Coppa Davis

Karlovic record ma cechi sul 2-0

Il gigante croato serve 78 ace, ma, nel match con maggior numero di game da quando in Davis c'è il tie-break, vince Stepanek. Berdych si fa rimontare due set da Cilic, poi lo batte al quinto. Mauro Cappiello

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Nel 2005, al primo turno di Wimbledon, non gliene erano bastati 51 contro Bracciali. Quest’anno al Roland Garros, ne aveva messi a segno 55 contro Hewitt ed era uscito comunque sconfitto. Oggi, Ivo Karlovic ha battuto ogni record, servendo 78 ace, ma ha comunque perso 16-14 al quinto set contro Radek Stepanek nel primo incontro della semifinale di Coppa Davis tra Croazia e Repubblica Ceca. Un match che a suo modo passerà alla storia. Per il maggior numero di game (82) in una partita del World Group di Coppa Davis dall’introduzione del tie-break nel 1989 (il precedente primato era di 10 in meno, 72), oltre che per il record di ace del croato. E pazienza se il tasso di spettacolarità non è stato proprio elevatissimo. A destare maggior sorpresa c’è, poi, il fatto che un match così lungo lo abbiano giocato due tennisti ormai non più giovanissimi, entrambi trentenni, senza un cenno di cedimento fisico fino alla fine.

A un certo punto si è avuta l’impressione che potessero andare avanti per tutta la notte: Karlovic con i suoi due ace sistematici per game, Stepanek che si avvantaggiava della scarsa reattività in risposta dell’avversario. Un game per l’uno, un game per l’altro, si arriva fino al 14-14 del quinto set, con il ceco che rischia di più sul proprio servizio: tre match point annullati sul 5-4 e uno sul 12-11 per l’avversario. Ma nel 29° game di un estenuante quinto set è Karlovic a cedere, sparacchiando fuori una volée di dritto apparentemente comoda e regalando a Stepanek la possibilità di servire per il match. Chance che il ceco non si lascia sfuggire.

«È stata una partita pazzesca – ha detto subito dopo il match Stepanek –, non riuscivamo a breakkarci. Lui ha avuto chance per vincere nel quinto, è stata una specie di lotteria e sono felice di avercela fatta. L’ho messo sotto pressione fino alla fine, sapevo che non era fortissimo sulla risposta e io avevo molta fiducia sul servizio. Lui ha fatto il record, ma alla fine il punto dell’1-0 è per noi e questo è quello che conta».

All’inizio, tutto sembra tranne che una battaglia di servizi. Al secondo gioco del match il ceco cede la battuta con un doppio fallo e manda Karlovic sul 2-0. Ma il gigante croato, ancora freddo con la sua terribile arma, ricambia il favore sbagliando due volée di rovescio. Da quel momento inizia la lotta che porterà i due per ben quattro volte al tie-break. Quello del primo set se lo aggiudica Karlovic per 7 punti a 5.

Nel secondo set, il ceco parte più determinato. Costantemente a rete, cerca di sfruttare la scarsa mobilità dell’avversario e si procura subito una palla break sul 2-1 in suo favore, grazie a due bei passanti nello stesso punto. Karlovic la annulla e con un ace va sul 2-2.

Stepanek arriva a due punti dal set sul servizio di Karlovic grazie a un passante di dritto e a un errore di rovescio del croato. Ma Karlovic rimette le cose a posto col servizio e con due ace va sul 5-5. È ancora tie-break. Stepanek si avvantaggia del secondo doppio fallo nel match di Karlovic e va sul 5-1, poi cede un mini-break, ma chiude 7-5 grazie a uno splendido serve & volley. Un set pari.

Man mano che la partita va avanti le occasioni per il break diventano sempre più rare. Nel terzo set, sul 5-5, Stepanek recupera da 40-0 sul servizio Karlovic e si procura una palla break, ma Ivo la annulla con il suo 33° ace e, sempre grazie al servizio, si tira fuori dai guai. Altro tie-break. Questa volta Karlovic va in vantaggio addirittura di due mini-break, ma si fa recuperare sul 4-4. Stepanek ha un primo set point sul 6-5, ma Karlovic glielo annulla con il solito ace. Un errore di dritto del croato manda però Stepanek a servire per il terzo set sul 7-6. Stepanek chiude grazie a una risposta di dritto mancata dal croato. Il ceco vince il terzo set pur avendo conquistato un punto in meno dell’avversario.

Nel quarto set si va al tie-break senza neanche una palla break da entrambe le parti. Anche questa volta il gigante va avanti di due mini-break, ma non si fa recuperare e chiude alla grande la quarta frazione per 7 punti a 2 al tie-break.

I due vanno così al quinto, dove, come detto, è Stepanek a trovarsi più volte in difficoltà: nei primi tre game di battuta si ritrova tre volte sul 30-30, ma ne viene fuori tutte e tre le volte. Sul 5-4 in suo favore, Karlovic sfodera tre grandissimi passanti di rovescio in back, due dei quali pizzicano la riga laterale, e ottiene due match point, che il ceco annulla con due prime vincenti. Stepanek annulla anche un altro match point, con un ace di seconda va 5-5 e inizia a caricarsi.

Il vantaggio psicologico di servire per primo per il croato è evidente. Radek va di nuovo in difficoltà sul 12-11, quando Karlovic recupera da 40-0 sotto e va di nuovo a match point, ma sbaglia in rete una risposta di dritto. Si arriva così al 14-14 dove, con un bel passante di rovescio, Stepanek si procura il secondo break point del set, annullato da una prima vincente di Karlovic. Ma la seconda palla break, la terza del set, sarà quella buona. Karlovic spara fuori una facile volée di dritto e Stepanek fa il break e va a servire per il match. Nel game seguente, Karlovic annulla due match point, ma sul terzo tira fuori la risposta di rovescio e Stepanek, che aveva dato ai cechi il punto decisivo nei quarti contro l’Argentina, festeggia braccia al cielo dopo cinque ore e 58 minuti.

Il secondo incontro sembrerebbe ben lontano dai livelli di incertezza del primo, con Berdych che domina Cilic in lungo e in largo per i primi due set. Tornano in mente le parole del numero 1 croato alla vigilia della semifinale: «Non voglio sentirmi il leader di questo gruppo, sono ancora troppo giovane, in questa squadra siamo tutti leader». Appare chiaro che Cilic avverte su di sé la pressione derivante dall’essere obbligato a vincere e si presenta in campo spento e svogliato.

Berdych ha subito due palle break nel primo game del match, ma non le sfrutta. Dal 3-2 Cilic, tuttavia, infila un parziale di sette giochi a zero che gli consegna il primo set e un vantaggio di 3-0 nel secondo. Sul 5-3, il ceco tiene un bel game di battuta e lo chiude con una prima vincente, portandosi avanti di due set.

Sotto nel punteggio, il croato avverte probabilmente di non aver più nulla da perdere e inizia a lasciare andare i colpi che ora gli stanno anche in campo. Sul 4-3 Cilic, Berdych va sotto 0-40 e concede le prime tre palle break del match. Sulla terza il ceco sbaglia di dritto e c’è il break. Cilic tiene il successivo game di servizio con sicurezza e chiude 6-3.

Nel quarto set Berdych è il primo ad avere l’opportunità del break, sull’1-0 in suo favore, ma Cilic si salva e conquista a sua volta il break grazie a un doppio fallo dell’avversario. Berdych però si rifà sotto e con un gran dritto in contropiede ristrappa il servizio al croato e va sul 3-3. Ma sul 4-4 il ceco ci ricasca e cede di nuovo la battuta con un doppio fallo. Si va al quinto.

Sul 3-2 nel set decisivo, Tomas prende decisamente l’iniziativa e ottiene il break decisivo con uno splendido attacco in controtempo finalizzato da una volée di rovescio. Sul 5-3 il ceco chiude grazie a una risposta di rovescio in rete dell’avversario.

La città di Porec, che ha ospitato tutti e tre gli incontri di Davis della Croazia nel 2009, questa volta sembra non portare fortuna agli uomini di casa, anche perché, sugli spalti, la minoranza ospite è rumorosissima al punto da non far sembrare che i cechi giochino in trasferta. Ora tutte le speranze dei croati sono nel doppio, dove però i cechi sono nettamente favoriti.

Le formazioni della vigilia dicono che dovrebbero scendere in campo Karanusic e Zovko contro Hajek e Dlouhy, con quest’ultimo fresco vincitore a New York in coppia con Leander Paes. Ma il coach Navratil ha problemi di abbondanza: potrebbe anche scegliere, infatti, di mandare in campo la coppia d’assi Berdych/Stepanek, come fece nei quarti con l’Argentina. «Devo parlare con i ragazzi prima di prendere una decisione», ha detto il capitano ceco dopo la conclusione della prima giornata.
 

Mauro Cappiello

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