Brutto finale per una partita che prometteva un buono spettacolo come quella tra Danielle Collins, fresca finalista dell’Australian Open, e Marketa Vondrousova, ex top15 e tennista molto estrosa e divertente da vedere. La tennista americana è andata avanti di un set giocando il suo solito tennis potente e aggressivo, in linea con quanto fatto vedere all’Australian Open. Collins si è portata due break avanti nel primo set, ma al momento di servire per chiudere ha risentito di un calo d’intensità che le è costato un break. La tennista della Florida è riuscita a tenere duro nel game successivo e a trovare il break per chiudere un primo set che si stava complicando.
Il calo di Collins però non è casuale, e si trascina anche nel secondo set in cui Vondrousova sfrutta le difficoltà dell’avversaria per trovare due break in avvio e portarsi sul 3-0. A quel punto una boccheggiante Collins chiede l’intervento medico e al cambio campo si fa misurare la pressione. Il responso non deve essere stato sicuramente positivo, dato che Collins abbandona subito il match in evidente sofferenza, consegnando così a Vondrousova un ottavo di finale contro Varvara Gracheva. Nella speranza che non sia nulla di grave per Collins e non condizioni il proseguimento della sua stagione.
Serve una maratona a Garbine Muguruza per battere Katerina Siniakova nel primo turno del WTA500 di Dubai. Una partita strana della campionessa spagnola, che soprattutto nel primo set è sembrata molto poco a suo agio nei suoi turni di servizio e contro le palle scariche e profonde di Siniakova. Proprio nel primo set Muguruza si fa recuperare un break di vantaggio in avvio, sfruttando solo due delle undici palle break a disposizione e rischiando anche di consegnare il set a Siniakova, che si è trovata a servire sul 5-4 del primo set. Nel tie-break i servizi non fanno da padrone, ma a spuntarla è Muguruza, con quel tanto in più di solidità che le basta per chiudere il primo set a suo favore.
Il secondo set rispecchia l’andamento del tie-break, con Muguruza e la tennista ceca che si scambiano tanti break. La tennista spagnola però è quella che subisce di più, complice uno scarso rendimento con la prima che le costa tre break consecutivi e un terzo set che allunga ulteriormente la partita.
Nel terzo e decisivo parziale, l’accelerazione definitiva al match è a tinte iberiche. Garbine, infatti, piazza l’allungo cruciale nel sesto gioco quando in un game-fiume dopo 13 punti alla terza chance (del gioco) breakka la ceca. La campionessa in carica conferma il vantaggio a fatica, affrontando due contro-break point e risalendo dal 15-40. Una volta issatasi sul 5-2, la spagnola non si guarda più indietro e chiude la partita nel game di risposta successivo al secondo match ball. La grande differenza, in termini statistici, nella terza frazione è stata rappresentata dalla capacità realizzativa della prima di servizio delle due giocatrici; la N.45 del ranking si è fermata al 60%, mentre la campionessa di Wimbledon 2017 ha fatto registrare un ottimo 80% (12/15) con anche 4 ace. Al prossimo turno per la N.7 del mondo, ci sarà la russa Veronika Kudermetova (N.31 WTA). I precedenti parlano di un netto 3-1 per la nativa di Caracas, ancor più netto se si considera che gli ultimi tre confronti diretti hanno visto trionfare la n.4 del seeding e l’unico match vinto dalla Kudermetova (i quarti di finale del WTA di Hobart del 2020) non si è disputato a causa del ritiro dell’ex N.1 delle classifiche.
In chiusura di programma vittoria in due set senza particolari patemi per la prima testa di serie Aryna Sabalenka sull’ucraina Kostyuk.