Tennis e doping

Doping? "Non sono stato io"

Dal bacio di Gasquet alle bevande di Coria, dalle feste di Wilander alle esuberanze di McEnroe. E Poi Korda, Puerta e tanti altri. Perfino l'Atp!! Tutti vittime della distrazione. Malafarina e Riva

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Diciamolo una volta per tutte, la piaga che affligge il mondo del tennis da decenni e che difficilmente verrà debellata se non con rigide politiche di prevenzione e repressione ha un nome: La distrazione.

Pensateci. Chi ha un lavoro sedentario si alza la mattina, fa una doccia, colazione, esce di casa prendendo chiavi, telefono e portafoglio e si dirige verso l’ufficio. ALT! Già qui non ci siamo… dimenticarsi una delle routine sopracitate e’ uno dei crucci collettivi e si parla di persone abituate a ripetere sempre gli stessi gesti!

Immaginatevi cosa dev’essere per un tennista cambiare albergo e città ogni settimana, prendere aerei, prenotare spostamenti, fare e disfare bagagli. Un incubo. E’ in questi ambienti che la “distrazione” prolifera.

La distrazione si manifesta in molti aspetti della carriera di un tennista professionista. C'è chi si scorda le racchette in aeroporto (Stepanek) e c'è chi si dimentica di comunicare che ha cambiato albergo (Soderling). C'è chi si iscrive a due tornei contemporaneamente (Gasquet) e chi beve dal bicchiere sbagliato (Gasquet).

Queste distrazioni hanno sempre delle conseguenze, più o meno gravi ed è per questo che da anni l'ITF attua politiche di prevenzione dalla distrazione. Politiche che tuttavia non hanno impedito a numerosi atleti di essere vittima della famigerata piaga.

Qui di seguito vi riproponiamo i 10 casi piu’ eclatanti di distrazione degli ultimi anni

10- Ivo Minar, pseudoefedrina (2009)

Il caso più recente di distrazione è quello del ceco Ivo Minar, positivo all'antidoping durante un incontro di Davis. Il ceco ha assunto le sostanze illegali da un integratore alimentare consigliatogli dal medico. La distrazione in questo caso è consistita nel non aver letto attentamente gli ingredienti.

9 - Gasquet, cocaina (2009)

Uno dei casi di distrazione per eccellenza. Richard una sera inciampa in un ambiente buio e rumoroso e finisce a scontrarsi con labbra femminili malauguratamente intrise di polvere bianca. Sono cose che capitano: l’Itf sta ipotizzando museruole per evitare che i suoi giocatori ne rimangano vittima.

8- Coria, nandrolone (2001)

Guillermo e’ uno mingerlino. Non ha il fisico, come ha dimostrato nella finale persa nel 2004 contro Gaudio a Parigi. Ovvio che debba aiutarsi con vitamine per stare in piedi. La distrazione però e’ sempre in agguato e nell’aprile 2001 Coria per errore ingurgita un beverone al gusto di nandrolone. Inizialmente squalificato per due anni l’argentino si appella al dramma della “distrazione” e vede la sanzione ridotta a 7 mesi e intenta immediatamente causa alla ditta che ha prodotto la bevanda. Facendo tesoro dell’esperienza Coria non si dimentica di andare in tribunale e ottiene un risarcimento la cui entità non e’ stata rivelata.

7- Puerta clenbuterolo, (2003 e 2005)

Mariano è il re della distrazione. E’ talmente distratto che contagia anche quelli che lo seguono. Nel 2003 si becca una squalifica di due anni (ridotta a nove mesi) per cenbuterolo. Vai a capire com’e’ potuto succedere che il suo medico per curargli l’asma gli ha rifilato una sostanza proibita.
Nel 2005 ci si mette anche la moglie che distrattamente lascia tracce di stimolante cardiaco in un bicchiere a cui il buon Mariano si disseta. La squalifica iniziale di 8 anni (la più lunga mai comminata nel tennis) viene ridotta a due e Puerta riceve una copia del volume di De Crescenzo (http://www.ibs.it/code/9788804476382/de-crescenzo-luciano/distrazione.html)

6- Karatancheva, nandrolone (2005)

Nel 2005 Karatancheva ha 15 anni, e un futuro brillante davanti a sé. Ma la distrazione è in agguato e ci mette lo zampino. Cecil sbadatamente rimane incinta e questo le sballa di molto i valori del nandrolone. Risultato: due anni di squalifica. Vai a spiegare ai giudici che la tennista bulgara era davvero molto incinta!

5- Korda, nandrolone (Wimbledon 1998)
Nel 1998 il panico serpeggia nel circuito maschile. Petr Korda e’ incinta? Ma come, se e’ magro come un chiodo? L’allarme rientra quando le analisi confermano che le tracce di nandrolone che lo portano ad un anno di squalifica non sono legate alla gravidanza. Korda saluta il tennis con un Australian Open in bacheca e delle vane proteste di innocenza.

4- Wilander, cocaina (1995 French Open)

La distrazione di Wilander è di un tipo tutto particolare. Nel 1995 risultò positivo alla cocaina, droga notoriamente ricreativa. Quello di cui lo svedese non si era accorto è che la sua carriera non era ancora ufficialmente finita. Ci pensarono i giudici a chiuderla, insieme a quella di Karel Novacek, positivo alla stessa sostanza nello stesso torneo.

3- Hingis, cocaina (2007)

Il caso di Martina è simile a quello di Wilander. Carriera chiusa, carriera riaperta, test positivo alla cocaina e carriera chiusa di nuovo. La svizzera fu sospesa per due anni seppure le quantità di cocaina rintracciate nei suoi campioni fossero nettamente inferiori a quelle di Gasquet. Lei si proclamò innocente ma la sua linea di difesa fu più blanda, del tipo “Fate quel che vi pare tanto mi ritiro.”

2- McEnroe, steroidi, cocaina ed altro

Di superMac si è detto molto nel corso degli anni. Dell'uso di droghe 'ricreative', mai pubblicamente confermato, durante gli anni del travagliato matrimonio con Tatum O'Neal (pare pertanto conclamata la relazione tra matrimoni travagliati di campioni di tennis e conseguente uso di droghe), all'uso involontario di steroidi durante gli anni del professionismo.
“Per sei anni mi diedero a mia insaputa una forma di steroide legale usata anche sui cavalli. Poi scoprirono che era troppo forte persino per i cavalli.”
Curioso come all'epoca Andre Agassi ebbe a commentare: “Cerchi di capire perchè certe persone ad un certo punto dicano cosa hanno fatto, non so a chi giovi.”

1- Agassi, metamfetamine (1997)

Il Kid di Las Vegas, a quanto dice lui stesso, le droghe le ha prese consapevolmente. A quanto pare la sua prima distrazione è stata nell'assunzione dei collaboratori sbagliati, poi licenziati. Poi probabilmente si è un po' distratto nello scrivere una lettera, ma, come è naturale, questa è una piccola distrazione verso cui l'ATP si è dimostrata indulgente.

Una nota di merito per 'distrazione su larga scala' va infine all'ATP stessa che nel 2003 sanzionò 7 tennisti, tra cui Greg Rusedski, per uso di sostanze illecite contenute in alcune tavolette energetiche che la stessa ATP forniva ai giocatori fino a poco prima. L'ATP sostenne di aver informato i giocatori che tali tavolette non erano più ammesse. Rusedski rispose che in quel momento era distratto e fu assolto.
 

Malafarina e Riva

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