sul rosso. Anzi, proprio superando Federer ha vinto Wimbledon nel 2008 e gli Australian Open nel 2009 e, sconfiggendo Djokovic, si è imposto agli Us Open nel 2010 e nel 2013. Contro il serbo, fuori dalla terra battuta si è imposto nove volte (la finale newyorkese di nove anni fa è stata l’ultima circostanza in cui c’è riuscito) su 31 confronti, mentre nei confronti con Federer ha vinto in dieci delle 24 circostanze in cui non lo ha affrontato sulla terra battuta (chiaramente è di gran lunga a suo favore il bilancio degli scontri diretti giocati sul mattone tritato: 19 vittorie -8 sconfitte con il serbo, 14-2 con lo svizzero).

Una delle caratteristiche più affascinanti  di Nadal, che il prossimo 3 giugno compie 36 anni, è che sia riuscito ad avere una carriera lunghissima e sempre ad alti livelli. Iniziata nel circuito maggiore nel 2004, quando diciottenne vinse a Sopot il primo titolo ATP è poi proseguita sino ad oggi con una continuità sbalorditiva, che gli permette di detenere il record di 19 stagioni consecutive terminate avendo vinto almeno un torneo. Collegato a questo primato è un altro suo record ancora più incredibile come l’ininterrotta permanenza in top ten, un primato destinato a prolungarsi per ancora varie settimane dopo il suo recentissimo successo a Melbourne: a oggi Nadal da 854 lunedì (per la precisione da quando si impose per la prima volta a Barcellona nell’aprile del 2005 sino a oggi) è sempre stato uno dei primi dieci giocatori al mondo nella classifica pubblicata dalla ATP. Numeri che fanno capire quanto questo il tennista maiorchino sia dotato di un’incredibile fisico e di tanto talento tennistico, ma anche come abbia avuto, oltre al sempre necessario pizzico di fortuna, la lungimiranza di programmarsi, allenarsi duramente e prendersi pause quando il suo corpo non rispondeva bene alle dure sollecitazioni di una logorante carriera. Proprio grazie alla sua incredibile longevità tennistica tra l’ultimo (e nel suo caso ventunesimo) Slam vinto la scorsa domenica e il primo, il Roland Garros 2005 conquistato sconfiggendo in finale Mariano Puerta sono passati ben 16 anni, 7 mesi e 25 giorni, una distanza  impressionante, che costituisce un’altro dei tanti record detenuti dal maiorchino. Sempre riguardo alla lunghezza della sua carriera ai vertici della classifica un record poco nominato ma molto indicativo è il suo primato di stagioni terminate in uno dei primi due posti del ranking: sono ben 12 (mentre sono 579 le settimane in tale fascia di classifica), davanti a Federer con 11, Djokovic con 10 e Connors con 9.

Tornando ai risultati non ottenuti sulla terra battuta, essi sommano ben 29 titoli complessivi (e trenta finali): oltre ai già citati otto Major e ai giochi Olimpici di Pechino, si contano anche i successi in nove Masters 1000, otto dei quali vinti sul cemento all’aperto (sono tre le vittorie ottenute a Indian Wells, cinque al Canadian Open, una a Cincinnati) e uno giocato sul duro indoor di Madrid nel 2005, rimontando in finale due set di svantaggio e poi vincendo al tie-break del quinto su Ivan Ljubicic. Proprio il suo rendimento sul veloce indoor è parzialmente il suo tallone d’achille: nell’unico Masters 1000 giocato in queste condizioni di gioco, quello di Parigi Bercy, solo una volta in otto partecipazioni è arrivato in finale. Per completezza va anche detto che imporsi in tornei giocati in tali condizioni difficilmente per lui è mai stata la priorità, ma certamente al campione spagnolo non fa piacere non avere mai vinto le ATP Finals, nelle quali solo due volte in dieci partecipazioni ha raggiunto la finale (nel 2010 perdendo al terzo da Federer e nel 2013, fermato in due set da Djokovic). Che siano quelle del duro in condizioni indoor le condizioni a lui meno adatte, non c’è dubbio: lo si deduce anche osservando le tabelle da noi preparate con il rendimento di Nadal suddiviso per superficie diversa della terra rossa e per periodo di tempo. Una riassume quanto fatto da Nadal da inizio carriera sino al 2013, parte della carriera nella quale ha sconfitto con maggiore facilità i migliori anche fuori dalla terra rossa, l’altra contiene le sue statistiche dal 2014 ad oggi, periodo nel quale è comunque riuscito a vincere titoli con sostanzialmente la stessa frequenza del precedente lasso temporale, e, infine, la terza ricapitola i numeri delle precedenti due. Dando loro un’occhiata si vede che quando Rafa gioca sui tappeti veloci il suo rendimento contro i top 5 cala, un dato che non sorprende. Ma seppur non al livello di quello tenuto su altre superfici, resta in ogni caso ottimo, se è vero che, tra gli altri successi contro i più forti colleghi, su queste condizioni di gioco ha sconfitto Djokovic nel round robin delle ATP Finals 2010 e Federer nelle semi dello stesso torneo, nel 2013.
Questo piccolo approfondimento sulla carriera di Rafa Nadal, in particolare di quanto da lui fatto lontano dalla terra rossa, non aiuta ovviamente a dirimere l’eterno e (molto probabilmente) irrisolvibile dilemma su chi sia il più grande tra lui e Djokovic e Federer. Non era tuttavia questo il nostro obiettivo, quanto quello di celebrare una volta ancora la grandezza del tennista maiorchino, capace nei giorni scorsi di regalare una nuova bellissima storia sportiva non solo ai suoi tifosi, ma a tutti gli appassionati di tennis.

cementoerbaindoorTotaleSenza terra rossa
Totale partite vinte-perse sino al 2013264-64(80.5%)50-13(79.4%)51-29(60.7%)365-106(77.4)
Vinte- perse contro top 5 sino al 201310-16(38.4%)5-3(62.5%)4-7(36.3%)19-26(42.2%)
Vinte- perse contro 6-10 ATP sino al 201315-13(53,6%)3-0(100%)6-6(50%)24-19(55.8%)
Titoli- Finali Masters 1000 sino al 20137-50-01-18-6
Titoli- Finali Slam sino al 20133-22-30-05-5
Titoli- Finali complessivi sino al 201314-123-31-418-19
cementoerbaindoorTotaleSenza terra rossa
Totale partite vinte-perse dal 2014 al 2022158-41(79.4%)21-7(75%)28-9(75,6%)207-57(78,4%)
Vinte- perse contro top 5 dal 2014 al 202210-13(43.4%)1-14-715-21
Vinte- perse contro 6-10 ATP dal 2014 al 202216-8(66.6%)0-0(0%)8-3(72.7%)24-11(68.5%)
Titoli Masters 1000 dal 2014 al 20222-30-00-02-3
Titoli Slam dal 2014 al 20223-30-00-03-3
Titoli- Finali complessivi dal 2014 al 20229-101-00-110-11
cementoerbaindoorTotaleSenza terra rossa
Totale partite vinte perse intera carriera422- 105(80,1%)71-20(78%)79-38(69.4%)572-163(77.6%)
Vinte- perse contro top 5 intera carriera20-29(40.8%)6-4(60%)8-14(36.4%)34-47(41,9%)
Vinte- perse contro 6-10 ATP intera carriera31-21(59,6%)3-0(100%)14-9(60.8%)48-30(61,5%)
Titoli- Finali Masters 1000 intera carriera9-80-01-110-9
Titoli- Finali Slam intera carriera6-52-30-08-8
Titoli -Finali complessivi intera carriera23-224-31-528-30
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