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Vivi in Svizzera? Basilea vietata

Jo-Wilfried Tsonga, come tanti sportivi, si è avvalso della nota e conveniente tassazione svizzera. A lui però è costata l’iscrizione al torneo di Basilea…Sara Cecamore

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Roger Federer, mucche e cioccolata. Pare non siano queste le migliori attrazioni del nostro caro e piccolo vicino di casa. La Svizzera, è noto, può essere un vero e proprio paradiso fiscale. Sono infatti tantissime le persone ricche e famose, in primis gli sportivi – ed i tennisti rappresentano sicuramente una categoria piuttosto numerosa - , che decidono di fissare la loro residenza nel paese elvetico. Il motivo principale ha il nome ”Pauschalbesteuerung”, che per quanto possa sembrare il titolo di un’opera drammatica a teatro non è altro che il modo più semplice di pagare meno tasse su guadagni vertiginosi. In parole spicciole, essere residente in Svizzera ti permette di usufruire di questa “agevolazione”: una somma forfettaria fissa da pagare ogni anno in base non al reddito o ai guadagni ma ai pagamenti d’ affitto (o il valore della propria casa).

Per una volta, però, questo “trucchetto” è stato un ostacolo più che un aiuto. Ne sa qualcosa Jo-Wilfried Tsonga, che è stato costretto a cancellarsi dal Davidoff Swiss Indoors Open, il torneo in casa Federer al via il 2 novembre, perché per legge non può guadagnare in terra elvetica. L’essere residente a La Rippe, nel cantone Vaud, ed aver firmato per la “Pauschalbesterung” non gli permettono di guadagnare un solo centesimo in Svizzera. Tradotto in termini tennistici, significa che Tsonga non può incassare il prizemoney del torneo e potrebbe quindi giocare solo se decidesse di rinunciarvi. Sono concessi solo i pagamenti delle spese. Una valida alternativa, proposta al torneo dal manager  del francese, sarebbe quella di destinare l’eventuale vincita a scopi caritatevoli, a patto però che non si tratti di una fondazione o istituzione per la quale Tsonga sia un ambasciatore ufficiale e che venga pagato per questo ruolo.

Nel tennis però, lo sappiamo, dove si chiude una porta se ne spalanca un’altra anche se magari leggermente meno conveniente. Il francese infatti si è prontamente iscritto nella settimana del 2 novembre al torneo di Valencia, nel quale è testa di serie numero tre ed uno dei 6 Top Ten presenti in tabellone (Murray, Roddick, Davydenko, Verdasco, Simon gli altri). A Basilea invece avrebbe avuto tra i piedi “solo” il padrone di casa, Federer, il fresco vincitore degli US Open, Del Potro, ed un Djokovic forse in ripresa.

Ci sono poi anche casi in cui si possono applicare delle eccezioni alla regola (non sono poi così svizzeri…), perché la legge – pur parlando chiaro – lascia ai singoli cantoni la libertà di gestire separatamente la pratica di tassazione. È per questo che Ana Ivanovic non ha avuto problemi a giocare negli anni passati il torneo WTA di Zurigo pur essendo residente a Basilea. Il cantone concede infatti una sola (addirittura?) eccezione all’anno. La stessa concessa dal cantone di Ginevra al francese Paul-Henri Mathieu per giocare a Gstaad.

A Basilea invece se ne dovranno fare una ragione dell’assenza di Tsonga. Non dovrebbe essere difficile, loro la carta vincente ce l’hanno già.
 

Sara Cecamore

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