Il caso

Starace e Volandri con il TC Capri

I due giocatori sono pronti ad abbassarsi i compensi pur di difendere il titolo. Il comunicato ufficiale del Capri Sports Academy

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COMUNICATO UFFICIALE DEL CAPRI SPORTS ACADEMY

Roberto Russo, presidente del Capri Sports Academy, team tre volte campione d’Italia della serie A1 di tennis negli ultimi tre anni, questa mattina ha tenuto una conferenza stampa in merito alla squalifica di 4 anni e all’ammenda di 95mila euro inflittegli dalla Corte federale della Federtennis.

All’Hotel Vesuvio erano presenti anche il vicepresidente del club isolano Paolo Heinrich, il tecnico e capitano Daniele Silvestri, il responsabile del settore medico Guglielmo Lanni e due dei giocatori più rappresentativi, Potito Starace e Filippo Volandri.
“Abbiamo presentato ricorso d’Appello, tra due settimane arriverà la sentenza definitiva – ha spiegato Russo -. Dovesse andar male, in sede di giustizia sportiva potremmo rivolgerci soltanto all’Arbitrato del Coni. In caso contrario siamo pronti a fare un passo importante verso la Federazione, facendo calare il sipario su una questione che ci vede tutti sconfitti”.

Il Capri Sports Academy sarà difeso dagli avvocati Rossi e De Magistris: “Puntiamo all’annullamento dell’ammenda di 95mila euro, in questo caso la mia squalifica passa in secondo piano – ha dichiarato ancora Russo -. Speriamo che in futuro si parli soltanto di sport e di tennis, anche se il presidente della Fit, Binaghi, ha sempre sbarrato la porta al nostro club. Mi hanno interrogato per 15 ore, hanno minato il rapporto con gli sponsor e ho sofferto molto anche come persona”.
Domenica, intanto, inizia il campionato: il Capri dovrebbe debuttare a Bassano, ma il presidente Russo non ha ancora sciolto le riserve: “Deciderò sabato mattina, il giorno prima del via. Il problema è il budget, molto dipenderà dagli sponsor: venerdì sera concretizzeremo spese e ricavi e capiremo se sarà possibile difendere lo scudetto. Di certo, abbiamo voglia di giocare. La squadra è unita e vuole dimostrare la propria forza”. Pensiero confermato da Potito Starace: “Quello che successo è troppo, non si può squalificare un presidente per 4 anni per alcune frasi scritte su un sito. Abbiamo la fortuna di avere alla guida del club una persona che ha dato veramente tanto alla squadra, che ama questo sport e che per noi ha fatto enormi sacrifici. Per ringraziarlo siamo pronti a scendere in campo”. Gli fa eco Filippo Volandri: “Abbassarci i compensi? E’ una prospettiva concreta, che abbiamo chiara in mente già da qualche settimana. Noi vogliamo soltanto dimostrare di essere la squadra più forte dentro e fuori il campo di gioco”. I giocatori, insomma, sono pronti anche ad “autotassarsi” pur di difendere il titolo.
Russo, infine, ha attaccato le istituzioni locali: “Comune e Provincia di Napoli non ci hanno mai sostenuto, anche se siamo l’unico club partenopeo ad aver vinto un titolo nazionale negli ultimi tre anni. I politici avevano l’obbligo di aiutarci in questo momento di estrema difficoltà, viceversa spesso ci siamo sentiti presi in giro. Ringrazio invece il governatore Antonio Bassolino – ha concluso Russo -, che sta facendo il possibile, e il parlamentare Riccardo Villari, che ha presentato una interrogazione parlamentare nella quale ha denunciato gli altissimi costi della gestione Binaghi per ciò che concerne il canale televisivo Supertennis”.

Fine comunicato

Alla vigilia di Italia-Svizzera di Coppa Davis, sul blog, Ubaldo Scanagatta aveva scritto nel finale di un articolo che esaminava diversi problematiche, fra le altre cose anche queste:

" Ma anche in casa italiana non si sta tranquilli. La richiesta della procura sportiva federale di 150.000 euro al Tennis Capri, e la squalifica di cinque anni al presidente Roberto Russo preoccupa Potito Starace, Andreas Seppi e Fabio Fognini (Bolelli aveva ricevuto una tessera d’onore quando aveva restituito la tessera FIT) : addio campionati di serie A, addio ingaggi che servivano ai nostri per finanziarsile trasferte ai tornei. Di sicuro (penso io che manco lo conosco...)  il presidente Russo non tirerà fuori quei soldi. Si farà piuttosto radiare. E ai giocatori non pagherà più un euro, se non potrà partecipare ai campionati. A tutto questo la procura sportiva non doveva e non poteva pensare. Ma chi ne ha provocato l’intervento forse sì...."

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